Vita

da Auanagana Bob per Credenti

Ho un?amica che da anni si è assunta il compito di una nuova crociata. Quella della ?liberazione di Gesù?, dalle migliaia di croci a cui è inchiodato. E? un punto di vista che condivido pienamente. Infatti dovrebbe essere finito il tempo di rappresentare la morte di Cristo in migliaia di Chiese, di Crocifissi nelle scuole, negli ospedali, appeso alle catenine al collo di milioni di persone, come un cadavere penzolante.
Andrebbe sostituito con il Cristo gioioso della Resurrezione.
A volte penso: come è possibile che ritorni, che si manifesti, se dopo 2000 anni, e 2000 Pasque di Resurrezione, lo continuiamo a raffigurare morto in croce.
Come dice la mia amica:
?Togli Gesù dalla croce?.
Togli i chiodi dalle mani e dai piedi di Cristo. Non vedi che così è prigioniero da duemila anni?
Ora basta! Schiodiamolo! Liberiamolo! Tiriamolo giù dalla croce!
Alle parole la mia amica ha spesso fatto seguire l?azione.
Entra nelle chiese, acquista i crocifissi e poi a casa libera il Cristo! Non solo. Ne parla con i preti e li incita a togliere Cristo dalla croce! Qualche secolo fa la Santa Inquisizione mandava al rogo per molto meno.
Ma lei imperterrita continua la sua nuova crociata ed io sono perfettamente d?accordo con lei.
Pensate al Cristo del Corcovado in Brasile, o a quello di Lisbona sul Tago; statue enormi dove Cristo non è più un cadavere in croce, ma il Signore di tutti gli uomini che, con le braccia aperte, tutti ci abbraccia come simbolo del suo eterno ed infinito Amore.
Ricordo ancora dopo tanti anni, la meravigliosa impressione che ebbi a Betlemme, quando durante una visita in Israele, entrai nella Basilica della Natività.
All?ingresso, quasi a grandezza naturale, c?era una statua di Cristo sorridente, con le braccia aperte, come per donare il suo abbraccio e il suo amore a chi entrava in Chiesa.
Che effetto meraviglioso!
Una presenza viva. Il Cristo della vita, non quello della morte.
Non c?è niente di irriverente in questo.
Nessuno nega la Passione, la sofferenza di Gesù, sceso dal Cielo e morto in Croce per la nostra salvezza.
Ma nell?epoca dell?immagine, continuare a rappresentarlo così, è come perpetrare un?immagine di morte, che non trasmette la gioia, l? amore, che sono i veri messaggi del Signore.
Una volta una amica giapponese mi disse: ?tutta la vostra cultura occidentale è ancorata a quella morte. Religione. Vita. Rapporti tra le persone. Ha condizionato la vostra società, i costumi, i comportamenti. Tutto il contrario di quello che invece è l?immagine di Buddha. Sereno, pacioso, sorridente. Come vuole che sia la nostra vita, la vita di coloro che seguono i suoi insegnamenti! Ed infatti la nostra cultura è così diversa dalla vostra!
C?è molta verità in questo.
Sarebbe necessario rappresentare Cristo almeno come è stato fatto in Sardegna, nella Chiesa della Maddalena, nell?Isola di Maddalena, un Cristo liberato dalla croce, che si innalza, libero dai chiodi. O in qualunque altro modo. Ma non più inchiodato, prigioniero.
La sua vicenda la conosciamo tutti.
Il Catechismo e il Vangelo, la ricordano ai bambini e ai fedeli ogni domenica.
Ed anche i film, come la Passione di Mel Gibson.
Ma l?immagine, potremmo dire oggi, prendendo la parola dal marketing del nostro mondo attuale, va attualizzato.
Trasformiamol nell?immagine dell?amore.Della vita.
Allora chiunque ha un Crocifisso a casa, rifletta su questo.
Sarà capace di farlo la Chiesa?
Speriamo! Sarebbe una rivelazione epocale, che darebbe il segno del cambiamento, dello svecchiamento, della trasformazione della Chiesa.
Da un simbolo di morte, di sofferenza, di dolore, ad un simbolo di gioia, di amore. Dalla memoria di un passato terribile, alla speranza di un futuro di amore, di solidarietà, di unione tra tutti gli uomini. Un nuovo rapporto con il Divino.
Intanto possiamo cominciare a schiodarla dalle nostre menti l?immagine di quel Cristo legato, crocifisso, sofferente, morto, e sostituiamolo nel nostro cuore con il Cristo che ci dona il suo Amore ed a braccia aperte tutti ci accoglie.
E? così che tornerà. A braccia aperte. Forse scendendo da una nuvola del Cielo, come se ne era andato venti secoli fa. E sorridendo. Per insegnarci la Via, la Verità, la Vita.
Pensateci.

30 novembre 2006 - Roma

Categoria: Vita

da aldo

bella teoria, peccato che Gesù è così amato perchè è morto per noi insegnando gli insegnamenti di Dio, quindi la sua crocifissione è servita a far nascere questa splendida religione, lui è morto per noi per questo gli dobbiamo tutto!

30 novembre 2006 - Brescia

da XXXX

buona sera..
volevo rispondere alla tua dedica...
non sono nessuno forse x poter parlare di Dio...
io stessa non sono sicura della sua esistenza...
e molto che non vado in chiesa...
eppure mi auguro che ci sia davvero qualcuno che ci guarda che ci protegge...me lo auguro... eppure pensando alle mie personali esperienze... mi è difficile pensare che Lui sia li che veglia su di me..
forse sono solo egoista.. forse soltanto mi sento troppo sola.. troppo fragile e vulnerabile...
comunque
penso che la sofferenza di dio sia la prova che lui sia come noi..
che lui abbia sofferto..
e tutti quei crocifissi con i chiodi e il sangue non sono altro che una testimonianza...
tutti noi abbiamo sofferto... di più di meno.. eppure guardando quella statua possiamo riconoscerci... possiamo capire il male della vita... averlo davanti agli occhi...il dolore piu grande sulla persona piu buona, sul Signore salvatore..noi non siamo nessuno allora x domandarci: xche capitato a me? Perché mi va tutto male..xche la nostra sofferenza è minore ma allo stesso tempo uguale alla sue avuto una visione di dio sorridente..dai racconti neanche al momento della sua resurrezione mi veniva in mente un immagine di lui con il sorriso... perché lui ha visto troppa sofferenza secondo me...se lui è lassù...di sicuro non sorride... perché vede tutto lo skifo che c'è qui, che ognuno di noi crea..lo skifo di persone disperate che non possono amare se stessi...
lui non sorride perche vede..e sa..piu di tutti noi...sa ogni cosa se lui davvero c'è...non può sorridere...
è crocifisso... chissa impaurito? sanguina.. immaginalo... ti fa male?
eppure la vita è anche questo..la vita è soprattutto questo...
e
forse mi sto rispondendo da sola a una domanda a cui non ho mai trovato risposta,
lui ce lo sta insegnando..lui ci sta insegnando la vita...attraverso il dolore xche se no non lascirebbe che succedano tante cose...
e lui forse vuole quei chiodi... vuole che noi lo ricordiamo cosi...
sarebbe una specie di pubblicità televisiva
dio che sorride e ci rassicura con le sue grandi braccia.. molti ci crederebbero... come si fanno influenzare dalla pubblicità ma penso che altri lo troverebbero scontato... Lui la felicita e la gioia.. No lui il dolore e la sofferenza...che forse non porteranno alla salvezza ma alla vita.

30 novembre 2006

da Auanagana Bob

Cara XXX(?)mi fai pensare di diventare ateo!
Hai un pessimismo che inorridisce e queste dediche mi fanno capire che nel 2006 i dogmi religiosi continueranno a farla da padrone ancora per tanto tempo!
Però ricorda bene questo che io ti dico:-Sono molte di più le vite che vengono al mondo di quelle che muoiono, c'é molta più vita che morte!
Non approvo assolutamente il tuo pensiero ma lo rispetto!
Le chiese continueranno ad agonizzare 3 povere vedove anziane per messa e i giovani preferiranno sempre altro, ora comprendo perché!
Saluti

1 dicembre 2006 - Roma

da Anonimo

io sono atea...non credo!!!sono una persona scettica per natura...insomma SE NON VEDO NON CREDO!!!penso che non ci sia nessuno lassù...penso che la morte sia la cosa più brutta del mondo...non credo nell'inferno o nel paradiso...nonostante abbia ricevuto i sacramenti, non riesco a concepire la religione!!!ho provato...mi sono sforzata...ma non è successo niente!!!mi dispiace dire certe cose, ma...è il mio pensiero!!!

4 dicembre 2006