Solitudine

da eowyn

mi sento sola, spaesata, sembra che gli altri non vedano la mia sofferenza, eppure avrei solo bisogno di un piccolo gesto d'affetto..sono stanca, tanto stanca e vorrei solo trovare un posticino dove rifugiarmi e stare sola...per far guarire le mie ferite.
Ma perchè è cosi difficile farsi capire?
Perchè questa sensazione di vuoto, questo dolore all'altezza del cuore non passa mai?

11 febbraio 2006 - Milano

Categoria: Solitudine

da marco

ciao, anche io sono di milano, studi o lavori? io studio in cattolica, se vuoi ci troviamo in chat e parliamo un po!!

12 febbraio 2006

da LL

a volte non riusciamo ad esprimere ciò che veramente vorremmo trasmettere agli altri e cosi ci disperiamo perchè ci sentiamo soli, abbandonati e incompresi... altre volte il mondo che ci circonda non facilita certo le cose! non mi sento la persona più adatta per dare consigli ma per quanto possa fare, io sono qui anche se solo dietro un monitor...
un abbraccio

12 febbraio 2006

da reves

Io ti capisco, perchè sò cosa si prova.
Un abbraccio forte..

12 febbraio 2006

da Auanagana Bob

Ti senti sola in casa?
Esci afferra la vita, il mondo per i capelli
e quando si gira guardandoti sorpreso, mostra
un gran sorriso 1 2 3 10 100 volte fino a quando ti verrà spontaneo e finalmente la vita ti sorriderà con un sorriso ancora più
grande del tuo e questa volta, sorpresa rimarrai tu... piacevolmente...

13 febbraio 2006

da mauro

ho pensato anzi constatato molte volte che a nessuno frega della sofferenza altrui ma ho vissuto anche l'esatto contrario... per fortuna!!... ?forse la mancanza d'affetto, probabilmente mancata un po' nell'infanzia, in certi momenti è più pesante, ricordo che in certi momenti desideravo tantissimo un semplice abbraccio, ero triste perchè ciò non accadeva, speravo accadesse o che qualcuno si accorgesse della mia sofferenza ma non ho ricevuto nessun abbraccio...
ho vissuto questo consapevole del fatto che sarebbe stato un periodo e sapevo anche che se le cose si erano messe così ne ero in qualche modo (anche solo in parte) responsabile... ora infatti le cose non stanno così e perchè ciò cambiasse ho fatto sicuramente qualche passo anch'io... tu forse la vivi diversamente, forse hai diversi modi di risolvere la situazione comunque credo sia giusto e necessario per la soppravivenza accettare questi momenti perchè è il ciclo della vita, la vita è un progetto d'amore infatti insegna che anche questa apparente o reale indifferenza può insegnarci qualcosa di buono ma per trarne tali insegnamenti dobbiamo innanzitutto accettare, la reazione ci sarà, al momento apportuno, basta rispettare i tempi, i nostri tempi... ognuno i suoi, si potrebbe dire ognuno rispetti se stesso...
non sò se è consentito ma voglio farti un augurio con le parole di un grande:

"non vivere su questa terra
come un estraneo
o come un turista della natura"

vivi in questo mondo
come nella casa di tuo padre
credi al grano, alla terra, al mare
ma prima di tutto credi all'uomo

ama le nuvole, le macchine, i libri
ma prima di tutto ama l'uomo

senti la tristezza del ramo che secca
dell'astro che si spegne
dell'animale ferito che rantola
ma prima di tutto
senti la tristezza e il dolore dell'uomo

ti diano gioia tutti i beni della terra
l'ombra e la luce ti diano gioia
le quattro stagioni ti diano gioia
ma soprattutto, a piene mani
ti dia gioia l'uomo.

L'augurio e per tutti voi che leggete...

16 febbraio 2006