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da Elena
E? buio. La luna mi osserva dall?alto di un cielo stellato, intorno il silenzio, interrotto di tanto in tanto dal canto lontano di una cicala. Mi ritrovo nuovamente qui, davanti a questa finestra con la sensazione che sia trascorso poco più di un istante da un anno fa e al tempo stesso sembra che un?eternità separi due scene pressoché identiche.. ma così non è, niente è lo stesso, il mio cuore è cambiato, le emozioni sono differenti, io non sono più quella persona, anche quest?albero che ho imparato a conoscere stagione dopo stagione, mi appare diverso, le sue foglie più verdi, i suoi rami più rigogliosi, lui testimone dei miei pensieri, delle mie angosce, delle mie speranze, lui che tante volte mi ha visto volgere lo sguardo al cielo con negli occhi una tacita preghiera, lui che ogni primavera ritorna alla vita e, quando il vento gli accarezza le foglie, con un sussurro mi invita a fare altrettanto.. rifletto il mio sguardo nella luna, fumo svogliatamente una sigaretta mentre penso a un futuro quasi immediato, un futuro da costruire, un futuro che, trovando la forza, potrei dipingere con i colori che più mi piacciono.. sento il caldo sulla pelle e a volte sorrido: quanto strada ho fatto negli ultimi anni..
Anche poco più di un anno fa me ne stavo qui, con il viso tra le mani a guardare la luna, gli occhi sognanti, il cuore in tumulto, la mente persa a rincorrere quell?ultima stella cadente: uno sguardo a catturarla e un istante per esprimere un desiderio, sogno già sognato, castello in aria costruito con abile maestria.. E puntuali arrivano le domande, i perché, le ragioni che hanno distrutto tutto, che hanno spazzato via ogni cosa come un?onda che arriva repentina e cancella ogni orma, porta via con se ogni traccia di vita.. Ma le risposte tardano a prender forma, le vedi dissolversi nell?aria senza riuscire ad afferrarle, scompaiono alla tua vista e se la ridono dei tuoi dubbi e delle tue pazzie, delle tua disperata ricerca di un motivo, uno soltanto, che possa farti voltare pagina.. Io non ho avuto la forza di girare pagina, ho fatto di più: l?ho strappata via e gettata tra il fuoco dei ricordi, quelli che bruciano veloce e presto diventano cenere e che non rispolveri mai per paura di tingerti mani e viso e anima. Ciò che rimane ora è solo un foglio nel fondo di un cassetto e una calligrafia che per sempre mi rimarrà estranea, adesso che è l?ultimo dei miei pensieri e forse nemmeno quello.. Solo a volte mi chiedo cosa stia facendo, cosa viva, cosa sogni, e l?attimo dopo mi accorgo che la risposta non ha davvero nessuna importanza, non più.. perché io non avevo bisogno di quei sorrisi falsi a riscaldarmi il cuore o di quelle interminabili chiacchierate che alla fine mi lasciavano solo un senso di vuoto dentro dopo la felicità iniziale.. quante volte ho sperato che d?improvviso si fosse accorto di aver lasciato una parte di sé durante le lunghe ore in camera mia e fosse poi tornato a riprendersela, quante volte ho sperato che venisse davvero a ?rubare? quella piccolo aggeggio che tanto lo aveva colpito, quante altre ho sperato che le mie parole potessero in qualche modo arrivargli dentro.. e invece niente, si è fermato solamente alla superficie delle cose, si è limitato a vedere senza guardare..
Adesso nulla riesce più a turbarmi, nemmeno i ricordi, dietro quella porta non riesco a scorgervi altro che il niente e quella stanza ormai vuota non è più motivo di angoscia, ogni cosa è svanita, ogni riferimento è andato perso nel vuoto, le strade divise per non incontrarsi più.. Mi angoscia solo pensare a ciò che poteva essere e non è stato, a quel sogno rimasto tale, quel sogno che forse non valeva nemmeno la pena di essere vissuto..
6 luglio 2006
Categoria: Pensieri
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