Drammatiche

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da sabisse per indimenticabile

Venezia.
Venezia distratta, luogo dove ho conosciuto Lui.Croce e delizia.
Venezia era una ragazza in balia della movida e al tempo stesso una persona appagata, persa negli occhi del suo compagno.
Venezia era sigaretta fumate in piena notte, canzoni ripetute e continui "Ti amo".
Detti senza parsimonia, detti all'infinito sino a crederci, sino a sentirla dentro la felicità.
Venezia e passeggiate mano nella mano, Venezia e le sue vetrine.
Le decine di scalini, mentre lui mi prendeva in braccio.
Le sue lettere, l'impazienza di leggerle non appena svoltavo l'angolo di casa sua.
Venezia e le mille emozioni.
Venezia e il nostro amore.
Vissuto, voluto,desid e la sua morte, il suo incidente, la mia agonia emotiva.
Venezia improvvisamente vigliacca, fredda,farabutta.
e la tortura di ricordare, di rivedere Lui in ogni angolo senza trovarlo mai.
Venezia e Lui..Lui che ci ha vissuto e che vi riposa.
Venezia e le mie lacrime, il mio sgomento.
Venezia che ha contenuto la mia gioia e, in seguito, il mio dolore.
Ogni volta in cui ti rivedrò,ogni volta in cui ti vivrò penserò a quando abbracciando Lui, ti abbracciavo.
A quando amando Lui, ti amavo.
Venezia, cosa avrei dato affinchè tu mi cullassi ancora un po' nell' illusione di quel sogno ormai caduto.
Venezia, splendida,p me non sarai più bella com'eri.
Perchè da quando Lui non abita più in te, ai miei occhi sei solo nebbia e lagune.Ricordi e lacrime.
Venezia, perdonami se non so amarti, se non so odiarti, se non so dimenticarti.

2 marzo 2007

Categoria: Drammatiche

da Alias

Questa è poesia.
E' la canzone piu' bella che si potesse mai dedicare a Venezia..non pensavo di leggerti cosi' presto e invece..eccoti qui..e come al solito mi tocchi il cuore e mi sai stupire, con la concretezza delle immagini che riesci a far vivere con le parole..
Un' Amore come il vostro è piu' unico che raro..e forse non sarebbe potuto essere cosi' totalizzante se il Destino non avesse scritto sulla vostra passione "sia breve e intenso"..forse sì, Stefano non poteva non essere cosi' speciale e brillante, cosi' travolgente, se una parte recondita di lui non avesse saputo che si doveva dare tutto e subito..e cosi' è stato..
Tu sai, che i posti conservano le tracce di chi c'è passato, come noi conserviamo in noi le impronte che un luogo ci ha lasciato..è reciproco..e complementare..noi siamo il dentro e il fuori, noi siamo il Tutto..e l'energia non muore, tutto si fa, e nulla si distrugge, ma si trasforma..e così tu, io ogni giorno, ogni secondo della nostra esistenza non siamo mai uguali a noi stesse, ma cambiamo, nasciamo e moriamo ogni istante, nelle cellule che si rinnovano, nel respiro che inesorabilmente scandisce il tempo della nostra esistenza terrena..e tutto va, e tutto torna, come sabbia in clessidra, come l'eterno mutare ed essere uguale a se stesso, infinitamente..
Non temere la notte, perchè precede l'Alba, non temere la Morte, perchè precede la Vita, e ne consegue..ed è vicina, lontana le dimensioni non contano perchè in fondo è tutto Uno.
Non sei sola, mai.
Ricordatelo, ricordamelo, perchè anch'io vacillo, anche io dimentico..ma la scommessa è..ricordarsi sempre di Sè.
Di quello che siamo..e tu sei Stè.
Lo siete sempre stati, e lo sarete sempre..una cosa sola, indivisibile.
Niente e nessuno vi può separare, Stè lo sa, e lo sai anche tu.

Domani volo ad Atene.
Ti porto con me, sempre, ovunque vada..
Ti voglio bene, te l'ho già detto e te lo diro' ancora, e ancora..
tua Alias, con il cuore e con la mente.

3 marzo 2007

da jo

Carissima vengo qui a leggere sempre i tuoi ricordi, ci sono capitata come per caso ed invece tu mi hai toccato il cuore, è come se mi leggessi dentro.Si, proprio cosi' perche' nelle tue parole ritrovo le mie emozioni, il mio dolore, i miei tormenti e... tutto... anch'io ho perso il mio "AMORE"ad agosto...dopo tante sofferenze ed in un'istante la sua vita si è spenta spegnendo anche me che non riesco a farmene una ragione e mi chiedo perche' io sono ancora qui... lo so' le conosco le frasi scontate delle persone che ti vorrebbero consolare... ma loro mi chiedo... sono dentro di me?cosa ne sanno?alla carta siamo rimaste senza i "NOSTRI AMORI"ma capiscono cosa abbiamo perso?Scusami non mi ero presentata... sono Jo di Palermo... un grosso abbraccio Jo
PS Spero tu possa rispondermi... ne ho bisogno

3 marzo 2007 - Palermo

da sabisse

Ciao Alias,
saperti nuovamente in Grecia è strano, una specie di nuovo distacco.
Ma l'esperienza mi impegna che non serve avere una persona a pochi km da noi per sentirla vicona.
Quindi non mi preoccupo...Come stai?Come ti sei trovata in Italia?è andato tutto bene?
Sai, in questa tua ultima lettera hai toccato tanti tasti a cui spesso penso.Anch'io credo che in ogni luogo ci siano impresse le tracce di chi l'ha vissuto.Banana Yoshimoto (o come si scrive) in un suo libro affermava proprio questa tesi.
Penso che la grandezza di una persona non vada misurata in ciò che lascia sulla Terra a livello materiale ma in ciò che lascia nei cuori.Nel tempo in cui vive nei ricordi le persone sono immortali.
Altro tasto importante:anch'io penso che con Stefano tutto sia stato così intenso perchè di tempo non ce n'era.
Sai, spesso mi chiedo perchè lui facesse tanti progetti senza però essere realmente convinto di portarli a termine.Mi spiego meglio.Lui programmava questo e quello, parlava del futuro ma era come se..beh, non so spiegare..come se parlasse sempre di qualcosa troppo lontano..era come se non ne fosse mai del tutto convinto.
Forse inconsciamente avvertiva qualcosa, non lo so.
Per il resto, le cose procedono.
La scorsa settimana ho trascorso il mio solito paio di giorni fuori città.
Stp diventando una piccola girovaga..
Credo inconsciamente di star cercando un altro posto, un altro luogo in cui riconoscermi, in cui mettere radici.
Ci sentiamo presto tesoro mio, fai buon viaggio.
Ti voglio bene

Ciao Jo,
le tue righe mi hanno profondamente toccato.Traspare questa insicurezza, questa sofferenza, questa incertezza sul futuro.
Sai, io molte volte mi sono posta le stesse domande che ti poni.
Passerà?Starò meglio?Perchè le gente non mi capisce?
Poi, sono giunta alla conclusione che di risposte non ce ne siano.Forse non esistono nemmeno domande adatte e anche se esistessero probabilmente io le ho formulate in malo modo perchè non mi hanno portato da nessuna parte.Le risposte arriveranno un giorno, tutte insieme.Quando staremo meglio, quando avremmo superato potremmo finalmente risponderci che si, il dolore passa e potremmo anche sapere in quanto tempo.
Per ora, prendiamolo come un conto alla rovescia.Un bacio grande

4 marzo 2007

da Alias

Ciao vagabonda,
non so perche' ma il tuo girovagare mi ricorda qualcuno..ME!!
Secondo me fai bene a cercarti un altro posto, almeno per un po'..hai mai pensato all'Erasmus?
E' un'ottima possibilita' per perfezionare una lingua, e l'esperienza e' impareggiabile..ti vedrei bene in Spagna, a Madrid, visto che ti piace "La Movida":-)
La tua osservazione circa il fare progetti di Stefano e` molto acuta..ti dico una cosa mia padre ha sempre detto, gia' molto prima di ammalarsi, che lui ai 50 anni non ci sarebbe arrivato..e`morto a 49..
Non lo diceva spesso, ma quando lo diceva era cosi' convinto, eppure nemmeno lui ci faceva molto caso..come se fosse una parte di lui a venire a galla in quei momenti, un parte di lui che sapeva, ma che di solito era nascosta.
Sai, dicono che siamo noi prima di nascere a scegliere chi saremo, in che famiglia nasceremo, e quali ostacoli porre sul nostro cammino perche' dal loro superamento possiamo imparare quella che per noi e' la lezione di questa Vita.
Per questo ognuno ha la sua esperienza, cosi' diversa dagli altri, cosi' unica..anche se in fondo gli archetipi dell' inconscio ci uniscono, in sostanza.
Scusa se non mi soffermo molto ma devo andare..si' la distanza non conta sabisse, e poi sai bene che se tu lo volessi potresti sempre accorciarla:-)
Ah dimenticavo! Bob ( che nel mentre e' diventato un mio caro amico) mi ha pregato di riferirti di aver provato piu' volte a scriverti, ma non e' stato pubblicato:-(
Un abbraccio amica mia, e a presto!

5 marzo 2007

da Alias

Te lo devo proprio dire ti ho sognata di nuovo..eri in piazzale Cuoco Milano e stavi parlando con..Bob!!
Io passavo alla tua destra, ma non mi notavi..o ero io che non volevo essere vista perche' non volevo interrompere la conversazione..avevi un cappotto nero e parlando gesticolavi..tutto qui.
Strano eh?
Baci..

6 marzo 2007

da Elena

Carissima Sabisse,
quanto tempo dall?ultima volta in cui ho scritto eppure è come se non avessi mai lasciato questo spazio perché ti ho pensata con la stessa assiduità con cui lo facevo quando venivo qui a leggere di te e del tuo amore, attendendo le tue risposte. Mi sei mancata, tesoro, mi sei mancata tanto in questi due mesi, mi sono mancate le tue parole di conforto pur nel tuo sconforto, la tua forza che trapela da ogni tua parola, il semplice fatto di sapere che un tuo pensiero potesse essere rivolto a me. Non scrivo da prima natale, prima il pc guasto poi il ritorno a casa per le feste e la permanenza per due mesi per fare dei controlli per un?improvvisa allergia ai farmaci. Ma adesso va bene, adesso sono qui e vorrei continuare a starti vicino come ho fatto prima..
Come va? Come ti senti? È passato un anno dalla prima volta che ti ho scritto e un?altra primavera è in agguato, cosa ha in serbo per te? Forse il momento è arrivato, l?inverno è stato mite e la neve non tarderà a sciogliersi e tu ricordi, vero, cosa c?è sotto quella coltre bianca?!! Dopotutto credo tu abbia fatto dei passi da gigante, ma so che ci sono anche le ricadute e che le temi per la paura di retrocedere, di fare dei passi indietro che possano portarti nuovamente sull?orlo di quel baratro che ti ha inghiottito per mesi. Devi tenere duro però e tu lo sai, in fondo al cuore lo sai che stringere i denti servirà a qualcosa, che la speranza di ritrovare quella pace perduta non ti ha mai abbandonato del tutto neppure nei lunghi mesi di solitudine, di sofferenza, di strazio, di buio pesto.
Ho letto che sei stata a Milano e che hai visto quell?insegna in quel negozio di dischi..non potevo crederci!!da quattro anni la vedo ogni giorno, la mattina quando vado in uni e al pomeriggio quando torno a casa..all?inizio era un segno ben visibile per orientarmi e capire che ero più o meno a metà strada..da quando ho cominciato a leggerti invece, e tramite, le risposte alle tue dediche, ho ?conosciuto? Mariposa quell?insegna è diventata un simbolo ben diverso, è diventata un segno che chiama alla mente il ricordo di una persona che sento vicina e a cui mi sento in qualche modo legata..
Sono felice di essere tornata infine a scriverti, a presto..
Ti abbraccio forte, fortissimo

6 marzo 2007

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