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da Veronika per Incoerenti
Essere coerenti con se stessi e' difficile. E lo e' esserlo nei rapporti con gli altri.
In fondo, e' la stessa cosa.
Per esempio, in un rapporto di coppia, ci piace pensare che le attenzioni del nostro compagno/a siano rivolte esclusivamente a noi.
Eppure quante volte, in un rapporto a lungo termine soprattutto, riaffiorano persone del passato, o nascono nuove amicizie con persone dell'altro sesso di cui col tempo sentiamo di non poter fare a meno, anche se l'esclusiva del rapporto sessuale si limita all'attuale partner?
Se siamo noi ad avere queste amicizie, e' normale, pulito, va bene, e' legittimo..se e' il partner, quel minimo di gelosia c'e' sempre..quel minimo di dubbio e anche la sorpresa "ma come, non sono io l'unica donna amica confidente della tua vita?"
Ci stupiamo, se l'altra persona non ce ne ha parlato, ci arrabbiamo se veniamo a conoscenza di dettagli della vita del partner che per qualche motivo ci sono stati tenuti nascosti..e accusiamo, ciecamente, presi dalla paura e dall'orgoglio.
Ma quante volte siamo noi a nascondere?E non in mala fede, ma perche' pensiamo che il partner non possa capire o possa rimanerci male mentre per noi e' chiaro e limpido che quell'amicizia e' su un altro livello, oppure perche' semplicemente siamo umani, deboli, impuri se non negli atti almeno nei pensieri, e ci vergognamo, ci sentiamo in colpa ma nel frattempo ci sentiamo stimolati, vivi, emozionati..e il segreto forse rende tutto piu' piccante.
Abbiamo paura della reazione di rabbia del compagno/a, abbiamo paura di scadere ai suoi occhi, non vogliamo litigare ne' complicazioni inutili perche' comunque in fondo siamo sicuri che la persona giusta sia quella che abbiamo scelto e le altre..siano solo svaghi, sciocchezze, frivolezze piacevoli.
Nonostante i discorsi profondi, le connessioni psicoemotive con tali amicizie, l'intimita' con l'altra persona non e' lontanamente paragonabile, soprattutto nelle situazioni estreme in cui rischiamo veramente di perdere il nostro compagno/a, in cui se veramente dobbiamo scegliere, non esiteremmo un minuto a rinunciare ad ogni altro legame per la nostra Storia.
Eppure, perche' rinunciare ad altre persone, o costringere il partner a farlo? Non sarebbe meglio imparare a comprendere i meccanismi, i bisogni che stanno dietro a questi rapporti, dalla semplice amicizia fino al tradimento, analizzarli insieme, fare luce su di essi parlandone perche' cessino di avere quel potere oscuro che ha il segreto, mettendo noi per primi a nudo il nostro cuore e le nostre debolezze, prima che sia troppo tardi, prima di commettere atti dopo i quali non si puo' piu' tornare indietro?
Si deve avere coraggio, e bisogna imparare ad accettare che non ci siamo solo noi, che non siamo piu' i bambini tiranni perennemente bisognosi di attenzioni, sempre al centro del mondo di tutti.
Sembra chiaro a parole, ma al cuore non e' cosi'.
Noi non possediamo nessuno, e nessuno ci possiede.
Noi ci possiamo dare, donare a un'altra persona finche' la Vita ce lo concede, ma non e' questa persona che puo' prendere o pretendere da noi senza che noi lo desideriamo.
Non e' obbligando la persona che la si tiene vicino..e' lasciandola andare, lasciandola sbagliare se e' il caso, apprezzandola comunque nonostante le sue piccolezze, che poi sono le nostre, che si impara veramente ad Amare.
Mi rivolgo soprattutto a persone adulte, mature, che hanno passato la fase dell'innamoramento folle ( anche se una parte di questa passione deve essere ancora viva) per passare a un rapporto piu' costruttivo, che spesso puo' rischiare di cadere nella monotonia.
Mi rivolgo a voi, e a me stessa.
Non lasciate che il sangue salga al cervello annebbiandovi la mente, meditate prima di agire, cercate di conoscere cosa spinge le vostre azioni, i vostri bisogni..abbiamo tutti bisogni di attenzione, ma dobbiamo anche imparare a darne agli altri.
A.V.
4 febbraio 2007
Categoria: Pensieri
da Auanagana Bob
Lavoravo con una donna bellissima e super-corteggiata, assillata da rose rosse, giornali e attenzioni sul suo tavolo, ai miei complimenti sul fatto che poteva scegliere il più bello tra i belli mi rispose testuali parole:-"Ah Robbé ma che sei matto, già a casa c'ho un rompicoioni de'marito e du'fii mò me vado a cercà un artro scemo..."
Beh, ne ho fatto una filosofia, ho già una bellissima donna che mi sopporta e viceversa, cerco altro che tremare di emozione per una novità umana...
I figli mettono ordine nella vita, e risolvono questo "problema" stanne certa, i bambini ti donano tutto quello che manca a una coppia, da quel momento non ci sono più lacune e la vita non ti appartiene più... allora cerchi in quel poco di tempo che ti rimane di evolverti individualmente.
Non credo che ci si possa immolare per il bene della coppia e dell'altro, chi riesce ad avere una famiglia in quest'epoca é un eroe e la stima reciproca viene da sè quando si vede buona volontà dai partner.
Altrimenti solo una solida complicità spirituale può cementare un unione, tutto il resto come succede per tutto sulla Terra é destinato a dissolversi.(Scusa lo stringato)
Un bacione cara amica mia.
5 febbraio 2007 - Roma
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