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da Fabio
Ho 21 anni e la mia vita è un completo disastro, forse era meglio che non esistessi, i miei genitori si odiano e litigano tra di loro, per loro rappresento solo un peso, mio fratello e le mie sorelle mi considerano solamente un perditempo, sognatore, asociale e buono a nulla, gli "amici" ci sono solo quando fa comodo a loro e la ragazza...beh non l'ho mai avuta e dubito che mai l'avrò. Il fatto è che se voglio stare con gli altri mi devo mostrare allegro e senza problemi per la testa, se cerco di rivelare il mio vero stato d'animo (perchè vorrei urlare e piangere) e nel mio caso sento di essere profondamente depresso, allora gli "amici" iniziano con il dirmi che sono un pessimista, se poi cerco di sfogarmi mi dicono che non so stare con gli altri e dopo un pò mi emarginano nel timore di poterli "infettare". Io voglio solamente essere me stesso senza portare una maschera, non so fingere, vorrei essere accettato per quello che sono realmente. In base alle esperienze che ho vissuto e vivo attualmente vedo che gli "amici" e moltissime ragazze ti considerano solo se ti vesti con stile, se hai la macchina, un lavoro o i soldi da spendere, se non hai niente di tutto ciò sei per loro "solo la ruota del carro", un'ombra, non conti niente, io non ho niente di tutte queste cose e francamente non me ne frega proprio niente di averle, è assurdo considerare un individuo in base agli averi materiali, possibile che più niente oggi abbia sapore? Possibile che anche l'amore oggi si debba "comprarlo"? Mi sembra tutto così falso, che tristezza! Mi sento circondato da una società tutta profitto, immagine & apparenze ed io per essa sono solo una pecora nera, un emarginato, perchè non voglio assecondarla e mi ritrovo solo e abbandonato da tutti. Allora per vincere lo sconforto cerco di dedicarmi alla realizzazione dei miei piccoli sogni, eppure ogni gesto della mia vita, anche il più insignificante è uno sforzo tremendo, la solitudine mi divora dentro come un cancro, deforma i miei pensieri, sento di impazzire, molto spesso nel mio essere inutile credo di essere solo uno stupido inetto e che più passa il tempo e più scivolerò nella pazzia, man mano sento di perdere la cognizione di me stesso, la mia volontà, i miei ideali vacillano e sento di vagare per inerzia abbandonandomi e lasciandomi andare, c'è solo un pensiero che prepotentemente rispetto a tutti gli altri cresce dentro di me in maniera fastidiosa, ed è quello di mandare al diavolo questo mondo, di liberarmi di esso, perchè ormai mi ha distrutto nell'anima e dubito che io, spettro qual son diventato, possa riuscire da solo a rialzarmi, non so più cosa fare di me stesso
18 novembre 2005
Categoria: Pensieri
da anonima
caro fabio, io non so da quanto tu pensi questo, io ho vissuto la stessa situazione, anche se sono più piccola di te. io sono rimasta così per un anno solo, poi i miei amici hanno imparato ad accettare la nevrotica che sono realmente.vedrai che è solo un momento di passaggio, se veramente quelli che tu chiami amici si comportano come tali allora vedrai dei gran cambiamenti... un bacio
18 novembre 2005
da FeFe
Hai scritto cose veritiere...purtroppo viviamo in questo mondo dove tutti si basa sull'apparenza sulle marke ecc...ad esempio io le marke le indosso ma xkè posso permetterlo xro questo nn siognifica ke nn ho un cuore o ke emargino gli altri anzi io mi definisco semplice e come loro solo kon qualke fortuna in +...ma questa fortuna nn mi cambia la vita.Leggendo quello ke hai scritto interpreto ke hai un buon senso della vita purtroppo a mio parere nn sei sbagliato anzi magari tutti la pensassero come te sarebbe una vittoria di poki...Purtroppo nn tutti conoscono la fame la sete xkè forse quando nn ci sei dentro è difficile kapirla...io nn ci sn stata ma facedo volontariato conosco tante persone ke ne hanno bisogno e mi rendo conto l'emarginazione sta diventando un problema serio...poi a questo si aggiunge la depressione ke viene dalla solitudine...nn demordere cerca di rialzarti avendo fede ke è la cosa piu importante e kredendo ke ci sono altre persone cm te...un bacio Fede...
18 novembre 2005
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