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Per quale cavolo di motivo le persone non possono farsi i fatti proprio nemmeno una volta!? Devono vedere tutto, sapere tutto, dare il proprio giudizio su tutto anche quando non dovrebbero.
Non c'è più nessuno capace di ascoltare senza dover per forza giudicare, capire senza sentire il bisogno di dare la propria inutile opinione.
Non sopporto più tutti i giudizi altrui, tutte quelle voci che mi alitano sul collo e urlano nelle orecchie.
So a memoria ogni singola parola, le ripeto in testa e le canticchio assieme alle grida.
Ma cazz.o, davvero non ce la faccio più.
La rabbia che provo mi fa prudere le dita, che corrono impazzite sulla tastiera e nonostante ciò non scrivono niente perché non sanno da dove partire.
Sono arrabbiata con molte persone (sono davvero tante), ma l'irritazione è talmente forte che ora che provo ad analizzare la situazione non riesco nemmeno a trovare un solo motivo valido per spiegare il mio stato d'animo.
Volevo mettere nero su bianco tutto ciò che sento ma andrà come al solito a finire che scriverò un post inutile che non parla di niente quando avrei un mare di cose da dire.
Posso iniziare dicendo che non sopporto più le persone. I rapporti umani mi hanno stufato.
Gli uomini e le donne che ci circondano sono uno peggio dell'altro, un concentrato di fastidiosità pura, un attentato alla calma e all'autocontrollo più razionali.
Non so nemmeno spiegarlo a parole.
Tutti pronti ad ingannare, a decantare la nobiltà d'animo e poi ad agire malignamente alle spalle altrui senza porsi il minimo scrupolo.
Ma poi, scrupoli ne esistono davvero? Possediamo davvero quell'umanità di cui tanto parliamo e ci vantiamo? Quei sentimenti buoni, di generosità e pietà e solidarietà... quante cazz.ate.
Quante parole inutili più di una bolla di fumo.
Trasparenti. Un'illusione magistrale.
Provo rabbia perché vedo tutto questo e nessun'altro sembra vederlo.
Perché quando provo qualcosa mi sembra di sentire tutto così forte e nessun'altro vede quanto dentro le parole per me siano come una bomba nucleare.
Devastano pezzo per pezzo tutto ciò che potrei avere ancora di buono in me.
Sto lentamente diventando il mostro che tutti evidentemente vogliono che io sia.
Sta sparendo tutta la bontà che potrei mai aver posseduto. Ogni traccia di innocenza.
Io non so più chi sono.
Sto perdendo il controllo del mio corpo.
Gli attacchi di panico sono tornati e sto ricominciando a farmi del male anche se mi ero ripromessa di non farlo mai più.
Ci ricado di nuovo perché sono troppo debole, perché il mio corpo lo è, e anche il mio cervello.
Non so più come comportarmi di fronte a questo mondo.
Sto cadendo e sono da sola. Perché è giusto che sia così.
Non esiste una persona che lancerà una corda o una mano o un appiglio per trarre in salvo.
Non esiste. Tutti tradiscono prima o poi, si tratta solo di una questione di tempo.
E fidarsi porterà inevitabilmente a rimpiangere di averlo fatto e a soffrire per la perdita di qualcuno che consideravate degno di fiducia.
La vita è un'enorme fregatura, o almeno quella che si è venuta a creare.
Probabilmente un uomo delle caverne vissuto migliaia di anni fa sarebbe stato più contento e grato della vita che aveva ricevuto di quella che ho ricevuto io.
E probabilmente è una cosa egoista da pensare, perché una persona che non possiede niente darebbe qualsiasi cosa per avere un tetto e del cibo tre volte al giorno e tutte le comodità di cui posso godere io.
Ho molte comodità ma sto morendo dentro ancor prima di nascere del tutto.
Quindi sì, sono arrabbiata e anche piena di odio.
E questo post è inutile.
Finiamola qui.
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