Solitudine

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da Ibernato

Ciao ragazzi. E' sabato e lo passo solo, a fare delle cose per il lavoro e poi a vedere dvd e forse suonare un po' e abbozzare un racconto se mi viene voglia. Ho 27 anni e devo dire che la mia solitudine e' molto strana. Ho sempre avuto amici con cui uscire il sabato e spesso ci uscivo anche, ma spesso no.Mi sentivo solo anche in mezzo a loro.Poi era una compagnia un po' di timidi o "troppo regolari" e alla fine conoscenze femminili capitavano di rado. Il tempo si e' trascinato per anni, tra weekend o in casa(con la scusa dell'universita' e degli esami sempre incombenti),o "nascosto" con amici nei soliti luoghi sicuri e nei soliti discorsi per me noiosi.Ragazze?Una molti anni fa(ma non mi piaceva molto, non ci siamo mai neanche baciati...forse mi ci sono messo assieme per non sentirmi diverso dagli altri e forse e' stato un errore),poi niente, ora ho una tipa che pare venirmi dietro, ma a me non piace molto, ma ho avuto il mio bel numero di donne che invece non erano interessate a me, ma come amico si, anzi per molte sono molto simpatico ma poi niente piu'.Ora mi sono trasferito in un'altra citta',ho un buon lavoro, ma per vivere senza aiuti dei genitori e' dura, il tempo per fare amicizie non c'e',o e' poco.Insomma a volte penso che vorrei lasciare tutto e tutti per un anno vorrei andare in giro per il mondo e svagare la mia mente ma sono incatenato in questa vita di lavoro e noia in cui momenti per stare anche solo con me stesso e "dialogare con il mio io piu' profondo" sono davvero pochi.Sto arrivando ai 30 anni e che ho costruito?I miei amici iniziano a sposarsi e io non ho mai ancora baciato nessuna(in realta' una amica mi ha baciato fugacemente sulle labbra mesi fa, senza che me lo aspettassi, ma purtroppo lei non mi piace e ho chiuso li').Una laurea, un lavoro ma pochi amici, nessuna ragazza e una vita che si trascina giorno dopo giorno fingendo di essere felici o per lo meno sereni.Anche io mi trovo a disagio nel raccontare che il weekend sono stato quasi sempre solo a casa o in giro da solo a visitare musei o ad andare al cinema.Ma neanche voglio inventare storie sulla mia vita.Insomma come se ne esce?Come trovare la felicita'?Non odio il mondo, non odio le persone e le ragazze no credo siano stronze e discorsi simili, so che qualcosa di sbagliato e' in me, non in loro.Io credo che la felicita' si trovi prima in se stessi.Sono una specie di robot, o una persona iberbata che spera di risvegliarsi felice un giorno come per miracolo.E se esistessero persone meno vitali, piu' apatiche, che non potranno mai essere felici?A volte penso che anche un bambino del 3 mondo puo' essere piu' felice di me.Magari quando mangia qualcosa.Lo so vi posso sembrare estremo con questo paragone, quello che voglio dire e' che pare che la propensione alla felicita' alcuni come me non ce l'hanno e basta. Spero di sbagliare.

22 gennaio 2006

Categoria: Solitudine

da Alice

apriti al mondo...fatti avanti kiedi a qualke ragazza carina se vuole uscire cn te!!oppure ai tuoi colleghi di lavoro ke hanno + o meno la tua stessa età di uscire...senno fatti fraye!!fammi sapè

22 gennaio 2006

da Fabrizio

Ciao Ibernato, non so come se ne esca perchè mi trovo anche io nella tua situazione. Non credo ci siano persone predisposte all'infelicità, credo ke tutte possano trovarla ma per alcune è più difficile che per altre. Però credo anche che per le persone che la trovano più tardi, la felicità sia ancora più bella e soprattutto credo ke poi duri per tutta la vita. Credo che l'unica soluzione al nostro problema sia infrangere la barriera dell'introversione e offrire la nostra compagnia, le nostre parole alle persone, anche se non le conosciamo o le salutiamo appena : noi aspettiamo di ricevere amore per donarlo, ma se anche gli altri facessero così? Non si donerebbe mai amore. E questa non è la strada alla felicità, quindi diamoci da fare Ibernato scongeliamoci, donare un pò di calore umano non può che farci bene!

22 gennaio 2006

da marco24

ciao, io ho 24 anni è sono uguale a te!!! In tutto e per tutto!!! Anche è il fatto di avere avuto pochi amici, e tutti chiusi, timidi, che non si conoscevano mai ragazze.
Lo solgersi della tua vita è identico al mio...

22 gennaio 2006

da clitoride

ciao carissimo, non devi pensare che nel mondo ci siano solo persone insensibili, è la legge degli opposti.
le persone superficiali sono tante, è vero, ma esiste anche la possibilità di trovare una compagna.
non essere triste se gli altri si sposano, il matrimonio è un invenzione umana, della chiesa, e non serve a nulla, ci sono anche donne separate che vorrebbero un ragazzo con le tue qualità.
cerca di sorridere di piu alla vita.
1 bacio, sara.

22 gennaio 2006

da anche io

ciao Ibernato...sto per andare per i 23 e e il tuo quadro mi appartiene... Mi faccio anchio domande : perchè siamo al mondo ??..che studio a fare se poi sono solo??...e le mie passioni con chi le condivido se nessuno mi vuole o per lo meno non riesco a donarmi...
E' difficile lo so...ma io penso che una vacanza fuori dal mio paese potrebbe in qualche modo sbloccarmi di questo mio pessimismo----
Io credo che ognuno a uno scopo in questa vita basta solo trovarlo...
Non saprei darti consigli perchè mi trovo nella tua stessa situazione...spero di uscirne...perchè effettivamente il problema come hai detto tu e nostro e non degli altri----
Una cosa positiva sarebbe trovarci tutti insieme e condividere le stesse problematiche e pensieri...
ma cmq nessuno a quanto pare lo vuole fare...

22 gennaio 2006

da animafragile

Inutile dire che mi ritrovo in tutto quello che dici, altrimenti non sarei arrivata a questa pagina...con la differenza che io mi vergogno moltissimo della mia solitudine, invento storie su quello che ho fatto, mi farebbe stare ancora peggio raccontare che ho passato il week-end con il gatto. Mi sento diversa dagli altri, anzi lo sono, vedo gli altri ragazzi che fanno facilmente amicizia, si integrano senza problemi. So di dover cambiare, prima dentro me stessa e poi la vita, ma non so da dove cominciare. A volte mi sembra di stare bene cosi come vivo, basto a me stessa, è il confronto con gli altri che mi uccide.
Sono d'accordo con "anche io" sul fatto che dovremmo sentirci, e aiutarci, poichè sappiamo i sentimenti e le emozioni che proviamo, su come è difficile, quando per gli altri siamo considerati dei noiosi da lasciare da parte.
Io ci sono, un ciao a tutti.

22 gennaio 2006

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