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da matta
Raga voi credete in Dio?Io prima sì, ma ora comincio a pensare ke la religione sia soltanto qlcs inventato dall'uomo x giustificare tutte le sofferenze della vita e ciò ke è più grande di lui...e poi nn capisco xkè la Chiesa discrimina i gay ed è contro il sesso prima del matrimonio...ki può spiegarmi il motivo??
29 aprile 2006
Categoria: Domande
da Auanagana Bob
Le religioni servono al mondo per dare delle regole morali per la società.
In questa epoca le persone, i giovani criticano certi atteggiamenti della chiesa perchè non al passo della nostra vita contemporanea.
La fede in Dio però non c'entra nulla con questi discorsi, o nella tua coscienza credi o no, dipende solo da ogni individuo.
Per esempio non ho mai guardato con simpatia alla politica sociale della chiesa, ma Woityla mi è piaciuto perchè mi è sembrato un vero rivoluzionario, per esempio unendo i capi di diverse religioni ad Assisi anni fà e mi piacque molto questo andare controcorrente.
Io credo in Dio e in Gesù perchè lo considero l'Amore trasformatosi in uomo, massacrato per questo dall'ignoranza degli uomini, mi sento cristiano per rispetto di ciò che mi è stato dato dai miei genitori, anche se come te il mio sguardo è molto critico nei confronti dell'ecclesiastici.
Baci.
30 aprile 2006
da Gag
no a tutto quello che dice la bibbia nn ci credo, nn so se dio esiste, pero' mi piace credere che esita qlc o qualcuno
30 aprile 2006
da The Dreamer
E' difficile oggi credere in Dio, soprattutto in certe situazioni. E' difficile sentirsi guidati dalla Chiesa, quando essa ci pone ancora dogmi e pregiudizi che dovrebbero essere superati. Ma credo che noi siamo stati molto fortunati, perchè abbiamo avuto l'occasione e l'immensa fortuna di aver avuto una guida spirituale... Giovanni Paolo II ha dato speranza a molte persone e al contrario di molti uomini di Chiesa è andato oltre i pregiudizi. E credo che questa sia stata una fortuna, per tutti noi. Averlo accanto, sentirci accettati e davvero UNITI.
Per quanto riguarda Dio, anch'io pensavo di essere non credente, ma mi sono accorta che non è così. Mi sono accorta che quando sto male, che quando mi trovo in una brutta sitazione, la prima cosa che faccio è chiedergli aiuto. Mi sono accorta che quando sto bene, che quando mi capita qualcosa di bello, la prima cosa che faccio è ringraziarlo. Mi sono accorta di pensare a lui quando cammino per la strada o quando vedo persone attorno a me che soffrono. E' proprio questo il punto, perchè è più forte di me non pensare a lui e non chiedegli aiuto... E' una cosa che succede, e basta.
La fede è una cosa naturale, e non riguarda la Chiesa. La fede è qualcosa in te, è qualcosa che ti aiuta anche se quel qualcosa in cui credi non esiste. Ci credi. Tutto qui. Vedrai che quando avrai bisogno di aiuto la vera forza la troverai dentro di te, la forza di farcela, di pregare, di andare avanti. Dio non è religione. E' crederci, e basta. Un bacione
30 aprile 2006
da Credente
credere è non porsi domande. Credere è sperare in una persona nonstante tutto, è star fermo ad aspettare in qualcosa che c'è ma non si vede...in qualcosa che è così grande e misericordioso che è già parte di te anche se tu non lo sai. Dio non ti chiede:cerca di capirmi ma accettami.Accettami anche se ormai sono diventato fuori moda, anche se la gente sta iniziando a credere più in Dan Brown che nel loro vero Padre.Non sono più nenche presente nel cuore e nelle scelte di coloro che mi tengono appeso al collo...vedi, anch'io trovavo difficile credere che qualcosa lassù(che invece è molto più vicino) mi stesse accanto o supervisionando da lontano, poi ho ritenuto opportuno non farmi più domande e accettarlo per fede:comprendere il mistero di Dio sarebbe cm voler chiudere il mare in una piccola fossa alta due dita...d'altro canto... tu li accetti i tuoi amici anche se a volte non capisci i loro stessi ragionamenti?
30 aprile 2006
da bluesky
io credo in Dio, vado anche in chiesa ogni domenica.
il dubbio cmq è sintomo di intelligenza, significa che ragioni con la tua testa, ti irregoghi e non prenti tutto quello che ti passano per ver (qst discorso non vale solo per la religione ma per tutto!!!!).
vuoi sapere cm la penso?
con tutta sincerità penso che essere gay sia una malattita. dovuta a un malfunzionamento degli ormoni. alcuni soffrono per questa loro situazione, altri la esibiscono un pò troppo. non discrimino gli omossessuali ma penso che non sia giusto far passare la loro situazione come se fosse la normalità. in antura esiste il maschio e la femmina e il loro "compito è di generare la vita". è brutto dirlo, sarò insensibile e discriminatoria ma penso che essere gay sia contro natura. è per questo che sono contraria ai matrimoni gay e a tutto il resto.
il sesso prima del matrimonio? uno deve seguire la propria coscienza, non farlo perchè "lo fanno tutti". è un passo importante per la vita di una persona e bisogna riflettere prima di farlo. io non ho ancora trovato la persona giusta e alla "veneranda" età di 18 anni sono ancora vergine.
io ti ho detto cm la penso, se vuoi risp sono qui
30 aprile 2006
da Anonimo
La religione è nata con l?uomo, non è una sua invenzione.
E?un processo naturale.
Di certo saprai che a differenza degli altri animali l?uomo si è trovato con un?intelletto di gran lunga superiore.
Questo ha condizionato il nostro processo evolutivo che procede su due binari paralleli : da una parte c?è l?evoluzione fisica, legata all?adattamento all?ambiente in cui viviamo, dall?altra parte l?evoluzione dell?io.
Qui entrano in gioco religione e scienza.
La scienza da sola sarebbe dannosa come lo sarebbe solo la religione.
Entrambe, da sole, porterebbero la specie umana verso l?estinzione.
Ma per fortuna le leggi in natura portano sempre verso l?equilibrio.
Scopo della religione, come ha detto Auanagana e come peraltro ho scritto mesi fa su questo sito in risposta ad una domanda simile alla tua, è divenire la morale dell?uomo, la sua coscienza.
La strada ancora è lunga, ma il risultato sarà la piena consapevolezza di essere, il risveglio dell?uomo e delle sue reali potenzialità.
Persone che hanno raggiunto tale stato ce ne sono e ce ne sono state.
La piu grande per noi occidentali è certamente Gesù.
Ci ha lasciato molti insegnamenti preziosi, molti dei quali forse distorti dal tempo e sfruttati dalle Chiese per acquisire sempre maggior potere.
Dobbiamo tornare ai suoi insegnamenti originali se vogliamo migliorarci.
Non c?è bisogno di credere in qualcuno o qualcosa ma in noi stessi.
Gesù stesso ci ha insegnato che tutte le risposte sono dentro di noi, li dobbiamo cercarle, ognuno per conto proprio.
L?Amore, quell?Amore di cui c?è tanto bisogno nasce proprio dalla consapevolezza di essere.
Riguardo a Dio alcuni pensano che la sua voce sia la matematica, o meglio quelle che noi definiamo leggi naturali, e che la sua manifestazione sia l?universo.
Per certi versi è una visione più equilibrata, reale, la sintesi di tutti i credo.
Questo è anche il mio punto di vista.
C?è molto altro da dire riguardo a questa ipotesi ( sarebbe riduttivo limitare Dio a questa definizione ) ma non è questo il luogo.
Venendo alla tua ultima domanda penso che la Chiesa veda l?atto sessuale solo come mezzo di concepimento, non certo come ricerca di piacere ( considerato peccato ), pertanto è fondamentale che prima del concepimento vi sia un?unione di fatto ( matrimonio ), un ambiente adeguato ( famiglia uomo-donna ) in cui la nuova vita possa crescere in modo equilibrato.
Da qui le discriminazioni verso gli omosessuali.
L?unione di due omosessuali viene vista contro natura ( lo è in effetti, non si può certo affermare il contrario ) , non possono certo concepire la vita, se non conl?ingegneria genetica, la fecondazione assistita ed un utero in affitto?ma sarebbe etico mi domando?
La religione per ora e per fortuna direi ci pone un limite e allo stesso tempo prepara le nostra coscienza a superarlo.
Spero di esserti stato utile.
Ciao
1 maggio 2006
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