Poesie

da federica per simone

Vorrei svegliarmi una mattina..e sentire il caldo profumo del sole, della terra asciutta, dei sorrisi vivi.
E assaporare ancora il sapore aspro delle tue labra..ancora rosse..poichè di quel ciliegio ancora sanno..e ti ricordi ancora di quando sotto i cieli di porpora..correvi nell'umido dei tuoi pensieri.
Così mai...e così mai tu ti voltasti a cercare, quel che eri e dietro ogni tuo passo un orma.
Mai e mai ti girasti a cercare, li dietro do ve sbatteva ancora il sole, la tua ombra assidua..sotto il perpetuo ondeggiare del vento gelato.Camminavi ancora svelto, e poco badavi al fato..per cui lasciasti ogni cosa..ti dirigevi al cavallo dell'oro bianco...fine ancora e freddo...sulle dune, finchè li dietro giaceva un sole..e con l'anima in mano cantavi, ripensando al giorno nel quale tra i chicchi acerbi di mandorle in fiore, vedesti il volto mio ancor pallido e spento...osasti ancor voltar lo sguardo ma dove dinnanzi a te giaceva vivente il mio espiro.Vorrei svegliami o creatura in quel giorno, che or ricordo assai lontanto...si che mi pare un lacero brando di vita che corre su per quel mio pensiero..e quel giorno li...dove ancor l'onda assaliva il nudo piede mio..tra i ciliegi in fiore..dove si ballava e ti ricordo ancora tra quelle vigne..fuggii poichè bambina ignoravo ancora la grandezza di questo tuo nome..o creatura che vivi...o civile anima che corre...vorrei svegliarmi e ricordarmi di quel giorno..in cui ancor fanciulli s'èra...e si pensava di poter rimaner aspri a vita...col cuore ancor buono per assaporare...vorrei tornare alla fanciullezza che persi..in quel giorno lontano..che ricordo all'odore del ciliegio in fiore..e assaporare ancora l'aspro sapore delle tue labra ancor rosse...la loro dolce asprezza al sapore e al ritmo di ogni tuo gesto.

28 agosto 2006

Categoria: Poesie