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da Anonimo
in momenti come questo penso che l'errore di fondo che faccio sempre è sperare che un domani andrà tutto meglio. sperare che un domani io avrò una vita come quella che hanno gli altri.non sempre facile ma almeno normale. e così passano i giorni, uno dopo l'altro, e io sono sempre allo stesso punto. il resto del mondo vive e io semplicemente sopravvivo. e resto delusa continuamente dalle giornate, che sono tutte uguali..che se non sono morte sono segnate da litigi e pianti ininterrotti. ci sono cresciuta a pane e litigi. credo sia il mio destino, la mia croce.. mi ritrovo a sentirmi sola come un cane spesso e volentieri..in momenti come questi più che mai.. così sola che devo scrivere qui, a nessuno, per potermi sfogare..perchè le persone hanno le loro vite e sono impegnate a viverle.e io? io sono impegnata a non chiedere nulla a nessuno. ciascun membro della mia famiglia è in'altra città in questo momento. mia madre è in un'altra stanza che ha appena finito di urlarmi che razza di ingrata io sia a causa di un litigio stupido che, come gli altri, è sfociato in urla e pianti. siamo così abituate a litigare che scivoliamo sempre nello stesso schema, anche quando non ce ne sarebbe bisogno..lei perchè in me vede mio padre e io perchè non accetto a volte il suo essere opprimente, frustrante..e vorrei essere altrove..e sento ancora queste catene ai piedi. andrò a dormire pensando che finalmente posso non pensare e mi sveglierò domani pensando che sarebbe stato meglio restare a dormire ancora un po'
21 dicembre 2012
Categoria: Sfoghi
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