Drammatiche

da Angela

L'8 Novembre del 2006 ho perso mio zio, il mio zione. Un'infarto. Aveva solo 53 anni ancora una vita davanti a lui. Io da quel giorno non sono più la stessa. Tutto mi sembra superfluo tutto senza senso. A volte mi perdo poi mi ritrovo e ancora mi riperdo. Mi sento come una barca in mezzo all'Oceano senza una bussola, senza una stella... senza un bel niente. Sono passati quasi 21 giorni da quella bruttissima mattina e ancora non mi sembra vero. A volte penso che sei andato a fare un viaggio e che ritornerai, ma ad un tratto mi rendo conto che non è vero, realizzo che non ci sei + e ricado nell'abbisso. Quando arriva la sera sto ancora + male non capisco il perchè, mi vengono in mente come dei flash l'immagine di quella notte: Zio Franco che suona alla porta alle 03:30 mio marito che risponde al citofono ed io in un angolo del corridoio pensando che fosse successo qualcosa ai nonni lo vedo arrivare entra ed io :"zio che è successo?" Lui:"Abbiamo perso zio Mario". In quel momento mi è caduta la casa addosso non potevo crederci e ancora... non posso credere che sia vero.
Vorrei che fosse un bruttisimo sogno. Ho perso la mia vita, ho perso il mio sorriso. Tra un pò sarà Natale e tu non ci sei a festeggiare con noi e a dire le rime per il brindisi. Quest'anno sarà un Natale bruttissimo credo che non farò neanche l'albero perchè non sento gioia, sento solo tanto dolore e un grandissimo vuoto. Mi manchi tanto caro zio.
Ti voglio un gran bene
Angela

27 novembre 2006 - Cosenza

Categoria: Drammatiche

da COCCOLINA91

Ciao angela spero che tu possa leggere la mia rispopsta... volevo dirti che studiando psicologia abbiamo provato a soffermarci su una fase chiamata elaborazione del lutto...questa fase può avvenire in qualsiasi momento della nostra vita(ad esempio quando cambiamo casa o magari quando perdiamo una cosa a noi molto cara);personalmente pensavo che alla fine di questo studio avrei potuto capire come affrontare e superare un momento difficile.. ovviamente non c'è alcun rimedio:l'unica cosa che possiamo fare è renderci conto e accettare(anche soffrendo)che quacosa si è separata da noi...il tempo è l'unico rimedio anche se non guarisce... fatti forza e reagisci soprattutto per il tuo bene...

28 novembre 2006 - Asti