Drammatiche

da Roberta per Mamma

Ciao mami, tra poco sarà Natale sai?credo che sarà il periodo più difficile per me, il mio primo Natale senza di te...tu ami..amavi...il Natale.
ricordi l'anno scorso quando io te e la Silvia siamo andate a comperare l'albero nuovo?Tu hai insistito tanto per prendere quell'albero che a me e alla Silvia nn piaceva...ma tu dicevi che non era l'albero a dover esser bello, ma eravamo noi che lo avremo reso bello con tutto l'amore con cui l'avremmo abbellito.
La nostra foto ce labbiamo sul comodino sai?noi e te, sorridenti,dietro quell'albero meraviglioso..quanto ci eravamo divertite a farlo...mamma mi manchi così tanto, io non sono come la Silvia, che riesce comunque a nascondersi dietro ad un sorriso, io non ci riesco, mi manchi così tanto...la Silvia dice che tu nn vorresti vederci piangere, ma è facile parlare x lei, lei è come te, così coraggiosa e disposta a superare con tutto con una grande forza di volontà.
Ma io senza la mia mamma nn ce la faccio...voglio i tuoi dolci abbracci quando sto male, voglio te che mi svegli la mattina x andare a scuola, voglio che mi sgridi perchè il sabato sera torno tardi.
Perchè mamma te ne sei andata?Perchè così all'improvviso senza avermi detto un ultimo ciao, senza avermi dato il tempo di dirti 1 ultima volta quanto ti ami e quanto sei stata tutto per me, la mia forza, la mia fortezza...la mamma più speciale del mondo.
Mi sento così sola...sai che con papà non vado daccordo e come posso?avete divorziato quando avevamo 5 anni e non lo vedevamo quasi mai... io non ci voglio stare con lui, voglio te, vorrei poterti tirare fuori da quelle foto, da cui mi sorridi, ma da cui nn puoi vivere...Mamma tu sei ancora dentro di me...ma ho bisogno che tu sia ACCANTO a me...voglio la mia mamma per Natale...io non ce la faccio...
Ti amo

30 novembre 2006

Categoria: Drammatiche

da Auanagana Bob

Dolce Roberta, il Natale lo hanno fatto diventare anche una grossa fetta di consumismo spietato e chi é povero, a Natale si sente ancora di più povero.
Io sono tanti Natali che passo senza la mia di mamma e mi sono abituato, vado a distribuire coperte ai barboni al centro e forse se c'é posto a servire alla caritas, ciò mi fa sentire più in pace con me stesso e mi impedisce di pensare di fare una vita inutile, le belle ceste le lascio a chi vuole perché non mi interessano più, per me il Natale apparterrà sempre e solo a chi lavava i piedi ai discepoli, no ai preti che non applicano il Vangelo e al consumismo, il Natale é del Re dell'umiltà, del Re dei Re:-Gesù Cristo!
Kiss
Baci

1 dicembre 2006 - Roma