Mio bellissimo angelo biondo,
oggi ho parlato con sua mamma, è passata a prendermi e abbiamo fatto colazione in centro. Non mangio da tempo, tu amore mio lo sai, e quel poco che mangio, quel che metto in bocca non ha gusto, forma o densità, quindi un cappuccino e un croissant sono per me stati uguali alla cena di ieri o al pranzo di oggi. Finalmente ce l'ho fatta. Sono riuscita a chiederle di quella maledetta notte, a chiederle se hai sofferto, se te ne sei accorto, cos'hai detto quando stavi ancora bene.. La tua mamma, che tu adoravi, ti passava la notte non perchè tu fossi a rischio, ma solo perchè eri il suo pulcino, il suo secondogenito e figlioletto più piccolo, tua mamma, che ti ha visto andare in coma davanti ai suoi occhi.
Schiumavi dalla bocca, preso da convulsioni, urlavi e perdevi sangue. Chiamavi MAMMA ad alta voce, urlando chiamavi me e tuo fratello. Urlavi il mio nome, e io ero a dormire tranquilla nel mio letto. Io che credevo che tu fossi in clinica a curare il tuo "ginocchietto" come lo chiamavo io, malato. Io che avevo ricevuto la tua buona notte prima di andare a dormire, io che pensavo di venirti a trovare l'indomani. Schiumavi dalla bocca, tremavi urlando. E io, piccolo amore mio, dormivo tranquilla.
Me l'hanno fatto soffrire come un animale.
15 ottobre 2005 - Torino
Categoria: Drammatiche