Vita

da sabry

Adesso si fa sempre piu' chiaro in me il senso della mia vita, di quello che è stato, di quello che vorrei fosse, di quello che sto vivendo e che sento dentro di me. Adesso più che mai, il mio cuore ha ricominciato a battere, non solo per scandire aritmicamente lo scorrere della mia vita verso la fine, no ora è un cuore che piange che ride che sente l'amore per gli altri, è in grado di aprirsi, di dare senza aspettarsi nulla in cambio, di gioire per la felicitaà altrui. E' un cuore che per anni si è sfogato solo con se stesso e ha finito per soffocare nel suo stesso tormento;ha smesso di chiedersi cosa si nascondeva nel più profondo, cosa desiderava veramente dalla vita, cosa rimpiangeva del suo passato, ha smesso di voler bene a tutti e nessuno senza differenze. No, non è così la vita, l'amore non si prende e si dà col misurino, c'è un prezzo da pagare, il cuore deve fare delle scelte, può amare di più o di meno, può soffrire di più o di meno, in raltà non può decidere tutto. La vita è destino, io stessa sono stata trascinata dentro e finalmente ho aperto gli occhi e mi sono affacciata ad assaporare tutte quelle sensazioni ed emozioni che non ricordavo più, che non provavo forse da 20 anni. E ho capito, ho capito che la vita è breve, che non vale la pena fare la spettatrice perchè tutto ti passa davanti e tu non soffri e non godi, sei solo uno che c'era ma non c'era. Ormai ho fatto un salto oltre il limite fra l'esistere e il vivere e non ho intenzione di ritornare più indietro. E' stata la solitudine a svegliarmi, ho toccato il fondo di me stessa, non potevo non chiedermi chi ero, da dove venivo, cosa volevo, perche? perche? non ho mai pensato a me stessa e alla mia vita in questi anni? Quante mani tese che ho stupidamente scacciato via, per orgoglio di voler fare tutto da sola e adesso sola mi ci sono ritrovata, perche? ho creato il vuoto intorno a me. Certo, se sei cresciuto senza poter mai piangere o sfogarti e meno che mai chiedere aiuto in caso di bisogno, se sei cresciuto sotto il segno dell'apparire come si conviene... ma l' essere non si è mai espresso, non era permesso esprimersi e allora, dove è finita la mia anima in questi miei 34 anni? Tarpata, schiacciata, soffocata, ha cercato sempre di venir fuori o di mascherarsi in mille forme diverse, come un camaleonte. Poi Lui, il mio spiraglio di luce, l'appiglio al quale mi sono aggrappata sperando che mi portasse via, lontano, x sempre e così è stato. Ma la mia sofferenza col tempo si è indirizzata altrove è diventata occuparsi d'altro, non pensarci, passerà, tutto bene. Pensa ai figli, a tutte le loro esigenze, cancella te stesso al punto che non ti ridaranno mai piu' indietro la tua vita perche' la tua vita non c'e' piu' e' diventata la loro vita e tu sei stato cosi' stupido da non fargliela conoscere, dal fargli creder che tu non hai una vita, che da quando loro sono al mondo la tua vita ha un senso. No, non e' giusto. la vita aveva gia' un senso, ma io l'ho completamente perso di vista e mi sono fatta travolgere e solo ora sono ritornata a galla. Non posso crederci, e' proprio cosi' che mi sento, qualcuno mi ha tirato una corda e io mi ci sono aggrappata e ora mi sento in salvo, in pace con me stessa e con gli altri. Nessuno puo' condividere la vita insieme a te se tu non gli hai mai fatto conoscere i tuoi desideri, le tue speranze, le tue passioni, i tuoi gusti, le tue aspettative, i tuoi stessi ricordi, perche' la vita e' anche passato, futuro, non solo presente, quotidianita' alienante.. Mi sono sempre autocancellata per compiacere gli altri, ho decretato la fine della mia vita e l'inizio della loro, anziche' crescere insieme a loro, mi sono annullata. Forse solo adesso ho un vero dialogo con le mie figlie, ci trattiamo da persone, ci diciamo la verità, nel bene e nel male, siamo finalmente in sintonia. E adesso che sono finalmente viva, mi sembra tutto così facile e non riesco a capire come mai non ci sia approdata prima e mi chiedo cosa sia scattato dentro di me perchè tutto questo succedesse. Mi sento diversa è tutto nuovo per me, mi sento un po' un bimbo che va a tentoni, eppure io sono veramente cambiata, in meglio. Forse sono semplicemente cresciuta, non ho più paura di diventare grande, non ho più paura di amare o odiare, di dire la verità, non ho più paura di vivere anzi, la vita è molto eccitante, è misteriosa e mi affascina, mi affascina non sapere cosa ne sarà di me, anche se so che d'ora in poi non me ne starò più con le mani in mano. Vorrei fare tante cose per me ma anche per gli altri, rendermi utile, imparare, interagire con il mondo, bello o brutto che sia.

Guarda cosa scrivo quando ho finito le sigarette...

18 luglio 2005

Categoria: Vita

da sordo

non ho parole riguardo a questa dedica, mi fa paura leggere quello che scrivi, mi sembri veramente depressa

18 luglio 2005

da sabry

No, non mi identifico in una persona depressa.sicuramente ho alti e bassi.ho buttato fuori tutto quello che avevo dentro, forse un pò inquietante per chi legge.In realtà mi sento come sveglia per la prima volta, dopo una specie di lunghissimo letargo.Amo la vita, ma ammetto che per me non sia facile.
Grazie per aver commentato

19 luglio 2005

da anonima

non riesco a parlarti della tua pagina di dedica, sono molto confusa,; disorientata anche dalla sensazione di poterle avere in qualche modo scritte anch'io quelle parole, che cosa strana...sarebbe bello parlarne. ...cerchiamo di non mollare
Ti abbraccio,

28 luglio 2005