Genitori e figli

da sabry

Stasera ho parlato con mia madre finalmente. Non l'avevo mai fatto, non ero mai stata aperta e sincera e anche se so che magari non avrà capito proprio tutto quello che le ho detto, ora so che le ho detto la verità su di me, sulla mia vita, su quello che sto affrontando e sul fardello che pesa su di me anche a causa sua e di mio padre... Nessun dito puntato contro, no, è stata una semplice chiacchierata in cui constatavo parlando fra me e me piu' che parlando per comunicarle qualcosa, lei mi ascoltava, era un po' smarrita e ho capito che si sentiva in colpa, si, si sentiva in colpa, e io mi sono limitata a dirle che il passato è passato ma ormai io mi ritrovo a 35 anni con qualcosa dentro di me che non ha piu' ragione di impedirmi di vivere serenamente la mia vita..Dio com'è stato importante parlare davanti a lei, sono cosi' sollevata, ora posso dirle che sto male quando sto male senza dover inventare scuse stupide per non ferirla...ferirla?...Io sono la parte lesa, io sto curando da me le mie ferite, io sto riguardando le mie cicatrici, io posso decidere cosa mi fa stare bene e qual'è il limite oltre il quale "loro" non possono piu' influenzare la mia vita, a questo punto... Quanta strada ho fatto, quanta ne dovro' ancora fare per liberarmi del tutto...forse non mi liberero' mai del tutto della mia sofferenza e della ricerca continua di una famiglia che non ho mai avuto, questa è l'unica nota di malinconia che mi portero' sempre dietro..con tutto il carico di consapevolezza che questo significa...a volte è smarrimento, mancanza di appigli... mancanza di percezione del rischio, incapacità di delegare ad altri la propria storia, di raccontarla perchè solo a raccontarla mi fa paura...
Eppure da stasera qualcosa è cambiato in meglio, lo sento, posso guardare avanti e continuare a costruire la mia vita a modo mio, con questa consapevolezza che è la mia vita tutta nelle mie mani ora...spero che questa sensazione mi accompagni e si radichi in me aiutandomi nei momenti in cui ritornerà lo sconforto, voglio che diventi qualcosa che faccia parte di me e non mi abbandoni piu'. Sono stata prevaricata da loro e finora mi sono vissuta come prevaricata, senza regole mie, abbandonata a quel vuoto che mi porto dentro e ogni altro abbandono in amore l'ho vissuto così senza viverlo, l'ho vissuto come la vittima che sono effettivamnete sempre stata...ma adesso basta, ora che mi sto ritrovando, non voglio abbandonarmi piu', non voglio lasciarmi andare piu' alla deriva, anche se non posso piu' fingere che sia andato tutto bene.
E l'amore ora comincio a sentirlo... qualcosa è cambiato

11 dicembre 2005 - Milano

Categoria: Genitori e figli

da serena

Sabry, forse non ti ricordi di me
avevi risp. a una mi dedica di luglio, mi chiamo Serena, mi ero sfogata a causa dei miei genitori.
te sei stata l'unica che mi avevi consolato e non ti ho piu' risp.
mi dispiace ma ora ti riconosco e ti voglio dire GRAZIE.
:) non so cosa ti succede ma sono pure felice che le cose ti vadano meglio
baciotti

11 dicembre 2005

da Enrico

Ciao, forse non ti ricordi di me... ci scrivevamo tempo fa, ma poi ho avuto problemi al PC..:-)
Quello che hai fatto stasera è stato importante. Avere paura di vivere è normale, sapessi quanta ne ho... Ma la paura bisogna combatterla e vincerla; vedo che lo stai facendo. E io sarò il tuo scattante e solerte alleato. C.C.I.?

12 dicembre 2005