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da Anna-B
Sono nel letto,
guardo il soffitto,
mi perdo nel vuoto dei miei pensieri,
delle mie emozioni,
ma non vedo niente,
intorno a me c?è il vuoto,
dentro di me c?è l?oscurità della mia vita.
Chi sono?
Nella mia mente continua a vivere questo pensiero,
perché esisto?
Il mio cuore non si da pace,
ma a che scopo?
mi chiedo,
per riuscire a trovare una delle scuse
che fino ad adesso hanno disegnato un sorriso sul mio volto?
Un sorriso falso, illusorio,
che nasconde il dolore del mio cuore,
della mia anima infranta da un?esistenza che non trova ragione.
Perché continuare a vivere?
Per far soffrire?
10 aprile 2006
Categoria: Solitudine
da Anonimo
ma va... non fare così... alla fine tutto si sistema... troverai n'amica o qualcuno che ti stia vicino... e non ti mancherà più nulla... ci sono passato anch'io... ciao...
10 aprile 2006
da Anna79
Cara anna, ti rispondo perchè in te rivedo un po' quella che sono stata in passato. Già, una volta anche io scrivevo poesie tipo queste, passavo le notti a piangere ed autocommiserarmi, dunque sappi che capisco cosa stai passando e ti sono vicina e, proprio per questo, sarò un po' brutale. Perchè vivere? Quale è il senso della vita? E' uno dei più grandi interrogativi che da sempre si pone l'uomo. Non posso dire dove sia la risposta, ma so che non la troverai stando nel letto a disperarti o a guardare il soffitto. Non perdere tempo, alzati, fai, costruisci. Ogni istante della tua vita è prezioso, è un dono. Ci sono milioni di cose da fare...i parenti, lo studio, il lavoro, il volontariato, la musica...fuori da quella camera c'è un mondo che ti chiama, c'è la luce, il cielo, il vento. Esci e cogli la magia che è in tutto quello che ti circonda. Dio ti ha dato un'occasione, non sprecarla. La tristezza fa parte della vita, bisogna accettarlo, ma questa non è una valida ragione per fermarsi, per arrendersi. Sappi che le parole che ti ho detto non sono buttate così, tanto per...sono cose che io mi ripeto ogni giorno. Anche io alle volte faccio ancora fatica ad andare avanti, ma ormai ho capito che devo farlo...stringere i denti, non arrendersi mai: deve essere un imperativo categorico!
con affetto.
10 aprile 2006
da lupo famelico
che la vita sia una lotta credo metta daccordo tutti, che il nostro peggior/miglior nemico siamo noi stessi anche; il senso della vita non ti puo venir detto da nessuno devo scoprirlo, trovarlo, inventarlo, ma se non decidi di non andare avanti bè' non lo saprai mai, di certo lo scopo della vita non è la felicità come tutti vorremmo che fosse e per questo non devi uscire invertanti falsi piaceri ecc. il senso della vità è nell'atto stesso di vivere indipendentemente da come lo fai,
non ci sono perchè ne risposte.
Le tue ultime tre parole mi sono molto piaciute, una persona come te non ha bisogno di alcun motivo per cui vivere e te basta un solo per il quale morire, a te la scelta.
11 aprile 2006
da antwan
la vita non ha un senso da riscoprire, non c'è qualcosa che ti possa districare la matassa, far vedere il capo del filo, rischiarare le idee, illuminarti, folgorarti...il senso è la vita stessa, il senso sono i tuoi dolori, la disperazione, la tristezza. hanno un senso, ed anche se volessi gettarti di basso daresti un senso, ma ne perderesti gli sviluppi, saresti una fallita. Vivere è il senso. Un bicchiere d'acqua...c'è chi farebbe a pugni per averlo in Africa, un bel piatto di cose buone, un amico che ti chiama per sapere come stai, una persona, mille persone che vivono i tuoi stessi dolori, un parente, un bel monumento antico, una passeggiata in riva al mare, lungo un fiume, una corsa in un parco per sentire le gocce di sudore e la stanchezza e il piacere di star distesi, la sera, il telegiornale, i film il pc le cose...il letto. Domani un altro giorno.
14 aprile 2006
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