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da Veronika per viaggiatori
Era un pomeriggio d'estate, il paese era vuoto, nessuno con cui giocare.
Avevo 8 anni.
Con la mia bici bianca a ruote piccole presi la via che usciva dal paese e decisi di fare la strada che avevo sempre percorso in macchina per andare dalla nonna..nessuno sapeva quale fosse la mia missione, e questo rendeva tutto piu' emozionante.
Optai per la strada della ferrovia.
Era una strada isolata, spesso ci stavano le prostitute..a meta' mi resi conto che ormai non potevo piu' tornare indietro, il sole stava tramontando, cominciavo ad avere paura, passavano sporadiche macchine e uomini all'interno mi guardavano incuriositi.
Ricordo ancora il sudore freddo sulla schiena. Ero concentratissima.
Quando vidi il paese della nonna in lontananza cominciai a rilassarmi.
Il cuore mi batteva forte nel petto, ma ormai ero salva.
La nonna per caso era sul balcone, mi chiese se ero venuta con la mamma, aspettandosi di vederla comparire in bici da dietro le mie spalle.
Fra l'orgoglioso e l'adrenalinico le risposi che no, ero venuta da sola.
Poi credo che mia nonna abbia fatto una telefonata.
Dopo 20 minuti sentii l'auto di mio padre sgommare nel cortile:dentro, i miei genitori.
Mio padre come una furia, bianco come un cencio mi si avvento' contro e mi diede uno sculaccione. Era furibondo.
Mi sgridarono. La mia reazione fu un pianto silenzioso, si', sapevo di aver sbagliato.
Poi ricordo che la mamma, incinta di 4 mesi, mi diede un coccodrillino di plastica, per consolarmi, o per confortare se stessa, chissa'..
Caricammo la bici in macchina e tornammo a casa, 20 km circa di distanza.
Questa e' stata la mia prima grande fuga. Il mio primo viaggio sola.
Poteva andarmi male, lo so, ma non e' stato cosi'.
Mi sono trovata in tante situazioni simili nella mia adolescenza..incoscente e spericolata..una mano invisibile mi ha sempre protetto.
Oggi sto piu' attenta, conosco i pericoli, rischio meno..ma che sensazione impareggiabile mi da prendere un treno o un aereo per una nuova meta, camminare per kilometri, scalare una montagna..gli stessi brividi, la stessa passione di Vivere di quella strada in bicicletta, quando avevo 8 anni.
"L'importante non e' il viaggio, ma il viaggiatore"
Anonimo Portoghese
A.V.
22 gennaio 2007
Categoria: Vita
da ILARIA
la mia risposta? wuau ke storia... e avevi sl 8 anni figurati ora...nn voglio nemmeno pensare...
22 gennaio 2007
da Auanagana Bob
Sono nato con la stessa data di Giuseppe Garibaldi e di lui ho lo stesso carattere ribelle agli schemi rigidi e chiusi.
Sembra che abbiamo anche le stesse idee, anche io ho iniziato a viaggiare presto e se DIo me lo permetterà continuerò a farlo!
Io sono tutta casa e aereo!!!
Tra parentesi appena compiuto 18 anni il mio primo viaggio all'estero é stato Roma, Otranto(cargo)Ygoumenitsa, Meteores,Lefkhas, Patrasso;Atene, Istanbul in autostop e pulman.
Ti ho dedicato una poesia d'amore(cosmico)te la meriti.
Baci
23 gennaio 2007
da Aly
Wow... che storia avvincente!!! Io sinceramente avrei avuto paura ad uscire da casa così, senza avvisare i genitori... e poi avevi solo 8 anni!!!
24 gennaio 2007
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