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da Anonima
Vi dico solo che ieri ho avuto una profonda crisi depressiva e volevo suicidarmi perchè non ce la facevo andare avanti così. Ho tel. alla psicologa e mi diceva di andare dalla dottoressa oggi per procurarmi altre pastiglie perchè non sto bene. Non è stato facile ieri e per fortuna c'era Alberto al mio fianco, abbiamo parlato tantissimo anche sul matrimonio perchè lui deve sopportarmi parecchio. Io non sono molto sicura del matrimonio non tanto per Alberto, ma per le mie crisi che ho. Non è facile per noi due sopportare questa situazione sulla depressione, ma Alberto non riesce stare senza di me e vuole condividere per sempre con me. Io ho tanta paura a farlo soffrire perchè non è facile stare bene con me stessa. Comunque abbiamo deciso di stare insieme e qualsiasi cosa succeda, noi dobbiamo ugualmente lottare a supperare le nostre difficoltà.
13 marzo 2006
Categoria: Sfoghi
da Fabrizio
Ciao Anonima, da cosa deriva la tua depressione?
Mi sembra di capire che ne hai parlato con il tuo fidanzato, continua a parlarne con lui, magari anche di più di quanto fai ora.
Io so che le crisi possono essere forti, ma ogni volta che ne hai una pensa al tuo ragazzo e a quanto soffrirebbe se ti perdesse, e pensa che spezzare il vostro amore in questo modo sarebbe come darla vinta alle difficoltà della vita, a chi o cosa ti ha fatto soffrire.
Vuoi dargli questa soddisfazione?
Dai un sorriso al tuo dolcissimo ragazzo
13 marzo 2006
da Anonima
Hai ragione per quello che dici e non hai torto. Non è la prima volta che volevo suicidarmi, mi è capitato tantissime volte di farlo, ma alla fine non l'ho mai fatto. Purtroppo è una malattia profonda che mi è rimasta dentro per parecchi anni.Per gli altri pensano che sembro forte e determinata ma alla fine sono super fragile e impaurita da tutto e da tutti. E' vero che io ho tante persone che mi amano e ho avuto anche delle grandi soddisfazioni, per esempio la laurea, ma non sono queste che mi rendono una persona migliore e soddisfatta della mia vita. Una volta che ho ottenuto questi obiettivi e alla fine soffro lo stesso, piango sempre e non è cambiato niente in me, capisci? Anche mio ragazzo non riusciva accettarmi per quello che facevo e per le mie reazioni così negative, alla fine ha capito che ho bisogno di sforgarmi e di tirar fuori la rabbia che provo. Infatti non so più che cosa è giusto e cosa è sbagliato fare nella vita, tutto questo perchè non ho mai avuto un punto di riferimento nella mia vita, in particolare nella mia famiglia. Ho assorbito troppo i pensieri negativi di mia madre e vedevo sempre il fantasma che compare e scompare nella mia mente. Dentro di me sento una grande disperazione e rabbia, non so se riesci a capirmi... Faccio fatica a vivere serenamente e spero che tutto mi passerà. Ho già parlato con Alberto che forse andrò via per un mese e voglio capirmi. Lui, ovviamente, dice che ho bisogno di contiuare con le terapie della psicologa e non basta che io vada via per un mese di solitudine. Questo è vero, allora aspetto finchè finirò di fare le terapie e poi vedrò se andarmene o restare. Per me il viaggio mi fa riflettere, ma non voglio avere un compagno di guida perchè mi fa mettere in confusione le mie idee e le mie aspirazioni.
14 marzo 2006
da Anonima
e voglio spiegarti ancora meglio..il problema è in me c'è questa bambina disperata che non vuole soffrire, ti spiego meglio: ogn'uno di noi è diviso in tre parti, uno è il bambino, il secondo è l' adulto e l'altro è il genitore. Questo mi ha spiegato la psicologa e non mi invento e non infrantendere che io sia pazza, eh eh. Questi divisioni di noi stessi aveva già formulato il famoso psicanalista Freud ( super-io, es e io), sono teorie psicologiche che avevo studiato anche all'Università. Ti dico questo così ti renti conto che tipo di malattia faccio parte. In pratica, io non faccio parte in tre divisioni come hanno tutti, ma ho solo due divisioni cioè la bambina e l'adulta, ti è chiaro? Dimmi se non ti è chiaro? In poche parole io non ho avuto i veri genitori, la vera giuda della famiglia. Sono cresciuta con insicurezze, paure e sensi di colpa. Tutto questo mi hanno trasmesso i miei genitori. Alla fine mi trovo che la mia bambina è sempre in disperazione in caso dovessi avere qualche responsabilità o altro, capisci? vado in panico e in crisi quando devo assumere qualche decisione o qualche responsabilità. Il rimedio sarebbe quello di fare pace tra la bambina e l'adulta, non è facile per me perchè sono super fragile in tutte le due parti, capisci.
La psicologa diceva che è normale che ho questi crisi e vado in depressione per questi motivi. Quando mi capitano delle crisi devo prendere delle pastiglie e piangere per sforgarmi la rabbia e disperazioni da bambina.
14 marzo 2006
da marco
Ciao...
Nella tua risposta a Fabrizio, dove spieghi l'origine della tua sofferenza psichica, dici di nn aver avuto veri genitori...posso farti una domanda?cosa intendi tu x veri genitori?come definiresti un vero genitore?
14 marzo 2006
da Fabrizio
Ciao Anonima, conosco la divisione di Freud, ne ho sentito parlare.
Sì, sì ti capisco. Anche io ho avuto problemi di depressione, non profonda quanto la tua, comunque non c'è una tua parola che io non abbia capito. Mi spiace per il tuo passato in famiglia, purtroppo non c'è modo per cambiare il passato. Dunque la tua depressione è nata a causa della situazione familiare? Comunque resto ottimista sulla possibilità di recuperare la felicità. Non esiste un metodo preciso, ma possiamo scriverci qui e parlare di quello che vuoi, ti va?
Un abbraccione
14 marzo 2006
da Anonima
Si, la depressione è nata quando ero piccola e tutto diventa più complicato, per questo sono sempre in conflitto con me stessa.
14 marzo 2006
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