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da Emma
Ci sono periodi, situazioni che rendono le giornate particolarmente lunghe o particolarmente corte. Stare con te mi sembra sia durato in tutto il tempo di un respiro. Ispirare. Espirare. Nulla più attorno a me. Se guardo l'orologio mi accorgo che il tempo passa ugualmente, anche se io non vorrei. Guardando il datario mi accorgo che sono passati già 10 giorni. Com'è possibile che sia passato tutto questo tempo? Perchè mai il mio dolore è ancora così fresco, come se tutto fosse successo solo ieri al max l'altro ieri? Quante domande. Solo domande, perchè la risposta non arriva. Il cervello prova a dare una risposta, una risposta razionale, logica, dettata da un'analisi opportuna dei fatti. Ma il cuore non l'ascolta proprio nessuno? Il cuore delle risposte del cervello se ne sbatte, non lo vuole neanche sentire. E alla fin fine si sa: è il cuore che comanda! La mia vita in questi 10 giorni ha preso dei colori strani, ogni giorno diverso dagli altri. Dove sono finiti quei colori pastello che i miei occhi vedevano appropriarsi di tutta la città quando eri con me? Ora il blu è blu e basta. Il giallo è solo il colore del sole. Il nero è nero, il bianco è bianco. I colori non si unscono più in mille armonie e fantasie. Passo molto più tempo a casa. Scrivo, penso, soprattutto rimugino. Sulle parole, le carezze (dio quanto mi mancano le tue carezze!),le sensazioni, le emozioni che provavo e comunque provo ancora anche se in maniera triste, lontana. Ho pensato: Ok Emma devi darti una smossa. Fatti un cd divertente, allegro, il tipico cd da mettere nello stereo in preparazione di un lungo viaggio. Auhauhauhauhauha! Vuoi sapere la compilation di cosa si compone? Meglio di no, potresti scoprire la mia tristezza tra le note di ogni canzone. Anche ora che sono qui a scrivere su questo diario c'è una triste melodia a tutto volume che passa attraverso le cuffie direttamente nelle mie orecchie. Ieri sera non sapevo cosa fare, così mi sono affittata un dvd. Un cartone animato sul natale. Accidenti non posso affittare neanche più un cartone animato che mi viene da piangere. Cosa provi alla frase: "I treni. L'importante non è dove vanno. L'importante è decidere di prenderli." Io ho pianto. Io. Te magari aspetti il prossimo.
6 settembre 2006 - Roma
Categoria: Amore finito
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