Sfoghi

da la tua stella per ns angelo biondo

Sono ormai passati quasi due mesi da quando Diego se n?è andato. Mi sembra quasi impossibile che il tempo passi, quando è successo credevo che il tempo non sarebbe mai passato, mi sembrava impossibile pensare a cosa sarebbe stato uno, due, tre mesi dopo. In realtà è solo cambiato il mese, e anche la stagione, ma la mia condizione di dolore è eterna e non è mutata. Due mesi non hanno cambiato niente.
Ti hanno scritto tante frasi e tante dediche, e per descrivere il mio dolore dovrei copiare letteralmente le parole usate da tuo fratello Umberto, anche per me è realmente difficile descrivere questi giorni senza di te, all?inizio uno è preso da mille cose, i ricordi sono vivi e tutto sembra solo un brutto incubo, ma poi il dolore continua, ogni santa ora, ogni santo giorno, e le settimane e i mesi trascorrono tutte uguali. In queste settimane ho provato a sfuggire al dolore, sono piena di tagli e ferite su tutto il corpo, trasmettere il mio dolore mentale al fisico mi fa stare bene. Avere un male fisico mi distrae da quello mentale per la tua assenza. Mi hanno portata tre volte d?urgenza in ospedale e i miei problemi col cibo sono aumentati. O meglio, si sono ripresentati. Tu con amore e pazienza mi avevi aiutata a mangiare finalmente normalmente, a farmi smettere di abbuffarmi o di digiunare e di vomitare. Ora tutto è ritornato.
Rispetto a due mesi fa il dolore è più forte, ?il dolore non passa, al massimo ti ci abitui, trovi le tue strategie per scappare da immagini, ricordi, momenti che ti farebbero stare solo ancora più male?, come ha scritto tuo fratello. Sono già a casa a quest?ora perché sono uscita per non fare educazione fisica, durante quelle ore c?è una brutta aria. Una goliardia obbligata. Quando c?eri tu era il momento più divertente della settimana, quando ti nascondevi con Tommaso dietro ai materassi per non correre o quando dicevi a Simone ?dai, andiamo... bello, si corre con le ragazze!!?. Nei mesi caldi poi era bellissimo perché non stavamo in palestra, ma uscivamo fuori, nel campo sportivo. Ogni momento era buono per te per improvvisare una partitella di calcio.
Tuo fratello ha scritto ?Così sono sempre in cerca di quel meraviglioso rompicoglioni che troppo presto ci ha lasciati. E così ti cerco ovunque, nel parco, in camera tua, in ogni angolo della casa. La mia angoscia è tutta qui. Non riesco a immaginare un futuro senza di lui, a pensare che non rivedrò mai più mio fratello. Questo è il mio tormento.? Questo è anche il mio tormento. Ora sto cercando tutte le tue foto, ogni foto che non avevo mai visto è una scoperta, e poi sto leggendo tutti i tuoi quaderni, i tuoi scritti... Ma quando avrò finito? Quando avrò visto tutte le foto e tutti i filmati, quando avrò letto tutti i tuoi scritti, scrutato ogni angolo della tua camera... cosa farò?? Cosa avrò da fare?
La mia angoscia è cercarti ovunque. Spesso una certa parola, magari detta in torinese, o una frase mi ricorda te e ti rivedo dentro. Così come alcuni luoghi, alcuni scorci di Torino, da piazza Castello ai Murazzi, o il quadrilatero e piazza Vittorio. O in alcuni film, ci sei in Santa Maradona, ti sento. O ancora, in certe canzoni. Ti sento in De Andrè o in Battisti, quando in gita toglievi la musica house per mettere Battisti e poi tornavi al tuo posto dicendo ?ma a me piace... ?, ti sento in tutte quelle schifose canzoni da discoteca che a te piacevano. Il problema si crea nel ritorno alla realtà, quando mi rendo conto che sei in quelle canzoni e basta. Che nessuno tirerà fuori le carte per giocare a briscola o arriverà dicendo ?il mister non capisce un ca**o.?
L?ultima volta che l?ho visto ha lasciato a casa mia la sua patente e il suo abbonamento allo stadio. Il mio dolore è un malessere continuo e violento che mi porta a una sola cosa: rivedere Diego, abbracciarlo, sentirlo parlare, vederlo starnutire e scappare a fumare, drogato di tabacco com'era, più di un'ora non resisteva.
Ecco la mia violenza: cercarlo ancora, ovunque. Perchè so che lui non mi avrebbe mai lasciata sola.

7 novembre 2005 - Torino

Categoria: Sfoghi

da marco

basta basta basta basta e poi BASTA! ca**o dovete reagire, affrontare la realtà.. ale ricomincia a vivere x te e per lui..vivi cn il suo ricordo..ti dico 1 cosa..Diego secondo te è felice ke tu e i gli altri stiate reagendo così? no ale nn sarà fiero di voi..starà dicendo "ma ke fanno questi?" la vita va avanti anche quando ci vengono portate via le persone + care..REAGIRE deve essere la vostra parola d battaglia..forza ragazzi anche se nn vi conosco so ke siete forti e ke ce la farete..so ke quando perdi la persona + importante x te è difficile andare avanti..però devi farti forza..nn puoi fare così..fattelo dire da uno ke ci è passato e ke stava x fare una ca**ata! reagisci prima ke sia troppo tardi..rispondi se vuoi..

7 novembre 2005

da ale

rispondo volentieri.. innanzi tutto ti ringrazio x la ttua d risposta.. Poi aggiungerei una cosa, diego non è la prima persona cara che mi viene portata via, è solo l'ultima di un elenco che comincia il 13 luglio 2002 e termina, appunto, il 13 settembre 2005 (e c'è chi dice che il 13 porti fortuna..) e, anzi, veramente termina ancora dopo visto che 3 settimane fa un mio amico è morto in un incidente d'auto. Se alle altre morti (la nonna che mi ha cresciuta, quattro amici, due amiche e due compagni di classe) ho saputo bene o male reagire e guardare avanti questa, ti giuro, non riesco a reggerla. Non ce la faccio, io, davvero, ci ho provato, ho anche stretto un legame con sua madre che, per carità, per un po' lenisce il mio dolore, perchè è una donna forte e perchè penso che non c'è dolore + grande di perdere un figlio e se non ne fa lei di stronzate non vedo perchè dovrei farne io.. ma poi non riesco a reagire, non ce la faccio. ci ricado sempre dentro.
riguardo agli altri, i suoi (nostri) amici.. Stefano non è più lo stesso, ma con me non parla del suo dolore. Tommaso spesso è arrogante, Simone l'ho scoperto darsi al popper, Matteo sta solo con la morosa, Federico sta visibilmente male e Giacomo parla pochissimo; il tutto a un occhio di chi li conosce da anni (il mio occhio), all'apparenza più o meno tutti, tranne Stefano, vivono.
Le mie amiche più care, e sue amiche reagiscono in modi diversi, Beatrice piange spesso, scappa spesso in bagno, ma ne parla molto. Martina non piange e non ne parla. Per Nazarena è più facile, è tornata a vivere all'estero, ne è distratta.
Forse è vero che stiamo reagendo male, anzi, sicuramente, ma almeno io, non so fare altrimenti.
Forse perchè alla fine quello di cui avrei bisogno è la vicinanza di un ragazzo (inteso come persona di sesso maschile e quindi più forte), ed è quello di cui avrebbero bisogno anche le mie amiche, è stupido dirlo, ma noi siamo più deboli.
Tommaso ci ha provato a starmi vicino, ma è scappato dicendo "mi sto innamorando di te, non posso farlo a diego, quindi meglio se stiamo lontani.", Simone ci ha provato ma non è quasi mai in sè e forse, se si fa di popper etc, ha più bisogno lui di aiuto di me, Stefano alle volte sembra mi debba salvare da tutto e tutti, e quando ci prova ci riesce, ma dura un quarto d'ora, non di più. Poi ripiomba nel suo dolore, nel suo dire, che lui e Diego si conoscevano da quando sono nati, che per lui era + importante di suo fratello.. Ha anche smesso di giocare a pallone.
Il problema è che non siamo uniti.

8 novembre 2005

da ale

ancora un'ultima cosa, marco, se cerchi le dediche scritte da me, nella prima trovi tra le risposte quanto scritto dal fratello di diego, e nella seconda dalla madre. Loro reagiscono.

8 novembre 2005

da ale

rettifico, la prima e la terza, non la prima e la seconda come ho scritto.

8 novembre 2005

da marco

grazie della tua risposta ale..ti ribadisco ke so ke nn è facile..da quanto ho capito nn hai avuto una vita tanto facile, anzi piena di colpi al cuore..ma..la vita è una sola pikkola stella e va avanti anche se vorremmo farla tornare indietro..10 mesi fà ho perso la mia ragazza..per uno stupido incidente in motorino..aveva solo 18 anni cm me..ricordo ancora quel giorno come se fosse ieri..lei stesa lì per terra..piena di sangue..è morta tra le mie braccia, inutile l'arrivo dell'ambulanza..è morta così, sorridendomi..è stata dura credimi, più di quanto pensi..per 2 mesi me ne stavo rinchiuso in casa solo a guardare le sue foto..e a piangere..poi grazie ai miei amici e a i suoi..sono rinato, sono ricominciato ad uscire, a vivere..senza mai dimentcarla, perchè lei sarà sempre viva dentro di me..nn so se riuscirò ad innamorarmi di nuovo, se qualcuno riuscirà a farmi battere il cuore così velecomente come faceva lei..però almeno adesso sn quello di una volta, sn tornato a sorridere e ce l'ho messa tutta per riuscirci.. si è vero, a distanza di 10 mesi se ci penso fa ancora male..un male cane, ke ti distrugge però poi mi basta andarla a trovare al cimitero, vedere quella sua faccia dolce e mi passa, perchè so ke con lei ho passato i 4 anni + belli della mia vita! FORZA ALE SO KE CE LA PUOI FARE..CONTINUA A VIVERE SENZA DIMENTICARLO..MA QUANDO PENSI A LUI NN PIANGERE, SORRIDI..PERCHè CN LUI SEI STATA FELICE!un abbraccio..marco..

8 novembre 2005

da ale

anche diego se n'è andato a 18 anni.. 18 anni che sono passati troppo in fretta..
posso chiederti se possiamo ancora parlare?

8 novembre 2005