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da Anonima per Diluvio
Tu amore, tu mia croce e delizia...
Seduta qui davanti alla tastiera del mio pc, guardo fuori osservando che le gocce di pioggia cadono stranamente allo stesso ritmo delle lacrime che solcano il mio bianco viso.
Avevo promesso a me stessa che oggi sarebbe stato un altro giorno, un giorno nuovo in cui avrei smesso di pensare a te, in cui avrei scattato la spina al mio cuore.
Sento freddo oggi, so che non è così, ma io lo sento lo stesso, la mia anima ha freddo ecco cosa, quest?anima che non si rassegna... quest?anima che si tormenta al tuo ricordo, che freme al tuo pensiero.
Sono una donna adulta ormai e pensavo di avere imparato a restare a galla... lo pensavo e basta ecco tutto, lo pensavo fino all?altra notte.
Vorrei capire cosa devo fare, cosa voglio, se sia giusto lottare, se sia giusto creare una strategia.
Non sono mai stata brava nelle strategie, non ne ho mai avuto bisogno... ?una donna che è oggetto di forti passioni? ecco cosa dicono di me... una di quelle che ti fanno perdere la testa e che ti polverizzano il cuore.
Mai voluto esserlo lo giuro, sono altro, ma lo sono stata in tutta la mia vita solo con te, una bambina...
Stamattina mi sono sorpresa ad accarezzare il mio ventre e mentro lo facevo a sperare... sperare che la nostra follia dell?altra notte abbia lasciato qualcosa da crescere... pazza ecco cosa sono, una pazza...
Ieri ti ho detto che non sarei venuta a vederti cantare, ma oggi non so se devo o non devo farlo... ma venire sin là significa dover indossare uno sguardo da guerriero, per fronteggiare lei e soprattutto per non farti vedere che nei miei occhi brilla il dolore.
Certo forse se mi vedessi, c?è la remota possibilità che in un attimo ti renda conto che ciò che abbiamo provato l?altra notte è infinito e che tu quell?infinito lo puoi avere semplicemente allungando una mano.
Ti prego amore, ti scongiuro... fermati anche solo per un istante... fermati a pensare... fermati a pensare all?amore che ci ha travolti fino all?alba, alla mie braccia dalle quali ti sei fatto cullare, alle mie dita che accarezzavano il tuo viso.
So che nel tuo profondo sai, non mi avresti telefonato se così non fosse, se non fossi importante non avrei sentito la tua voce, la tua bellissima voce rotta nel tentativo di scusarti per essere tornato con lei, scusarti cercando al contempo la mia approvazione.
Sono sempre stata una sconosciuta per te, lo sono da 3 anni, solo inchiostro viola impresso su uno schermo bianco, l?immagine di una bellissima donna di cui a malapena conoscevi la voce.
E allora perché, perché hai scelto me per parlare, a cui aprire tutto il tuo cuore, hai scelto me con cui fare l?amore. Perché sai vero, che quello era amore... siamo grandi abbastanza per capire la differenza.
Cerca quella differenza, cercala dentro di te...
? e la vita continua anche senza di noi... ?
I consigli sono ben acceti.
7 dicembre 2006
Categoria: Amore impossibile
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