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da Anonimo per Barbara
Amore,
è soltanto poke ore che non ti sento e già impazzisco all'idea di non poterlo più fare.
Tu, nella mia vita, sei arrivata come un TRAM.
Un tram colorato, bizzarro, giocoso, gioioso, carico di felicità e di profonda sensualità, e io ci sono saltato su più che volentieri...
Ma mi chiedo : è possibile che siamo già arrivati al capolinea ????
Un tenero bacio, M...
3 febbraio 2007
Categoria: Addio
da Anonima
Strana e' la vita: prima ci sei poi non ci sei piu'.
All'improvviso ti senti un vuoto dentro, anche se ancora non sai che la persona cara a te non esiste piu'.
Ma tu non ci vuoi credere.
Perche' sai che avrai bisogno di Lei.
Ora, pero' puoi solo immaginare che Lei sia nata di nuovo, e che non si ricordera' di quello passato.
E' così per sempre, fino alla fine del mondo.
In cui, noi, non ci ricorderemo di Nulla!!!!.
Tutto Finisce...
Anonima...
3 febbraio 2007
da Marco
Addio mio amore.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Scrivere, per esempio. "La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri in lontananza".
E il vento della notte gira nel cielo e canta.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava.
In notti come questa l'ho tenuta tra le braccia.
L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.
Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.
Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l'ho più. Sentire che l'ho persa.
Sentire la notte immensa, ancor più immensa senza di lei.
E il verso scende sull'anima come la rugiada sul prato.
Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.
La notte è stellata e lei non è con me.
Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta.
Lontano.
La mia anima non si rassegna d'averla persa.
Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.
La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi.
Io non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata.
La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.
D'un altro. Sarà d'un altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.
Ormai non l'amo più, è vero, ma forse l'amo ancora.
È così breve l'amore e così lungo l'oblio.
E siccome in notti come questa l'ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d'averla persa.
Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo.
3 febbraio 2007
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