Solitudine

da Cat

E'il Dolore l'unico senso che riesco a dare alla mia storia. Anzi, forse è ormai qualcosa di oltre il dolore: è un vuoto che avvolge tutto.
Voglio dire che tutto è vuoto, assenza di gioia e dolore; è una sensazione che non mi fa vivere, ma soltanto sopravvivere.
Non c'è più sofferenza. O meglio, è sofferenza latente e perciò assimilata. Non ci faccio più caso.
Non m'importa degli altri; non ho più neanche un motivo per la rabbia, sintomo comunque di vitalità. E' solo uno strisciare continuo; una tollerante assuefazione al dolore. Non c'è più lotta, nè più obbiettivo. Non m'importa ormai che gli altri mi chiamino o meno. Non m'importa degli altri e basta. In qualche modo sto bene e sono nel mio mondo, l'ho già scritto oggi stesso su Vita.
Non ho più bisogno di cercare gli altri e non ho voglia di niente. E quando non si ha voglia di niente, si ha bisogno di tutto.

2 aprile 2006

Categoria: Solitudine

da Auanagana Bob

I tuoi continui appelli non sono altro che messaggi di SOS e qua oltre che comprensione
e affetto non si può andare.
Nelle tue frasi si legge una apatia egoistica
che non può essere risolta in questo modo.
Caro Cat devi necessariamente farti aiutare
da persone in grado di rimuovere le tue difficoltà nel vivere la quotidianità.
Devi andare in analisi, un sostegno è indispensabile e non è da vedere come una sconfitta, ma come una dichiarazione di guerra al proprio malessere, per uscire fuori da questa spirale che ti mette in difficoltà.
Esistono diverse associazioni di volontariato contro la depressione e il mal di vivere in generale e psicologi in gamba che ti possono aiutare a sorridere alla vita.
Ti consiglio di fare questo, perchè l'ipocrisia non mi appartiene.
Un abbraccio.

3 aprile 2006

da lacrima

è dopo "l'assenza d gioia e dolore" o "una tollerante assuefazione al dolore" ke si arriva all'autolesionismo. qndo s vuole provare qlcs, qlsiasi cosa, anke dolore fisico. e lì scatta la molla. attenta/o (scusa nn lo so) a nn caderci cm me.
provi anke te l'inquietante sensazione ke gli amici e in generale la gente ke t circonda capti nell'aria i periodi in cui stai peggio x allontanarsi? kissà..forse il loro è un modo d difendersi dalla nostra sofferenza in fondo. preferiscono vedere la loro vita senza imperfezioni forse. ma nn te la prendere. anke nella + sincera amicizia nn potrai ke trovare alle basi altro ke un approfittarsi reciproco dell'altro. degli altri secondo me nn ce ne deve importare, nn + d quel ke basta x poterne usufruire. il mio è un discorso egoista, lo so bene. eppure è proprio l'assenza d qsto egoismo al quale tanto aspiro ke m porta alla sofferenza.

3 aprile 2006

da Don Rodrigo

Caro Cat, sei riuscito in un breve testo ad esternare le tue emozioni, che non sono condivise (purtroppo) solo da te... Complimenti, sei riuscito a fare qualcosa che non tutti, se non pochissimi, sono in grado di fare.

3 aprile 2006

da Cat

Per auangana bob:
Forse l'ipocrisia no, ma un certo moralismo sì.
Forse preferisco ancora gli ipocriti.
Grazie, ma penso di conoscere abbastanza l'argomento per essermi già informato.

3 aprile 2006

da Cat

Per Lacrima:
No, io non passo la mia giornata a macerari nella sofferenza. Ci sono stati quei momenti, ma ora sono in uno stadio diverso, proprio quello che ho cercato di descrivevere qui sopra.
Sono ormai assuefatto e cinicamente irrido alla sofferenza.
Gli amici..e già, li conosco, li conosco..
Grazie amica

3 aprile 2006

da monica

caro Cat fse parli di assuefazione perche' nn hai ancora toccato il fondo... anche io tante volte mi sento come tu hai precisamente descritto e continuo a dirmi che voglio cambiare e voglio sconfiggere le mie paure e i miei malesseri...ma a parte le parole..in effetti nn so qto sto facendo..e allora mi chiedo se forse nn sia meglio per me toccare il fondo il piu' presto possibile, cioe' arrivare a quel punto in cui nn hai piu' chance e se nn cambi nn puoi piu' andare avanti...anche se sinceramente spero e credo che, in me, come in te, possa ancora scattare spontaneamente la molla, anziche' aspettare di annegare piano piano...guardati dentro, scova dov'e' nascosta qsta spinta, forse e' solo dietro cumuli di credenze sbagliate su te stesso e sugli altri, sulla vita in generale..rimetti tutto in discussione, scava, continua a scavare... un abbraccio.

4 aprile 2006