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da Cat
Che strano!
Rileggendomi vedo solo la parte maliconica e mortifera della mia tristezza.
In realtà, nella vita di tutti i giorni, esterno il mio disagio con un'ironia sarcastica che lascia intravedere una persona padrona di sè, ma troppo repressa e disillusa per divertirsi e vivere serenamente.
E' come se fossi uno avulso da ogni contesto, anche quando potrei non esserlo.
Una volta, anni fa, avrei voluto piacere. Ora sento un piacere sottile nel non ispirare simpatia. Quasi che mi dispiaccia essere sullo stesso piano degli altri. Forse uno psicologo parlerebbe di principio di autodistruzione, o egocentrismo fragile o chissà che altro.
Non so neanche io.. ma sono sempre stato diverso; per carattere mai intruppato, per indole mai in gruppo, per istinto sempre a cercar di costruirmi un mio angolino.
E ora?
Già, e ora?
Un anno fa mi ero illuso di uscirne. Era un'illusione, e forse è stato meglio così.
Lei non faceva per me, e forse lei lo ha capito.
No, stasera no racconterò questa storia, me ne manca la voglia.
Ora vado a dormire. Buonanotte.
6 aprile 2006
Categoria: Solitudine
da reves
Buongiorno, Cat.
Ho appena letto il tuo messaggio.
Vedi, io non credo ci sia niente di male nel volersi creare un angolino personale solo per noi stessi, dove nessun altro può entrare.
Quando ne sento il bisogno, mi ritiro nel mio angolo e guardo il crepuscolo che sfiora lentamente la sera.Rifletto, ripenso a molte cose, scorro il filo delle mie giornate e le commento negativamente o positivamente, a volte provo un po'di imbarazzo nel rivivere gli inciampi delle mie figuracce, hem hem..
Io penso che tu abbia voglia di sentirti speciale per qualcuno che forse deve ancora venire..degli amici con cui maturare un'intesa silenziosa, una ragazza.
Credo sia il desiderio di tutti (perlomeno un po'lo è per me) sentirsi ''speciali'' e non sullo stesso piano di chiunque altro.
A volte mi sento molto giù per questo, perchè vorrei essere importante e non una conoscenza qualunque con cui passare un pomeriggio.
Non dovresti giudicarti così spietatamente..è normale volersi creare una vita da protagonisti, dove NOI siamo l'obbiettivo e non solamente una parte marginale.
Il mio discorso era molto confuso.
Scusami, è un po'difficile per me esprimermi, a volte.
Ciao, a presto.
6 aprile 2006
da francesco
Caro cat
spero tu possa trovare la forza per uscire da questa situazione, tuttavia sono convinto che uno psicologo non parlerebbe di autodistruzione o egocentrismo, ma di una fortissima insicurezza e di una carenza di autostima, cosa che caratterizza moltissime persone sole.
il mio consiglio, sempre che possa servire, è di cercare nelle altre persone non solo i difetti ma anche i pregi, guardare gli altri con un senso di superiorità non ti aiuterà, al massimo sarà una fragile illusione, una giustificazione alla tua solitudine che, sono convinto, non soddisfa neppure te.
6 aprile 2006
da Cat
Per Reves:
Sbagli!
Non nel corpo della tua risposta. Ma nella conclusione.
Non hai divagato, non hai gestito i pensieri con acrobazie e, soprattutto e cosa insolita in questo sito, non hai usato retorica.
In effetti io mi sento già speciale, ma da un po' di tempo a questa parte, ormai da molto tempo a questa parte, non m'interessa più piacere a tutti i costi. Non ci riuscirei. Voglio dire che ora, in tutti i miei rapporti umani, non m'importa molto di cosa pensano gli altri di me, e, conseguentemente, è come chiudersi in un angolino da soli. Ma ora sono io a fare retorica su di me. Non sia mai.
In effetti non ho ancora incontrato una ragazza che mi faccia sentire speciale.
Almeno, non ho ancora incontrato una che me lo dica e da cui mi faccia piacere sentirlo.
Non sto più a macerarmi nello spleen perchè questo non è ancora avvenuto: forse accadrà, forse no. Chi vivrà vedrà.
E tu? Spero che almeno tu abbia incontrato la persona giusta.
Ok Reves, non ti tedio più con altre parole. Devi essere una gran ragazza.
Ciao e rimani in città.
7 aprile 2006
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