Lettere

Non sai quanto avrei voluto cercarti prima... Senza motivo, ma con una smania di rivederti impossibile e ridicola.
Mi capitavi nei pensieri... (e accidenti!) nei momenti meno opportuni! :o) ... Mentre ero impegnata ed elaborare come un calcolatore elettronico ogni dato sensibile della giornata. T?ho pensato poi, mentre vedevo che tutto il resto della mia vita filava come mai avrei sperato, t?ho pensato mentre mi accorgevo di quante volte mi ero voltata a guardare il passato anziché vivere il presente, t?ho pensato mentre correvo tanto per correre e lavoravo tanto per lavorare, mentre baciavo tanto per baciare nella furia tormentata di gettarmi nelle emozioni senza paracadute, come se in quel salto avessi potuto trovare ancora te ... chiedendomi come sarebbe stato avere sulla pelle la tua! E se è vero che tutti i sapori si assomigliano, tutte le pelli sono uguali e tutti i baci sempre baci sono...
Come se tutta questa ?vita? di cui mi circondo servisse a viaggiare il più lontano possibile da me stessa, dalla mia casa dalle mura spesse e fredde, dai miei mondi incompiuti.
E dimmi se non è ridicolo che te lo confessi ora. Ora che siamo poco più che estranei... . Ora che mi conosco sempre di meno... Ora che so quanto diversi dagli altri fossero i tuoi baci, ed il profumo della tua pelle. Ora che ho un sorriso pronto in tasca per ogni sciagura, che mi alzo dal letto senza chiedermi cosa lascio.
Ora che dal mio parapendio, godo del vuoto che sorvolo, del silenzio che riempio. Non mi preoccupo d?altro. Perché d?altro non ho bisogno. L?orgoglio è una bestia feroce che vive nelle caverne e nei deserti, la vanità, come un pappagallo, salta di ramo in ramo e chiacchiera in piena luce. Ho conosciuto entrambi, smarrendomi in tutto quello che inseguivo.
Mi cullo nell?idea di poterti rivedere, parlare, divertire... vivere come per la prima volta, assaporare gli attimi senza affollarli di pensieri, come dovessi fumarmi la vita tutta in un respiro. Serviva questo tempo per incontrarti senza imbarazzi, senza sovrastrutture. Senza nient?altro che la felicità di averti davanti, accanto... addosso. Beh, più che una gioia, un desiderio, allora... :o)
Come una tazza di cioccolata, calda e avvolgente, che appena si beve è già finita.
Una cosa facile e gioiosa. In cui non sia difficile dirti che ti voglio ancora bene. E non sia assurdo immaginare che tutto finisca a cucinate nel tuo letto.

17 gennaio 2006

Categoria: Lettere

Wow! Strabiliante! Davvero sono belle parole. Hai scritto cose vere usando vocaboli semplici, ma che rendono giustizia al tuo pensiero e comprensibile a tutti. Invidio questa tua dialettica, vorrei tanto saper usare le parole come te.
A parte l'invidia, ti chiedo di scrivere ancora, chiunque tu sia, perchè è davvero un piacere immenso leggerti.
Mimì

18 gennaio 2006