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da Athos per chi legge
Ho 18 anni. Negli ultimi 4 anni avrei potuto fare un sacco di cose ma non ho fatto niente. Ero troppo occupato ad autodistruggermi. Ho pensato solo a me stesse e non al resto della famiglia.. Soprattutto non alla mia sorellina che ha 17 anni. E sono stato un idiota.
4 anni fa, un giorno, tornando a casa da scuola, mi sono fermato di fuori con i miei amici, e non lo facevo quasi mai, perché di solito ho fame e rientro sempre in casa subito dopo scuola. O almeno.. Lo facevo, fino a 4 anni fa. Ma quel giorno sono rimasto fuori. E mia sorella é entrata in casa prima di me. E io l'ho sentita gridare. E sono andato a vedere che cosa c'era, con anche il mio amico. E c'era mio padre, morto. Si era impiccato. Come aveva potuto farlo? Me l'ero chiesto tante volte. Aveva lasciato la mia mamma, me che avevo 14 anni, la mia sorellina che ne aveva solo 13. Come aveva potuto pensare che ce l'avremmo fatta da soli? Perché se l'aveva pensato, si sbagliava. O forse non aveva pensato affatto. E mi ero arrabbiato, talmente tanto da scoppiare. Ma con chi potevo prenderla? All'inizio me la sono presa con mia madre, la trattavo malissimo, senza pensare che stava male anche lei. E la mia sorellina piangeva così tanto che mi arrabbiavo anche con lei. Ma poi, visto che arrabbiarsi con lgi altri non serviva a fare tornare mio padre, e nemmeno a darmi le risposte che cercavo, mi sono arrabbiato con me stesso. E non lo so perché. Mi sono fatto di tutto. Ho cercato risse, per farmi fare male: mi sono fatto spaccare il sopracciglio e le labbra più di una volta, ho sanguinato tanto, per nulla. Ho provato a fumare erba ma non bastava mai, e sono passato ad altro. Non volevo morire, perché morendo avrei smesso di soffrire. Volevo solo stare male. E tanto. Sono stati 4 anni d'inferno, non ascolavo nessuno, non accettavo consigli o prediche, me ne fregavo di tutto e di tutti.
E poi, qualche mese fa, é arrivata lei. Ha rimesso ordine nella mia vita, mi ha sbattuto la verità in faccia: poteva farmi a pezzi, ditruggermi, farmi male fino a morire, ma mio padre non sarebbe mai tornato e di certo non sarebbe stato fiero di me.
Mi ha fatto capire che sbagliavo, anche se l'ho picchiata e non volevo ascoltarla, lei é sempre tornata da me. Ha rischiato. Mi ha scosso. E mi ha fatto diventare totalmente dipendente da lei. Il mio scopo di vita é diventato quello di proteggerla, di farla felice: niente più erba, perché lei non vuole che io fumi; niente più sigarette, perché costano tanto e sono totalmente inutili; niente più risse, atti di vandalismo con i soci. E sono cambiato.. Sono rinato.
Grazie per avemi fatto ricominciare a vivere, grazie per avermi aperto gli occhi e aiutato, grazie perché ci sei sempre, perché mi ascolti anche quando sclero e dico cose senza senso, grazie perché accetti i miei sbagli, perché non mi volti mai le spalle. Perché esisti, perché mi ami, perché mi hai aiutato a cambiare.
Ti amo e non te l ho mai detto.. Non ho mai detto queste parole a nessuno.. Ero solo uno che andava con ogni essere vivente di sesso femminile. Ma sei arrivata tu. Ti amo nina.
E amo anche te papà.
28 dicembre 2006
Categoria: Vita
da Chiaretta9
cavolo...
...sembra una storia da film...
...mi dispiace x tuo padre...
...ma sono daccordo con te che erba e fumo non servono a niente...
...non serve buttare via la propria vita se ci sono persone che pagherebbero x vivere ancora un po' ma non possono..
28 dicembre 2006 - Lecco
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