Pensieri

da Duamutef

Ciao ragazzi... io una volta scrivevo qui... mi sentivo così solo. Poi ad un tratto ho capito quale fosse il problema... Oltre il velo della razionalità gli uomini sono anche esseri guidati da impulsi, impressioni, sensazioni. La tristezza è qualcosa che prevalica tutto quanto esiste sotto il controllo della ragione. Diventa un'attitudine, un modo di camminare, di tenere la testa, di muovere gli occhi, il corpo. Bisogna distruggere la tristezza dalle basi, anche fingendo di essere felici. Una lunga finzione crea una verità. Così, proprio perché non avete nulla da perdere, immaginate di essere perfetti e felici, realizzate che siete così tristi perché siete sensibili, delicati ed intelligenti. Provate a sorridere, ad andare tra la gente con decisione. Ad avere entusiasmo in ogni piccola cosa del quotidiano. Parlate con chiunque vi capiti a tiro. Sconfiggete la timidezza, la gente è meno restìa al contatto umano di quanto non sembri. Prendete per mano una persona appena conosciuta. Guardate intensamente la prima persona che vi interessa quando uscite...

L'autocommisera è il motore della tristezza. Purtroppo tutti quei commenti che pensavo ipocriti e perbenisti come "c'è qualcuno anche per te", "devi continuare a provare" sono veri. Già, è stranissimo, ma quella che a voi sembra una riflessione fasulla e frivola (c'è qualcuno per tutti) in realtà è una realtà banale. Quelli strani siamo noi, perché abbiamo preso l'universo troppo sul serio, e non abbiamo mai imparato a volerci bene.

Pensateci su, e fatemi sapere cosa ne pensate.

16 novembre 2005 - Torino

Categoria: Pensieri

da erre

credo tu abbia perfettamente ragione.. bisogna solo riuscire a trovare quel momento in cui decidere di essere felici, è il primo passo che è difficile, poi il resto viene da sè...

17 novembre 2005