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da Confusa per Emmanuel
Ero nell'aula magna, con mia madre ed una mia amica, ada aspettare che le classi fossero estratte. Mi guardai intorno, scrutavo i ragazzi, sembravano tutti uguali, tutti con la stessa storia alle spalle, niente di diverso. Mi guardavo ancora intorno, cercando qualcosa. Nessuno di quei ragazzi mi guardava, ma voltandomi da un altro lato, 2 occhi azzurri come il cielo mi stavano fissando. Ti sei girato facendo finta di niente, in realtà mi guardavi perchè ti guardavo. In quegli occhi, in un secondo, ci ho visto 1000 cose. Non eri come gli altri, avevi una storia diversa tutta da scoprire, anche se non sapevo chi eri mi sembrava si conoscerti già d auna vita. Sei capitato in classe con una mia amica e ci siamo conosciuti. Ho parlato con te un sacco di volte, una sera ho scritto anche una lettera per te, per spiegare il sentimento che provo, non è amore. L'avevo scritta per scherzo, no avrei mai avuto il coraggio di dartela di persona. La mattina seguente l'avevo in mano. Stavi arrivando. Cosa sto facendo? pensai...il mio cervello era scollegato dal resto, non era in casa! Non credevo a quello che stavo facendo. "Emmanuel ti posso parlare un attimo?". Abbiamo iniziato a camminare, e poi la confessione. Non so come l'hai presa, spero bene. Lo so che stai male dentro di te, si vede, ti vorrei tanto aiutare perchè quando stavo male io, i miei amici hanno fatto miracoli; se non vuoi il mio aiuto allora non lo so, vorrei fossi felice, chiaramente non lo sei. Parlami, non sono come le altre, a me importa di te e di quello che hai dentro, non di come ti vesti o dei tuoi bellissimi occhi. Non so se leggerai mai questra dedica. Oggi sto ancora seduta a pensare cos è auello che sento. Ti confesso che da quando non ti vedo, è come se mi mancasse qualcosa di importante. E' così forse. quella mattina le parole si spezzavano in gola, quando sono tornata in classe le lacrime di gioia sono scese da sole, tremavo ancora e sbandavo fra i banchi. E' la prima volta che mi dispiace che l'inverno sia finito, solo per te. Non so se il mio cuore avrà ancora il sopravvento sulla ragione e farò in modo che tu legga questa dedica. Ti chiedo una cosa: se succederà ancora, rispondimi se vuoi, e ricordati che se per il mondo non sei nessuno, per qualcuno sei il mondo. Ti volgio bene Emmanuel. Sei speciale...
8 giugno 2006
Categoria: Confessioni
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