Solitudine

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da lupo famelico

Quando sei solo, non sei solo, ti senti semplicemente isolato ed esiste un'incredibile differenza tra l'essere soli e il sentirsi isolati. Quando ti senti isolato, pensi all'altro, ne senti la mancanza: si tratta di una condizione negativa. Hai la sensazione che le cose andrebbero meglio, se l'altro fosse presente un amico, tua moglie, tua madre, la persona amata, il marito. Sarebbe meglio se l'altro fosse presente, ma l'altro non c'è.Sentirsi isolati, soli è frutto dell'assenza dell'altro. La solitudine è la presenza di se stessi: è un fenomeno estremamente positivo; è una presenza, una presenza che straripa. Sei così carico di presenza che puoi colmarne l'intero universo, per cui non hai bisogno di nessuno.

Osho

5 maggio 2006

Categoria: Solitudine

da Yle

Essere soli...quante volte capita, molte purtroppo.
Magari fosse così semplice "accontentarsi" dell'abbondanza della solitudine a tal punto di nn sentirsi soli.
Sono belle parole quelle che hai dedicato, ma purtroppo nn è così semplice, essere soli è una tristezza immensa, indescrivibile a volte.

5 maggio 2006

da Auanagana Bob

Osho però sarà rimasto solo nella sua vita un quarto d'ora...
Lo conosco e ho apprezzato la sua incredibile intelligenza, la cia no, comunque c'è molto da discutere sul suo operato e i suoi eccessi, ma ha lasciato pensieri stupendi.
Parla di aurea credo ma serve molto lavoro per arrivare a questo, non è proprio semplice, ed è come tutto una prospettiva di verità.
Un abbraccio.

5 maggio 2006

da Sabry

So come ti senti, stai male, ci sono passata da poco..
Eppure ti posso assicurare che non ero sola. Avevo intorno a me tante persone che mi volevano bene. Ma un buco nell'anima, un vuoto d'amore e non "sentivo" piu' nulla, non ero in grado di vedere altro che il mio dolore..non mi "sentivo" amata, forse perchè non mi è "arrivato" l'amore quando ero piccola, quell'amore che ti scalda il cuore e che ti fa crescere piu' sicuro...
Penso che tu abbia centrato il punto. La solitudine intesa come malessere non è la privacy intesa come ricerca di un proprio spazio per ricrearsi e ritrovare le proprie risorse.
La solitudine diventa insopportabile quando non c'è un dialogo con l'altro, quando ti senti l'unico a provarla e aumenta il senso di peso in tutto quello che fai. E quando non c'è dialogo con gli altri, e per altri intendo chiuque, si interrompe anche il dialogo che fai con te stesso. Non ascolti piu' te stesso, ti senti soffocato in te stesso. senza via d'uscita e ti fai prendere dall'angoscia e tutto il senso della tua stessa vita crolla, insomma crolla tutto. E' come se togliessi un tassello, quello che sta alla base di tutta la piramide, togliendo quella certezza di sentirsi amati e capiti dagli altri, crolla tutta la piramide, non sai piu' chi sei e in cosa riconoscerti, ogni altro rapporto umano che hai viene "contaminato" da questa sensazione angosciante. E' come un buco nero che risucchia tutto dentro di se, portandosi via tutte le poche certezze in cui credevi e tutto diventa senza senso, in una parola vuoto. E' un equilibrio delicatissimo, tanto delicato quanto è fragile la persona che si sente in preda a questo senso di vuoto. Ed è fragile perchè non si sente amata e capita.
Ma sentire quanto sia fragile il senso del nostro equilibrio e quanto poco ci voglia per condurci sull'orlo dell'abisso ci fa solo bene perché dà valore alle parole ed ai gesti della nostra vita. Tutti attraversano l'abisso, ma c'è chi non ha abbastanza difese per attraversarlo immune, e allora ci rimane dentro. E allora ha bisogno di una mano che lo tiri su, la mano di qualcuno che ci è passato ed è riuscito ad attraversarlo meglio. L'importante è non sentirsi gli unici e sapere che una via d'uscita c'è, perchè è proprio da qui che si parte per ritrovare se stessi quando ci si sente cosi' persi... per ristabilire un contatto con la nostra parte piu' debole, per scoprire che quel vuoto è in realtà pieno, basta guardarci dentro senza paura. E' pieno. Ci trovi dentro tutto un mondo di paure, all'inizio fai fatica a riconoscerle perchè sono confuse, sfumate e non ne hai ancora il controllo..ti senti travolgere. Fermati un attimo e chiediti da dove vengono e perchè stai provando paura. Cosa ti fa paura: cosa ti minaccia? lo sguardo degli altri, le loro parole, hai mai ricevuto un sorriso senza pensare che dietro ci fosse un ghigno satanico? dentro di te vige il caos più che l'ordine ma paradossalmente in questo caos, basta che un'emozione sia riconosciuta, nella sua purezza, senza distorsioni dovute all'angoscia, basta che succeda questo a ridarci la fiducia nelle buone intenzioni degli altri, per ristabilire il dialogo giusto con te stesso e con gli altri, e parlando con gli altri per scoprire che anche gli altri provano la stessa cosa..e quando sarai abbastanza sicuro di questo, farai amicizia piu' tranquillamente. Perchè non è l'assenza dell'altro il frutto della solitudine, è perchè ti senti l'unico a soffrire così che fai fatica a incontrare l'"altro"...
Non mettere a tacere le tue paure: se le ascolti, possono diventare una forza!
Ti sono vicina
S.

5 maggio 2006

da Andrea

Sabry hai descritto esattamnte come mi sento io, il guaio e ke nn riesco a farmi conoscere x qllo ke sono veramente.Quando sono con gli altri o con amici faccio finta ke e tutto ok, ma nn è vero xkè infatti nn recito bene, sn sempre escluso.
Cmnq e' come dici tu non mi sento amatoe capito.le tue parole sn stupende
GRAZIE

5 maggio 2006

da lupo famelico

non sono mie parole ma di Osho, che l'omniscente aguana conosce,
Semplicemente in questo suo passo ho visto riflesso un mio pensiero (seppur di estrazione assai differente) sulla differenza tra solitudine e mancanza.
Sentirsi soli ed essere soli non sono affatto la stessa cosa.

Non si scrive perché si ha qualcosa da dire ma perché si ha voglia di dire qualcosa.(indovana questa Aguana)

6 maggio 2006

da Sabry

Cavoli, Lupo Famelico, non erano parole tue.
Mi dispiace per l'equivoco. Colpa mia.
Non conoscevo Osho, ho fatto una rapida ricerca sul Web e lo trovo davvero interessante.
Complimenti per la scelta del passo.
Il messaggio che comunica è chiaro e mi aiuta molto.
Un bacio
S.

6 maggio 2006

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