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da PICCOLINA

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da Tenerissima

Ciao Piccolina, ho letto con attenzine la tua dedica perchè mi ha toccato molto da vicino.Una delle mie migliori amiche ha perso il papà quando aveva 2anni, non ti nascondo che per lei crescere senza un padre non sia stato difficile, però nella sfortuna ha avuto la fortuna di avere una famiglia che nella maniera più discreta possibile l'ha aiutata a diventare una piccola donna, visto che oggi ha solo 15anni ma è davvero una piccola donna.Purtroppo perdere il padre quando si è cosi' piccoli è come se si perdesse una colonna portante della propria vita.Io sono cresciuta con i veri valori della vita grazie all'esperienza della mia amica.La famiglia unita(padre, madre,figli)è l'unica fonte di educazione alla vita, perkè è all'interno della famiglia che si cresce e si impara ad apprezzare la vita nelle sue più chiare sfumature.Di lei ammiro la capacità con cui riesce a parlare di suo padre e nelle sue parole riesco a cogliere tutta l'ammirazione che lei prova verso suo padre che non è riuscita a conoscere come lei avrebbe voluto.Adesso chiudo la mia risposta alla tua dedica dicendoti che tu, con la tua esperienza hai molto da insegnare rispetto a noi che in certo senso abbiamo avuto la fortuna di vivere una vita più serena... ti auguro tutto il bene possibile e non ti arrendere mai... ciao buona fortuna per tutto.

5 novembre 2006 - Palermo

da Cri

Ciao Piccolina,
mentre leggevo le tue parole ho pensato "sono le stesse che direi io". Sono nella tua stessa, identica situazione. Mio papà è morto quando avevo poco più di un anno, e io ora ne ho quasi 22.
Ti capisco, capisco ogni tuo sentimento, ogni pensiero che fai... è come se fossi al tuo posto e tu fossi al mio... la situazione non cambia.
Quante volte ho pensato al destino, quante volte l'ho maledetto, prendendomela con la vita, con Dio, con la gente che avevo intorno, distruggendomi ogni notte a pensare a lui, a come sarebbe stata la mia vita, e a tutte le cose che non ho potuto e posso fare. Quante volte ho litigato con le amiche perchè loro avevano il padre che non le lasciava uscire, e quante volte ho pensato dentro di me..."quanto sono fortunate, e non lo sanno"...
Quante volte ho evitato di uscire per non vedere la felicità sul volto delle famiglie "normali", quante volte mi sento in imbarazzo davanti ad un padre con il proprio figlio...
Queste sono cose che non si possono descrivere, solo noi, nel profondo, sappiamo a cosa può portare la disperazione, lo struggimento, la cruda consapevolezza che non saremo mai persone complete. Le lacrime versate in infinte notti angosciose, le frasi che iniziano con "se...", la rabbia di essere in qualche modo diversi... e la tristezza, infinita e impossibile da accantonare, di non avere uno dei due genitori accanto.
Non poterne parlare per paura di aprire un baratro dentro di te, il timore di chiedere com'era sapendo che poi non ti riprenderesti più.
A volte mi chiedo che vita sto facendo. E so, LO SO, che, per la parte che posso governare, me la sto distruggendo da sola, ma certi pensieri non li mandi via andando a dormire la notte. In questi anni ho provato ad essere forte, ho tentato di non cedere alla depressione che si faceva sempre più minacciosa e allo stesso tempo attraente, ho provato addirittura a cancellare quella parte dalla mia vita.
Ma basta un attimo, uno sguardo alle persone, un immagine che scorre alla tv... per ripiombare nel deserto dove ci sono solo domande che iniziano con "perchè...".
Piccolina, non ti dirò che ne usciremo, non ti dirò frasi scontate del tipo "facciamoci coraggio", perchè per esperienza so che sono peggiori di qualsiasi cosa...
Tutto quello che ti posso dire è di pensare a me ogni volta che ti verrà in mente tuo papà. So che questo non allevierà il dolore, ma mitigherà almeno un po' la solitudine... saprai così che nella tua sofferenza non sei sola.
Un abbraccio.

5 novembre 2006

da anonima G

mi trovo nella stessa identica situazione. ti capisco in pieno... all'inzio pensavo che la dedica fosse mia :)vorrei anch'io poter parlare con mio padre...vorrei solo chiedergli se è fiero di me o no...

5 novembre 2006

da PICCOLINA

grazie x tutte le vostre risposte... grazie in particolare a te cri mi sono molto imedesimata nella tua risposta perchè la situazione è idendica e in questi giorni ti ho pensato tanto, mi ha fatto molto piacere la tua risp.è difficile andare avanti però si deve e ne vale la pena vivere per altre persone..anche se i momenti brutti sono tanti ma ce ne sonoa nche di belli.. ad anonima g dico che tuo padre sarà sicuramente fiero di te...grazie a tutte

8 novembre 2006

da Cri

Ciao Piccolina
sono contenta che le mie parole ti abbiano colpito...
Si, quello che ho scritto è particolarmente forte, e anche se nella mia anima IO SONO quelle frasi, so che la vita ha ancora tanto da darmi.
Credo nel destino, e sono sicura che prima o poi anche noi ci riscatteremo, e avremo la nostra dose di serenità e felicità.
Tutto quello che sto facendo è sperare, e attendere che quel momento arrivi presto... perchè non potrei immaginare di trascorrere tutti gli anni che ho davanti in queste condizioni!
E inoltre so che mio papà, da lassù, protegge me e la mia famiglia e, per quanto davvero tutto questo non mi basti, almeno so di potergli parlare in ogni momento della giornata. Praticamente con la sua "presenza-assenza" è diventato il mio angelo custode e il mio migliore amico.

Come vedi, da qualche parte bisogna pur aggrapparsi, e spero che un giorno io, te, e tutte le persone che soffrono per questo o altri motivi possiamo guardare al futuro con fiducia e al passato con serenità. Questo è tutto quello che chiedo.

Se avrai bisogno di me, non esitare a contattarmi sotto il nickname di Kryss.

A presto, ciao!

8 novembre 2006

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