Vita

da Auanagana Bob per Chatters

Si è finto morto sulla chat line. Non ne poteva più della relazione con quella ragazza conosciuta via internet. "Ha avuto un incidente con il motorino" e l'amica sprofonda nel dolore ma è una beffa. Il ragazzo sta bene però la madre della fidanzata-virtuale minaccia querele: "La cosa non finisce qui. Non si può scherzare con i sentimenti delle persone".
Siamo in un paese di 1.300 anime sparse su una collinetta, in provincia di Cremona. Da qualche mese, un ragazzino di quattordici anni intrattiene una relazione epistolare con una coetana conosciuta in chat. Lei è di Bergamo, ha diciassette anni e la passione per il computer. Lui di anni ne ha 14 ma supplisce alla minore età con la fantasia. Inizia raccontando che presto sarà maggiorenne, che la sua vita è un rosario di tristezza, che a scuola va male, che anche sua nonna è morta e i suoi genitori non vanno d'accordo: "Solo tu mi capisci e io ti amo".
Un idillio senza ostacoli interrotto però domenica scorsa da un SMS che la sorella del ragazzo invia alla coetanea di Bergamo: "Mio fratello ha avuto un incidente con il motorino mentre tornava a casa: è in coma all'ospedale". Una burla architettata dai fratelli per troncare quella relazione che era diventata troppo stretta e insistente. Infine il messaggino con l'annuncio della morte: "Non ce l'ha fatta. Faremo il funerale a giorni ma non venire. Manda piuttosto un peluche: lo metteremo nella sua bara, come ricordo".
"Mia figlia ha pianto", ricorda la mamma della ragazzina di Bergamo. "Non andava neppure più a scuola. Era distrutta. Ma io non volevo che stesse in quelle condizioni e ho provato a chiamare il paese dove abitava il ragazzino per conoscere quando avevano fissato il funerale. Così hoi scopeto che era tutto finto". Una telefonata alla Provincia di Cremona e lo scherzo è stato smascherato: nessun incidente stradale, nessuna vittima di 14 anni. "Ora chiameremo i carabinieri - minaccia la mamma della ragazzina raggirata. "Voglio sapere se è possibile fare una denuncia al giudice. Voglio almeno sentire i genitori di questi ragazzi per raccontare cosa hanno combinato i loro figli. Quello che è successo è una vergogna; non si scherza con i sentimenti della gente".
Morale della favola, non vi fidate mai troppo di quello che vi raccontano in chat, verificate sempre.

18 novembre 2006

Categoria: Vita

da Mirko

Hai perfettamente ragione?
Alcune volte già nella realtà si finge di essere? Immaginiamo nel web?
Ma per fortuna non tutti sono così?
Grazieeee??.. Un Baciotto?

20 novembre 2006 - Bergamo