Lettere

da anonimo per Fabrizio

Scusa Fabrizio, penso che tu sia un ragazzo dolcissimo, pero' leggo nei tuoi interventi lo stesso disperato bisogno di trovare un senso..che non c'è. Dai molto affetto agli altri, dici a tutti che gli vuoi bene, ma poi si intuisce che anche tu pensi di farla finita ogni tanto...Io non voglio bene a me stessa quando penso che un mese fa ho tentato di mollare tutto e non direi mai a chi lo pensa che gli voglio bene, forse servono parole un po' piu' incoraggianti e meno affettuose. Si è vero, noi persone sensibili abbiamo bisogno di affetto, ma non è dicendomi che mi vuoi bene che mi distogli dai pensieri negativi...Siamo tutti nella stessa barca da come vedo, ma non penso che zoppicando insieme potremo esserci molto di aiuto. Oguno è solo col proprio disagio, siamo meno soli perchè ci sentiamo di condividere la solitudine, la depressione, la sofferenza e su questo sono d'accordo e non ci piove!!
Scusa, ma a volte provo fastidio a leggere i tuoi "ti voglio bene", non li trovo costruttivi, forse hai bisogno anche tu di sentirtelo dire come tutti, hai bisogno anche tu di risposte e continue conferme, ti capisco. Tutti abbiamo bisogno di tutti. Ma l'aiuto vero secondo me è cercare di far capire a oguno come superare il proprio malessere, coccolandolo non fai che confermare in quella persona la voglia di piangersi addosso e di fare la vittima. Scusa, scusa per tutto quello che ti ho scritto, che magari ti ha ferito. Non era mia intenzione. Spero che tu abbia capito quello che volevo dirti. Ora me ne sto nel mio posticino e non intervengo piu'. Baci e in bocca al lupo per la tua vita.
Anima in pena

28 gennaio 2006

Categoria: Lettere

da Fabrizio

Posso dirti solo due cose : la prima è che i miei ti voglio bene sono sinceri, se li dico è perchè quella persona mi è entrata nel cuore, anche solo leggendo una riga che ha scritto ; la seconda è che le cose non sono così facili da poter trovare una soluzione immediata a tutto, altrimenti non soffriremmo così a lungo per lo stesso motivo prima di superare la sofferenza e ritrovare la felicità...finchè non vediamo una soluzione, dobbiamo farci forza e coccolarci tra noi...quando la vedremo, potremo attuarla e dare speranza a tutte le altre persone che soffrono come noi e che in quel momento non vedono una via d'uscita dal loro dolore. Anche tu, come altre persone, hai scritto una cosa che non condivido : dici che c'è chi si piange addosso e fa la vittima. Bhe, si piange addosso e fa la vittima una ragazza che per una sera non può andare in discoteca e dice che la sua vita è uno schifo...chi è solo o soffre per qualunque motivo serio non si piange addosso, ma esprime il suo dolore attraverso parole che gli permettono di eliminarle un pò di sofferenza dal cuore e di trovare l'affetto di chi capisce il suo dolore...e non fa la vittima, è una persona che soffre per un motivo serio e ha tutto il diritto di esprimerlo. Per concludere riguardo ai consigli, ti dirò che chi ad esempio si sente solo non ha bisogno di consigli, perchè sa già che uscendo e attaccando discorso con le altre persone potrebbe uscire dalla sua solitudine...e se non lo fa, è perchè non si sente abbastanza sicuro di sè per farlo...dunque non ha bisogno di consigli, ma di sicurezza in se stesso...e, secondo me, niente come ricevere affetto dà sicurezza in se stessi. Perchè ricevere affetto ti fa sentire accettato, giusto come sei per quella persona che ti vuole bene, e questo aiuta molto ad accettarsi...e chi si accetta, non ha più paura di subire il rifiuto degli altri e quindi può uscire e conoscere altre persone senza problemi. Quando invece si potevano dare consigli, mi sembra di non essermi tirato indietro...comunque accetto con un sorriso sereno la tua critica, perchè è molto profonda...l'unica cosa che ho da dirti è di non dire mai che chi è solo si piange addosso e fa la vittima, perchè questo non fa che generare incomprensione e nuovo dolore nella persona sola, che è già triste...e nessuno di noi vuole dare dolore agli altri, ma gioia. Ah, 1 ultima cosa...non stare nel tuo posticino, accetta il nostro affetto e donaci il tuo...questo è un consiglio :)
Ti abbraccio forte e, che tu ci creda o no, ti voglio bene

28 gennaio 2006

da Anonima

Caro Fabrizio, sono le 4 di notte. Dovrei dormire e invece sono qui a farmi paranoie. Forse è come dici tu nel finale della tua risposta, non credo molto nella sincerità delle altre persone per vuoti e squilibri affettivi che ho "ricevuto" in passato. Non parlo delle solite delusioni amorose ma di cose piu' personali che riguardano la mia storia e che purtroppo non posso cambiare, sono giu' nel profondo di me e mi disturbano perchè alterano la mia percezione del bene e del male, spesso li confondo. Spesso sono quasi portata per istinto meccanico che sto cercando in tutti i modi di contrastare a vedere al di la del bene il male..e invece dovrei vedere e vivere la vita, al di la' del bene e del male...Questa cosa del "vogliamoci tutti bene" fa sorridere me, per farti capire come vivo io le cose dal mio punto di vista, sono belle parole e non nego che faccia piacere sentirsi dire ti voglio bene e dirlo. Solo non penso che sia la soluzione. Ho usato termini forti, piangersi addosso, ho voluto provocare perchè per me il linguaggio dei sentimenti spesso passa attraverso questi scossoni, forse ti ho scritto per scuotere me stessa...dopo tanto piangere mi chiedo se arriverà per tutti il tempo di dire adesso basta, mi sono stufato di stare male, voglio provare, almeno provare a vivere, voglio provare a capire perchè sto cosi' male, da dove viene il mio dolore, perchè mi sento diverso dagli altri, perchè non posso essere felice anch'io. E l'affetto e la dolcezza mi puo' far sentire capito ma sai cosa mi puo' fare?, mi puo' far dipendere dall'affetto che gli altri mi danno, per paura di non essere sufficientemente forte da darmi quel tanto di amore che basta per non affezionarmi troppo agli altri. Allora me ne sto nel mio posticino ma cerco in tutti i modi di trovare quelle briciole d'affetto nella vita reale, noi qui siamo amici, ma virtuali e non vedo come ne possiamo venire fuori dai nostri problemi se in piu' ci crogioliamo nelle coccole fini a se stessi. E' di aiuto che abbiamo bisogno, l'affetto è un sollievo.
E' un sollievo, ma momentaneo, lascia il tempo che trova e poi oguno ritorna con se stesso e anzi ti ritrovi tutti i giorni ad attaccarti al computer sperando in aiuto e affetto che dovresti cercare nel mondo vero, parlando con le persone che nel loro piccolo ti stanno intorno. E prima o poi succederà. Lo spero. Ho passato periodi di forte dipendenza da questo sito, come del resto mi succede in ogni cosa, ma la vera dipendenza è quella affettiva, è quel vuoto incolmabile che a volte bisogna seguire con se stessi, a volte affogandoci dentro, seguendo il proprio dolore, ma soprattutto cercare di capire da dove viene. Per esserne piu' consapevoli per accettarlo, per superarlo a piccoli passi, con tutte le ricadute del caso.
Tutto qui. Mi sono resa conto di questo, perchè le persone con cui vivo in casa spesso mi chiamavano e io ero assente, assente con un computer a girare intorno a questi discorsi, senza via d'uscita, con la vita vera intorno che mi chiamava. Io dico solo questo: cerchiamo di essere un po' piu' presenti alla nostra vita vera, prendiamo con le pinze questa realtà virtuale..ora tu mi dirai che anche se virtuale si possono trovare veri e sinceri amici. Anch'io ne ho trovati e non metto in dubbio questo, solo che la voglia di uscire dal nostro stato di profondo disorientamento non passa attraverso coccole virtuali e neanche reali, ma, secondo me, attraverso la presa di coscienza del nostro male, per venirne fuori. Secondo me si puo' venire fuori, a fatica, da questa situazione, magari non basterà una vita, ma magari tentare di capire il nostro male puo' aiutarci piu' di mille ti voglio bene.
Il dialogo è aperto, non sono una che si chiude cosi' tanto, almeno sto imparando a conoscermi e a superare il mio distacco, la mia paura. Ti pare che abbia scritto cose che possano offendere? vorrei solo lanciare una appello a reagire, ma nel profondo, non le solite frasi..chiusi forse nel proprio dolore ma almeno piu' consapevoli
ciao Fabrizio.Ora vado a dormire
:-)

29 gennaio 2006

da Fabrizio

Io credo che le coccole virtuali diano la forza di cambiare la propria vita reale, che è un livello superiore alla coscienza del proprio male : chi è solo sa già che il suo male è essere solo, dunque ha già preso coscienza del suo male. Ma non ha preso coscienza di come può uscire da questo male, e la coscienza di ciò la prende attraverso le coccole virtuali, che come vedi non sono fini a se stesse, ma sono in grado di cambiare la vita di una persona, a poco a poco. Come stanno cambiando la mia vita. Un abbraccio forte

29 gennaio 2006

da Anonima

Bene Fabrizio, il nostro scambio non è stato sterile, ma molto costruttivo. Forse sono troppo presa dai miei problemi in questo periodo e non vedo al di là del mio naso..puo' essere. Il mio problema non è la solitudine, perchè in realtà ho persone che mi vogliono bene, il mio problema è che faccio fatica a "sentire" l'affetto e quindi forse a darlo. Ma posso capire che invece ci siano persone come te che hanno bisogno di affetto per stare meglio. Morale, ti dimostro che anch'io so dare affetto sincero e, solo per il modo intelligente con cui mi hai risposto, te lo scrivo sinceramente (ho anch'io un cuoricino), ti voglio bene e ricambio l'abbraccio.
Ci ritroveremo, qui in giro, ne sono sicura

31 gennaio 2006

da Fabrizio

Grazie anonima, ti voglio bene anch'io :)

31 gennaio 2006