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da Elena
da Elena
Ciao Marco,
sono rientrata a Milano proprio oggi e ho trovato un tuo scritto ad attendermi.. che dirti delle mie vacanze!? Come sempre ritorno carica e pronta ad affrontare ogni cosa.. la mia famiglia ha la straordinaria capacità di farmi stare bene, di farmi sentire qualcuno, di coprirmi di quell?affetto che a volte mi manca perché io adoro stare al centro dei sentimenti delle persone che amo anzi ne sento il bisogno.. quando sono a casa non penso a niente, sono così presa a godere di ogni più piccolo attimo che mi è concesso trascorrere con loro che per qualche giorno tutto il resto viene inevitabilmente a porsi in secondo piano e non me ne dispiace affatto.. adesso per qualche giorno starò bene prima di rituffarmi in quella che ormai è la mia vita fatta di alti e bassi come un?altalena incapace di fermarsi..
Ma veniamo ai tuoi interrogativi.. mi devo un po? sforzare per immergermi nuovamente nell?atmosfera che mi circondava quando ho scritto determinate cose, ma forse sotto l?influsso positivo di casa riuscirò a comprender meglio i turbamenti della mia anima e a darti quindi risposte più sensate..
Ancora non riesco perfettamente a comprenderti quando dici che liberandoti dai sogni hai cominciato ad analizzare te stesso.. queste parole mi suonano strane, quasi incomprensibili come già forse ti avevo detto, e poi non riesco a vedere che finale può avere questa analisi né soprattutto so come intraprendere questo cammino nel caso si rivelasse salutare..
Mi chiedi cosa si nasconde dietro la mia timidezza, dietro questa incapacità di farmi vedere per quel che sono.. non saprei dirtelo, se mi fermo a pensare ho il vuoto in testa, nessuna parola che possa fornire una spiegazione fa capolino tra le altre.. potrei dirti che ho paura, ma di cosa poi non lo so nemmeno io.. non sei il primo a dirmi che i miei sogni, le mie convinzioni sono uno strumento di difesa eppure non riesco a concepire il senso di tutto questo perché dietro non si cela la paura, io non ho paura di soffrire anzi penso che la sofferenza è un sentimento che ci rende vivi quindi la accetto come una delle tante sfumature della vita.. non ho paura di amare, ma al contrario, convinta che il genere umano sia stato creato per amare e ricevere amore, amare è l?unica cosa che sento di poter fare, sempre.. che altro genere di paura allora può celarsi dietro questa mia timidezza?!? Forse quella di essere messa alla prova, di non essere all?altezza delle situazioni o chissà cos?altro.. non so dare una risposta precisa a tale domanda.. forse tu sarai in grado di scorgerne una..
Riguardo all?amore più che cercarlo sto attendendo.. tu parli di circostanze imprevedibili, di casi fortuiti.. bè io mi sono sempre affidata a quelli, ma non ho ottenuto grandi risultati.. i miei sogni sono fatti di incontri casuali, di coincidenze strane ed imprevedibili, sorprendenti.. lascio i particolari alle singole situazioni immaginarie che invento e reinvesto, l?amore invece va da se, non ha bisogno della mia fantasia, necessità solo dell?input iniziale, che io affido al caso appunto, per poi scandire gli attimi di magia e regalarci ciò che nemmeno la più fervida fantasia può creare, perché noi smettiamo di essere singola persona che vive appunto singolarmente le diverse fasi della vita, diveniamo parte di qualcosa di più grande che possiamo gestire e controllare solo per metà, l?altra spetta alla persona amata, i cui gesti, modi di fare, parole, in poche parole il cui vivere ci investe come una raffica di vento in pieno viso lasciando un segno indelebile nelle nostre anime..
Quest?attesa Marco mi logora.. e se l?attesa non basta, non so davvero cosa fare, la ricerca non fa per me, chissà quante cose mi svierebbero durante il cammino..
Marco quando scrivo ?quella luce che illumina il mondo intero tranne me" intendo dire che molte cose mi sono state negate, troppe cose non ho vissuto, quindi mi sento in un certo senso tagliata fuori come se non mi fosse stato concesso l?onore di vivere veramente, capisci?
Anche io come te per un periodo non ho letto imputando ai romanzi ogni colpa per i miei tormenti interiori, ma ho scoperto che non ne posso fare a meno e nulla può farsi contro certe forze irresistibili.. per un po? resisto poi la voglia di evadere, di tornare a sognare dopo periodi di stasi, di scoprire posti e cose nuove prende il sopravvento e mi ritrovo circondata da libri vecchi e nuovi..
Quante cose ancora da dirti, ma non ce la faccio più a scrivere.. fino a poco tempo fa odiavo i pc..
Spero tu abbia trascorso una buona Pasqua... attendo una tua risposta e soprattutto i tuoi commenti..
Un bacio, a presto..
22 aprile 2006
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