Pensieri

da Anonima

Com'è facile per me capire gli altri, vedere in loro quello che non voglio vedere in me, pensare agli altri per distrarmi da me..me lo dico da sola così evito di dare il peso di un'etichetta che mi fa già male così, anzi, spero di non incasinarmi di+ nei labirinti tortuosi di questo mio stato d'animo, lo sto provando ora e spero con tutto il cuore che questa sia la crisi delle crisi, quella che aspettavo da tanto tempo, quella che rompe il mio equilibrio fittizio, costruito solo come una facciata che mi facesse stare bene in superficie...ma non basta stare bene a galla, io voglio stare bene in profondità, anche se mi immergo fino al collo, anche se sprofondo voglio sempre sentire che io in quanto io ci sono e sono una presenza rassicurante per me stessa, voglio accettare tutto di me...parole parole
Perchè non voglio liberarmi?..c'è qualcosa che me lo impedisce, qualcosa che va al di là di ogni mia capacità di comprenderlo, è una sensazione anzi di piu', è la mia essenza e la sento fluida, sfuggente, evasiva, affacciata a qualcosa di talmente profondo che somiglia all'orlo di un abisso che non mi fa mai precipitare, mai. Sono li', appesa a un filo che mi sono costruita così saldamente e non cado, non cado mai, faccio solo dei piccoli saltelli, provo a chiudere gli occhi e ad allentare la corda ma mi assicuro sempre di non cadere perchè qualcosa piu' grande di me, qualcosa che mi sovrasta con il suo peso emotivo, qualcosa mi grida che non sono ancora libera e che questa non è la strada giusta per liberarsi...stai scappando ancora, stai correndo ancora e ancora e ancora e non vuoi che nessuno fermi la tua corsa al di la' di te stessa, nessuno puo' bloccarti, stringerti e farti sentire abbastanza sicura di poterti fermare li', in un posto tranquillo, caldo, confortante, la quiete, la pace...essere in pace con se stessi, no, non lo sono, la verità è questa. Siamo alle solite, so cosa devo fare per ritrovare la pace ma non so come mantenerla dentro di me, afferrarla e stringerla come una sicurezza che mi tenga compagnia sempre, in ogni momento..
Il sogno e la realtà..a questo sto pensando. Oggi il destino ha voluto darmi un segno, ha voluto richiamarmi all'ordine, io da me non me lo so dare un ordine...o peggio, io dentro di me ho cosi' tanti ordini che non riesco a godere fino in fondo dei sogni, li creo e li distruggo, li cerco, li sfioro e poi mi spavento, di me stessa, delle mie emozioni...
La mia paura piu' grande, la paure delle paure, la fobia numero uno è..scoprire di non essere in grado di amare. Sono sempre a un passo dalla felicità, sono sempre sul punto di assaggiare la vita, ma poi rimango vittima del mio stesso gioco, incapace di uscirne, mi perdo nei meandri di me stessa..a volte penso che questa sia la mia forza ma è tutt'altro che forza...è incapacità di lasciarsi andare, incapacità di credere nell'amore sincero del prossimo, di chiunque mi stia vicino per volermi bene e per aiutarmi..scappo da chi mi ama perchè scappo da me stessa, ancora non ho aperto gli occhi, li ho sempre socchiusi, sono sempre a metà, a metà, a metà.
La vita per me è un 'illusione vissuta a metà

23 novembre 2005 - Milano

Categoria: Pensieri

da marciano

visto che la teoria la sai...
sai pure che nella tua vita manchi solo tu
cos'e'che di te che non te gusta?
la troppa analiai?
non analizzare
lo so..na parola
ma tant'e'
capire troppo e' congelare
anche xche' la visuale e' sempre la propria
amarsi incodizionatamente non vuol dire capire tutto di se'
ne' il contrario
l'analisi ossessiva e' solo un metodo per arginare quel che in noi ci spaventa
controllo, e' rigidita'
quando stai bene mica stai li' a menartela sul xche'?

25 novembre 2005

da Anonima

Hai ragione, è come dici tu...
C'è qualcosa che mi spaventa in me, e so che cos'è, credo di aver paura di godermi la vita, di lasciarmi andare e so anche da dove viene questa paura:nel mio passato ho subito una situazione traumatica e anche se razionalmente l'ho sorpassata, purtroppo vive dentro di me in modo subdolo e non sempre è facile per me riconoscere da dove vengono tutte queste sensazioni negative..
.Analisi è conoscere se stessi per arrivare ad accettarsi e a superare la paura, è questo lo sforzo che sto cercando di fare e in genere le "paranoie" che mi portano a scrivere quello che sento dentro di me mi aiutano a rielaborare proprio quei momenti in cui ho vissuto qualcosa di bello o di brutto che in qualche modo mi ha lasciato un segno, un turbamento...
A volte mi capita anche quando sono stata bene o mi sono divertita, di stare meno bene nel momento successivo, come quelli che si concedono il piacere di mangiare un dolce ma il giorno dopo si puniscono mettendosi a digiuno... Una volta facevo anche queste cose, ora va meglio, solo che mi è rimasta la difficoltà di vivere il piacere del vivere in sè.
So che sono pesante nello scrivere ma mi serve per bilanciare la "leggerezza" che tutti i giorni cerco di portare nella mia vita e ci riesco, solo che per il momento per me è faticoso. Hai centrato il punto, ho paura, vorrei tanto vivere liberamente senza paura.
Grazie.un bacio

4 dicembre 2005