CATEGORIE
da SolaJey per Hope
La vita è meglio della morte??
Chi può dirlo??
Nessuno è mai tornato indietro dall'aldilà per dirci come è, chi dice che la vita è migliore, non lo può sapere, non può, non sa cosa c'è.
Nella vita si ama e si odia, si gioisce e si soffre, ma perchè le persone che amiamo mi vengono portate, sempre via??
Non è da me fare la vittima, non lo farò mai.
Ogni volta che sono caduta, e mi sono rialzata, lentamente, dolorosamente, sono, però riuscita, a tirarmi di nuovo impiedi, ma adesso perchè devo farlo? Perchè? Non ho più ragione di farlo, per me, forse?? no... non merito di vivere, loro, lo meritavano, erano brave persone, che io non sono riuscita a aiutare... chissà com'è bruciare fra le fiamme dell'inferno, ammesso che esista, non sono mai stata una brava credente... e non voglio iniziare a farlo adesso...
Non so nememno cosa sono, nella mia mente c'è molta confusione, fisicamente, sono presente al mondo circostante, ma mentalmente, psicologicamente, sono fuori dal mondo... forse sono una vigliacca, poichè, ogni qual volta il mio "io" ha cozzato contro il dolore, sono scappata, scappata da tutto quell'orrore che si presentava dinanzi a me, incassavo il colpo, e nessuna parola, mi usciva dalle labbra, rimanevano incatenate alla gola, la voglia di urlare era tanta, ma rimanevano soffocati all'interno di me stessa, l'istinto di rompere e distruggere tutto quello che mi si parava davanti agli occhi, c'era, ma stringevo i pugni sino a far diventare i polpastrelli bianchi... rimanevo statica, immobile, come un'immagine fissa su un cartellone pubblicitario... solo la mia mente recepiva, i loro discorsi, sulla questione in campo, che si fissavano nella mia memoria come segni indelebili, non dimenticherò mai quiei giorni, per me è come se fosse succesos oggi, non è cambiato nulla, ho solo tentato di arginarli, di non farmeli comparire davanti agli occhi appena gli aprivo al mattino, o l'attimo prima di addormentarmi, o quando mi svegliavo di sopprassalto, nel cuore della notte, e il mondo mi si presentava come il tramite più vile, tra il regno dei morti e quello dei vivi.
No, non è servito a nulla, quelle imamgini, quelle voci, quelle parole, sono sempre li. non posso fuggire dal dolore, poichè ho conosciuto la sofferenza che ci si imbatte scappando, fuggendo non si fa altro che soffrire maggiormente, tanto vale rimanere e affrontare le cose.
Non c'è scampo al dolore, non lo puoi dimenticare, ne cancellare, ma non puoi nemmeno morirci dentro, anche se sembra la cosa più facile, e anche se si riesce a ricominciare, il dolore è sempre pronto a colpirti come una pugnalata al cuore...
Alle volte mi viene da pensare che al mondo, ci sono molte persone che meriterebbero la morte, più di quelle che ingiustamente hanno abbandonato il paineta terra, ma io non sono nessuno per giudicare, e impersonarmi a giudice, o a angelo della morte, quindi rimango qui, a scrivere frasi sconnesse, senza un significato apparente, fissando lo schermo, spegnendo l'ultima di una dozzina di sigarette... forse esagero, ma non so quante al giorno ne accendo, e nemmeno guardo il posacenere, che haimè trabocherrà di cicche, o della spazzatura che deborda di birre, con un essenza che nell'aria si mischia con quella della nicotina, alla caffeina del caffè...
Rimango qui, seduta, violentando il cuore, affinchè smetta di correrre, e le lacrime finiscano di percorrermi il viso, segnato dal dolore...
Forse è il caso che riattacchi il telefono... Per sentirlo squillare, per tutto il giorno senza tregua, perchè stupidi individui, possano parlarti, per dirti quanto gli dispiace, pieni di stomachevole buonismo e stolida leggerezza di chi non sa, e non può imamginare??... no, meglio di no... sarà per un altro giorno.
18 febbraio 2006
Categoria: Sfoghi
© 2001-2021 by SCRIVILO - Tutti i diritti riservati
p.iva 01436330938