Cara prof,
come sempre mi ritrovo qui, chiusa in camera mia a pensare...lo so, me lo dici sempre che mi fa male pensare troppo.Ma è più forte di me!Pensavo a te, a giò,al mio CCP e a tutte quelle persone che in questo momento determinano la mia condizione di vita.Pensavo a te che sei la mia luce, la mia salvezza, la mia speranza...sei stata la persona che mi ha aiutato più di tutti nel momento del bisogno.E ci sei riuscita.Ripercorriamo insieme le tappe che ci hanno portato a stare unite, sempre più unite, fino ad arrivare a chiamarci anche se tu ora sei in gita con i ragazzi che partecipano alle gare scolastiche di slalom gigante.Settembre2005.Sei arrivata per la prima volta nella mia scuola, me lo ricordo come se fosse ieri:lunedì13settembre,
sec ora, inglese.E chi se lo dimentica più?Arrivi in classe e trovi una ragazzina triste, che tenta disperatamente di nascondere i suoi occhi rossi di lacrime appena versate, rossi come se quelle lacrime durassero da molto più di un simplice piagnucolio.Nemmeno il tempo di dire che eri la nuova insegnante di inglese che già ti eri catapultata vicino a me, la ragazzina triste con gli occhi rossi, e tu, subito,premurosa, domandi che cosa mi era successo.Io lì per lì non ti ho risposto...anzi ho schivato del tutto il tuo aiuto.Non sapevo chi eri, non ti conoscevo...ma il tempo di una lezione e già avevo capito chi era, come eri.A ricreazione senza problemi ti ho raccontato la mia storia, triste,difficile ma con tanta speranza.Delle amicizie spezzate dalla distanza, un braccio che per due anni mi ha impedito di fare sport, le mie emozioni che cambiavano, la mia solitudine...e tu mi hai subito capito.Dopo cinquanta minuti scarsi che ci conoscevamo ti sei riavvicinata a me, mi hai asciugato le lacrime e mi hai sussurrato questa frase "ci sono io, non temere".E da lì è nato tutto.Tu sai bene che significato ha quella frase con quel gesto per me.Quello è un gesto che in tutta la mia vita solo una persona l'ha fatto, e pensavo che nessuno mai l'avrebbe rifatto, perchè nessuno sulla terra, pensavo,fosse come lui.Ma sei arrivata tu, e mi hai fatto capire, senza dirmelo, che in qualsiasi momento avessi avuto bisogno di te, tu eri pronta a tendermi la mano.Ottobre2005.Ero arrivata a un punto davvero tragico:sai bene che una volta o due ho anche pensato segretamente al suicidio.Ma lo sappiamo solo io e te, solo tu e io.Mi hai visto piangere, negare il tuo aiuto, negare l'aiuto di tutti, rifiutare ogni proposta del mondo esterno.Mi cercavi per la scuola e non mi troovavi mai perché ero sempre chiusa in bagno a piangere, mi cercavi il pomeriggio a violino ma la musica era diventata una cosa che non mi aiutava più e non mi trovavi, mi cercavi sul cellulare ma quando si è in certe situazioni l'ultima cosa che pensi di fare è accendere il telefono...mi hai ignorata e finalmente ti ho cercato.Non avevo il coraggio di dirti che avevo ceduto e così ti ho scritto una lettera, la prima di una lunga serie...ricordo bene che terminava con la parola aiutami.Nemmeno un'ora dopo eri già davanti la mia classe, 3^G, che mi cercavi.Abbiamo parlato, mi sono sfogata, ho urlato...tanto...mi sono arrabbiata con il mondo...ho pianto, e tu eri lì che subito mi hai abbracciata e mi hai aiutato a cacciare fuori tutto quello che avevo dentro.Sono iniziati così degli incontri per chiacchierare durante le tue ore di buco e ora, ciò che prima era un dovere,è diventato un piacere.Se prima piangevo, urlavo,mi arrabbiavo...ora mi diverto a raccontarti tutti i disastri che mi succedono...tanto che ormai sto con te anche durante le altre ore di lezione.Novembre2005.Un'altr crisi:la mia migliore amica deve trasferirsi in calabria.Litighiamo, non ci parliamo più e prima che lei partisse chi ci ha fatto fare pace?Tu.Mi hai aiutato di nuovo a rialzarmi...e poi sono successe tante altre cose che ora non mi metto a elencare perché le sappiamo bene entrambe.Dicembre scorre tranquillo, anche gennaio...e tu hai cominciato a pensare segretamente che io non avevo più bisogno di te, non mi servivi più a niente, ma ti sbagliavi.La tua sola presenza mi dava forza.E te l'ho fatto capire il 27 gennaio, con quel bigliettino...ricordi?Eravam tutti all'auditorium per la conferenza sulla shoa.Io dovevo suonare la vita è bella...e a ricreazione ti avevo consegnato un bigliettino.Una sola indicazione "leggilo mentre suono la vita è bella".E allora, quando l'hai letto hai capito che tu sei sempre al centro della mia vita.Oggi come oggi nulla è più importante di te su questa terra.E oggi, a distanza di quattro mesi da quel terribile 20 ottobre, ti scrivo per ricordarti nuovamente che tu sei tutto ciò che ho.Sei la mia unica ricchezza.Penso di essermi dilungata abbastanza.Concludo solo dicendo che SEI SPECIALE, SEI TUTTA LA MIA VITA:GRAZIE DI ESISTERE!Con affetto la tua piccola lisa
20 febbraio 2006 - Latina
Categoria: Ti voglio bene