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da mio diario per un angelo
e poi il silenzio...frenai più ke potevo, avrei potuto lasciarmi alle spalle quell'orribile scena, ma nn l'ho fatto, questa volta nn scappai, la colpa era mia. poggai il piede sull'asfalto, misi il cavalletto, la moto la lasciai accesa, mi voltai indietro, arrivavano altre due auto, corsi verso quell'ammasso di ferraglia, di vetri, l'altra auto nn so ke modello fosse, ma x fortuna sentì uscire una voce da quell'auto erano arrivati altri due ke stavano provando ad aprire lo sportello della passat. quando mi avvicinai, capiì subito ke si trattava di una fiesta, dallo stemmino ford posto sul volante, guardai più in basso e c'era l'immagine che nn scorderò mai, una donna di mezza età con una camicetta, capelli scuri, le toccai il capo, aveva le gambe incastrate in un labirinto di ferri, sotto di lei c'era molto sangue. nn sapevo cosa fare, mi guardai a sinistra e molte persone arrivavano, a destra c'era ancora quei due alle prese con lo sportello. A 17 anni nn avevo mai visto una cosa del genere, arrivarono tantissime persone, mi dissero di farmi da parte, ma decisi di andare a vedere dentro quella maledetta passat, mi avvicinai, mi feci spazio tra le persone, quando rividi il suo sguardo spalancato come se stesse vedendo qualcosa di grandioso, quegli occhi ke qualche minuto prima si erano incrociati con i miei, adesso nn brillavano più, il sangue scendeva dalle tuo naso, pencorreva le rughe del tuo viso, fino ad incontrarsi con il sangue della tua bocca...
26 gennaio 2006 - Caltanissetta
Categoria: Drammatiche
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