Drammatiche

da Ramon per Mario

Era un sabato mattina un sabato come tanti altri fino a quando non ho ricevuto quella telefonata, mi tremavano le gambe non riuscivo a credere a quello che mi diceva la polizia, sono corso da nostro padre ma non ho avuto il coraggio di dirgli che tu non c'eri più, sono stato ore ed ore ad aspettare con una speranza che poi è svanita quando ti ho visto disteso su quel letto. Sai ora sono passati quasi quattro mesi e mi fa male non vederti, non parlarti, non prenderti in giro sto vivendo una vita che non è più la mia, una vita che senza di te è buia, ed e solo quando vedo lei che mi sento più vicino a te sto parlando del tuo cuore la donna che fino a quel giorno ti ha reso felice la donna che ora è diventata il mio cuore. Poi ci sono mamma e papà due leoni feriti nell'anima ma pronti ancora a combattere per gli altri pezzi del cuore rimasti, ma il passato non lo possono dimenticare e credimi sono orgogliosi di te e orgogliosi di tutto quello che hai fatto nella tua vita. Voglio dirti solo l'ultima cosa ricordi quando tu e il tuo cuore mi diceste che vi sposavate e che io sarei diventato zio? Io quel giorno non l'ho mai dimenticato e porterò quelle parole sempre nel mio cuore e non preoccuparti perchè io ti farò diventare il grande zio Mario. Ciao Marittiè il tuo fratellone Ramon.

28 luglio 2006

Categoria: Drammatiche

da puffetta

...mamma mia come mi hai fatto piangere!!!
Le ultime parole della tua lettera hanno tanto significato...lui ti ascolta, ti osserva, ti protegge...non deludere chi ti ha voluto tanto bene!Ti sta sempre vicino, anche se tu non lo vedi.
Ti parla, anche se non lo senti.
Ti abbraccia, anche se non senti il suo calore.
Ti ascolta, anche se non ti risponde.
Stai vicino alla tua famiglia e al suo cuore...

29 luglio 2006