Lettere

Ciao Fabiana... da quanto tempo non pronunciavo il tuo nome... è sempre rimasto dentro di me, per paura di soffrire ancora non ti ho mai chiamata...
sono passati 10 anni... sembrano un giorno. sembra che tutto si sia fermato li... ai tempi delle medie, quando con quel sorriso spiazzante aiutavi i tuoi compagni a fare il compito di matematica. quella maglietta viola... in palestra quando giocavamo tutti contenti e ignari di quello che presto sarebbe accaduto.
quando ti nascondevi dietro di me per non farti vedere dal prof che ti aveva lodato per la tua intelligenza.
poi quel giorno... una mattina di novembre... la prof di francese: "Fabiana ha avuto un incidente". pugni contro il muro, increduli, fiumi di lacrime, abbracci disperati... ma non eri morta in un incidente. in seguito sapemmo tutta la verità che ci fu nascosta per non essere traumatizzati... eri morta a causa di sette colpi di pistola... e la mano che aveva causato la tua morte era quella di tuo zio che prima di te pose fine alla vita dei tuoi genitori, dei tuoi nonni e di tua zia... e mentre la vita ti veniva strappata da una bestia tu vidi per l'ultima volta il corpo di tua madre senza vita e mentre piangevi la seguisti nella morte. gli unici due sopravvissuti: il tuo fratellino e la tua cuginetta.
il funerale... l'ultimo sguardo a questa terra; usciti due giornalisti mi fermarono... con gli occhi colmi di lacrime riuscìì solo a descrivere la tua vivacità, quanto tu fossi stupenda. nei giorni a seguire i prof continuavano a nominarti nell'elenco scolastico, anche loro non volevano ammetterlo. ricordi fabiana? il giorno prima di morire avemmo un mezzo battibecco... continuai a chiderti scusa da 10 anni a questa parte. la tua foto è sempre con me, sorridente come sempre. ora non so se tu riesci a sentirmi... ti ho lasciata che eravamo bambine, ora son cresciuta... e tu sicuramente sarai sempre la stessa, perchè tu eri già una piccola donna. Fabiana, anche se a volte non ricordo di venirti a salutare... tu sei sempre qui... ci sarai sempre...

13 febbraio 2006

Categoria: Lettere