Drammatiche

da Eleonora per stefano

Parte di me quel giorno afoso di giugno si è addormentata.
Doveva essere una bella giornata.
Ha squillato il telefono.
Alle otto del mattino la prima lacrima già rigava il mio viso.
Il mio viso quello che ancora oggi rimane segnato da quella prima lacrima.
Che avevo fatto per meritarmi ciò? Perché proprio quella parte di me stessa?
La parte più importante di me e della mia vita. Il riparo sicuro dalla tempesta, la luce che illuminava il mio cammino, la voce del mio cuore. Vidi quella parte di me addormentata.
La chiamavo, urlavo. Non mi rispondeva.
Altre lacrime. Mi sentivo morire dentro come se mi strappassero una parte del mio cuore.
Tra quelle lacrime, nel profondo di me stessa, un bagliore di speranza riusciva a farmi ad andare avanti. Quella speranza volò via con quella parte di me stessa.
Da quel pomeriggio il mio cuore è spezzato. Manca quella parte tanto importante.
Grazie a degli angeli chiamati amici giorno per giorno un nuovo sorriso.
Ho imparato a vivere dei ricordi che la memoria mi forniva. E vado avanti credendo che quella parte di me stessa, del mio cuore, il mio rifugio, la mia voce vegli ancora per mantenere in vita quello che ha lasciato sulla terra:tua figlia, papà.
Non ti dimenticherò mai perché è impossibile dimenticarsi di sé stessi.
Tu eri me, io sono te. Uguali.
Un unico legame. Padre e figlia.

18 giugno 2006 - Treviso

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