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da sabisse per indimenticabile
All' amore che abbiamo vissuto, imparato, carpito,intrappolato nelle nostre dita.
Alle parole che ci siamo detti, sussurrati,urlati e di cui ora rimane solo un eco nascosto da nuovi rumori, da nuove voci che non ti assomigliano.
Alla musica che ha accompagnato i momenti più belli della nostra storia e che ogni notte ti invio, sperando che le note danzanti giungano sino a te.
Alla passione che ci siamo cuciti addosso, ai tuoi baci in cui si racchiudeva la mia essenza, al tuo profumo sul cuscino.
Agli abbracci talmente forti da scambiarci l'anima, ai tuoi occhi che mi leggevano dentro e che interpretavano perfino i miei silenzi.
A quella che era felicità autentica, alla tua pelle, a tutto quello che manca fino ad annullarmi, agli occhi che pensando a te si dipingono di un affetto incondizionato, alla tua assenza che modifica i miei giorni e le mie abitudini.
Alle onde del mare, alle stelle che spledono in cielo, all' inafferribilità di questo sentimento, a una storia spezzata, al silenzio assordante, al ricordo che rapisce, al vuoto che rimane.
A questo baluginare di emozioni in cui le parole si perdono, alle ferite dentro.
All' ultima lettera scritta che non sei riuscito a leggere, che non leggerai mai e che ancora riposa, immacolata.
Al tuo sguardo nel lontano ieri..
Ai tuoi occhi in cui non nasce il domani..
A te, compagno del primo amore e del primo addio.
10 gennaio 2006
Categoria: Pensieri
da Elena
Non ci sono parole per esprimere ciò che ho sentito dentro leggendo i tuoi scritti.Le tue parole mi hanno accompagnato per giorni e spesso, nel caos di tutti i giorni, mi sono fermata a pensarti, a pensare alla tua storia, al tuo straziante dolore, a cosa quella sera mi ha spinto a leggere una tua dedica inconsapevole del fatto che qualcosa inesorabilmete mi sarebbe rimasto dentro.
Mi sono sentita morire per la seconda volta in vita mia x qualcosa di così stranamente simile e diverso al tempo stesso, ho sentito dentro un tonfo come quello lasciato da una porta sbattuta alle spalle, un tonfo che mi ha scosso lasciandomi inebetita come quella sera di luglio quando, durante una chiacchierata con la mia vicina di stanza(io vivo in un residence universitario),tra il caldo e la poca voglia di studiare, mentre parlavamo di ragazzi come una doccia fredda mi dice:forse non lo sai ma Francesco è morto quasi un anno fa.Parlava del suo ragazzo, come lei continuava a chiamarlo e il sangue mi si è gelato nelle vene.Sono rimasta li a guardarla senza avere nemmeno la forza di pronunciare una parola, una soltanto.Ho solo abbassato lo sguardo sentendo gli occhi che si riempivano di lacrime e vedendo i suoi velarsi di tristezza.Non ho dormito la notte, pensavo e ripensavo a lei e non riuscivo a credere che la persona allegra e spensierata che avevo conosciuto, che non faceva che ridere e scherzare avesse un così pesante fardello sul cuore.Ti ho raccontato tutto questo solo perchè sento il bisogno di dirti quello che non ho avuto la forza di dire a lei(io non sono molto brava a parlare, mi riesce difficile dire a parole ciò che provo, soprattutto a persone che conosco poco e che poco sanno di me, ma quando scrivo è diverso),mi dispiace infinitamente per quello che ti è successo, mi dispiace in un modo che non saprei esprimere.
Forse posso capire in parte ciò che provi, so che vuol dire perdere una persona cara.Ho perso mio padre quando avevo 7 anni e solo da qualche anno(sono passati 14 dalla sua morte) riesco a parlare di lui senza farmi travolgere dalla tristezza e scoppiare di lacrime.Prima non era così poi qualcosa è cambiato, un giorno sono crollata e ho pianto fino a non avere più lacrime e ho parlato di lui come non avevo mai fatto prima e da allora va meglio.
Tu e Stefano avete vissuto davvero una storia stupenda ed è normale che tu ti senta come se niente adesso abbia un senso intorno a te e nella tua vita.Lui riempiva le tue giornate, quelle stesse che adesso ti sembrano vuote e insignificanti, grigie e desolate, dove c?è posto solo per i ricordi e il dolore che li accompagna.Ma ti assicuro che non sarà sempre così.Verranno i giorni in cui penserai solo ai momenti beli che avete trascorso insieme, alla felicità che ti ha regalato, al vostro amore che non ha paragoni e un sorriso si dipingerà sulle tue labbra.Pensa a quanto siete stati fortunati ad incontrarlo, avresti forse preferito non amarlo?!non credo.Adesso lo so è presto e solo il tempo può guarire certe ferite.Piano piano il dolore diverrà meno intenso e quel vuoto che ti porti dentro non sembrerà più una voragine pronta ad inghiottirti.La perdita delle persone che amiamo però lascia un segno indelebile dentro di noi che niente e nessuno potrà mai cancellare.Io ero una bambina allegra, quasi una piccola peste.Dopo la morte di papà ce l?avevo con il mondo, cercavo una spiegazione, ma nessuno sapeva darmene una plausibile.Ma come si fa a spiegare a una bambina cosa sia la morte quando fino a poco prima io non avevo mai sentito nemmeno il suono di quella parola?Lei invece è arrivata in punta di piedi e ha preso la vita della persona attorno alla quale ruotava la mia.Si è spento lentamente, consumato da un cancro e anche se a differenza di te avrei potuto dirgli tutto ciò che adesso posso solo scrivere o lanciargli con un pensiero ero troppo piccola per capire ciò che sarebbe successo, per comprendere che il mondo presto mi sarebbe crollato addosso.Sono profondamente cambiata, sono riservata, introversa,chiusa, solo da un pò ho ricominciato ad aprirmi alle persone.Mi manca sempre ma passano giorni interi senza che il suo ricordo esca da quel cassetto in cui è custodito in fondo al cuore.A volte fa male, altre mi fa sorridere.
Posso solo dirti di non tenerti dentro niente perchè se lo fai un giorno gli argini cederanno e l'acqua ti travolgerà.Continua a scrivere e fallo per più motivi.Fallo per te, fallo per Stefano affinchè tutti possano sapere che persona stupenda fosse, fallo per coloro che leggeranno:tue parole arrivano al cuore e fanno stare bene molta gente.
Ho la strana e assurda sensazione di conoscerti e sono sicura che riuscirei a parlare con te con una semplicità per me insolita..Sappi che ti sono vicina e che ogni giorno anche solo per un attimo ti dedico un pensiero..
Non so se sei riuscita a capire ciò che volevo dirti..non è facile raccontare le fila di una vita in poco più di una manciata di righi..
Un abbraccio
12 gennaio 2006
da Sabisse
Cara Elena,
sei riuscita benissimo ad esprimere ogni singola cosa e la tua lettera è molto, molto bella.
Perdonami se non riuscirò a darti una risposta altrettanto ricca ed eloquente ma, credimi,oggi le mani mi tremano e anche scrivere sembra un' impresa troppo eroica da intraprendere.
Certo che, nonostante l'amaro destino, riconoscerei Stefano.
Lo riconoscerei non una ma cento volte perchè in mille modi ha cambiato la mia vita e la mia intera esistenza.
Lo riconoscerei anche se mi fosse concesso un unico istante con lui perchè so che quell'unico, fugace momento cambierebbe per sempre la mia anima e il mio cuore.
Lo riconoscerei nonostante ora sappia cosa c'era ad aspettarci al varco. silenziosamente.senza preavviso.senza il tempo di un ultimo abbraccio o di un ultimo sorriso.
Lo riconoscerei perchè nonostante il dolore sia lancinante e indescrivbile, la gioia che mi ha donato è mille volte più grande..
13 gennaio 2006
da Elena
Pensa allora a quella gioia Sabisse e usala come arma per scoffiggere il dolore..lui sarà implacabile e crudele, ma sono sicura che tu riuscirai a tenergli testa..in te continua a vivere l'amore che Stefano ti ha donato, continua a vivere la sua forza, quella che era la sua essenza..lui è dentro di te e ciò sarà sufficiente a renderti invulnerabile.. So come questo adesso possa sembrarti assurdo, ma è la vita stessa ad esserlo..ci mette persone speciali accanto per poi portarcele via di colpo senza un ragionevole motivo..eppure una ragione deve pur esserci..ogni esperienza ci rende migliori in um modo o nell'altro, magari in un modo che non riusciamo a comprendere subito purtroppo..ma niente accade per caso...
mi sembra un pò indelicato e quasi offensivo
dirti in questo momento ciò che sto per scrivere e ti prego di perdonare la mia imprudenza se in qualche modo potrò ferirti, ma forse potrà esserti di aiuto: una mia cara amica quando sono particolarmente giù per ciò che nella vita mi ha ferito mi dice che niente ci viene tolto se non per poi regalarci una gioia più grande..con questo non voglio dire che ciò che hai vissuto con Stefano potrà un giorno impallidire di fronte a qualcos'altro, non lo farei mai, ma già quello che stai facendo in questo forum con le tue parole dimostra che il tuo amore non è vissuto invano e che soprattutto la sua morte possa essere vista da una prospettiva duversa..inoltre sei di aiuto a molte persone cui offri il tuo conforto e questa cosa è molto bella..
Vorrei davvero poter fare qualcosa di concreto per alleviare il tuo dolore ma so che niente di quello che dico o faccio servirà a molto..posso solo tenerti compagnia con le mie parole sperando che possano almeno un pò sollevarti da quell'abisso infernale in cui credi di essere finita..e sappi che anche li, tra i meandri del dolore, tra il buio e la desolazione non sarai mai sola perchè l'amore di Stefano non ti abbandonerà mai, nemmeno se glielo chiedessi e quando un giorno rivedrai la luce avrai la conferma che sarà stato questo a salvarti..
Stasera dirò una preghiera anche per te, sappi che ti sono vicina
Ti abbraccio forte
13 gennaio 2006
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