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da Anonima
È come quella sera, piove così, in questo modo strano che è persino bello stare fuori a camminare per un po' prima di tornare a casa. È come quando sei venuto qui. E io ti penso tanto. Mi accorgo come nulla sia andato per il verso giusto. Come non ci siamo mai stati veramente l'uno per l'altro, e mi dispiace. Se non per pochi attimi, poi ci siamo persi. Ti penso, che non puoi immaginare quanto vorrei che venissi qui.
3 ottobre 2015
Categoria: Lettere
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