Lettere

da Fabrizio per Arwen 89

Ciao Arwen, si torna ai vecchi tempi con le lettere sul sito :)
Come stai? Sono migliorate le cose?
Hai ragione quando dici che è il tuo dolore e lo senti, molte persone non capiscono che non serve a niente ricordare a chi soffre che c'è chi soffre più di lui, non cancella il dolore di quella persona. Anzi, se quella persona è sensibile la fa stare ancora più male pensare al dolore degli altri, e magari si sente anche in colpa per aver espresso il proprio dolore. Esprimere il proprio dolore non è una colpa, è un bisogno, e chi non lo capisce sbaglia tutto.
Per questo fai bene a non ascoltare lo psicologo. Però secondo me sei troppo prevenuta verso gli psicologi, ci sono anche psicologi bravi.
Fisicamente come ti senti? Sai già quando uscirai dall'ospedale? Guarda che voglio essere tra i primi del sito a saperlo! ;)
Un'ultima cosa, piccola : pensi che quello che si è spezzato non si possa ricomporre?
Pensaci bene, so che ora potrà sembrarti impossibile, ma se ogni giorno migliorasse un pochino poi riusciresti a superare il dolore.
Sono solo parole ma lo spero veramente per te, e ci credo, io ci credo.
Non puoi sapere cosa ti riserva il futuro, per questo sia tu che io sbagliamo a essere pessimisti. Forza piccola, reagiamo! Piano piano, siamo dei diesel ;)
Un abbraccio piccola,
ti voglio tanto bene

18 marzo 2006

Categoria: Lettere

da Enry

..se solo usassi tutto questo stesso ottimismo in maniera produttiva avresti solo un quarto dei tuoi problemi... o forse non li avresti affatto!!

18 marzo 2006

da Anonimo

Ci sn io ad aiutarlo a fabrizio Enrz, e sai1cosa e lui sta imparando mlt bene a usare il svo lato ottimista..sta ingranando mlto da cm stava prima e sn mlt contenta xlui..tvtb fabry -sola

19 marzo 2006

da Arwen 89

Ciao Fabri.Grazie per l'interessamento.Le cose sono come sempre e fisicamente sono a pezzi.Completamente distrutta.E nn ne posso davvero più di stare qui, chiusa in una stanza vuota e fredda, a fare sempre gli stessi giri di flebo, a prendere sempre le stesse medicine che mi fanno crollare, a vedere sempre i soliti medici e il solito psicologo.Sempre lui, quella specie di pervertito ben mascherato.
Se sto chiusa qui impazzirò ancora più di come sono adesso, ma loro nn mi lasciano uscire.Dicono che sto ancora male, che è pericoloso lasciarmi uscire perchè di sicuro rifarei lo stesso errore.E probabilmente hanno ragione ma qui è peggio.Il mio desiderio di farla finita accresce in un luogo simile.

19 marzo 2006