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da Andry88

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da Ape

Ciao, And. Ci si incontra anche da queste parti...
Ho letto attentamente e sono rimasta colpita - come sempre - dalla serietà, dalla maturità, dalla bontà che, come ormai ho imparato eppure continuo a stupirmene, ti caratterizzano.
Sì, dalla bontà. Perché io non credo che le tue parole siano un giudizio sulle persone: ho la sensazione - dimmi se mi sbaglio - che il punto sia: odio alcol e simili (a proposito, lo sai che io fumo :)), e le persone che ne fanno uso o, peggio, che ne abusano, suscitano in me una rabbia incontenibile perché fanno male a se stesse e a quanti hanno un pezzo di loro nel cuore.
Ora, questo non è odio per le persone, ma per ciò che fanno. Sono due cose ben diverse: odiare significa provare rancore, desiderare che a quelle persone capiti qualcosa di male, significa quanto meno non crucciarsi se qualcosa di male capita loro davvero (la nostra psiche trova sempre dei comodi éscamotage per non ammettere di desiderare la vendetta, quando questa costituisce per noi un tabù). Nei casi peggiori, odiare significa desiderare di fare del male all'oggetto del nostro odio.
Ma tu, che ti arrabbi perché le persone di cui parli si fanno del male, ti arrabbi proprio perché si fanno del male. Tu non desideri affatto, nemmeno inconsciamente, il loro male.
Questo non è odio: è partecipazione passionale e viva alla vita degli altri. E' amore, semmai.
Così mi sembra.

Poi: è vero, ciascuno di noi è l'autore del proprio destino. Chi si droga non smetterà certo perché qualcuno gli dice che la droga fa male. Anzi, probabilmente si drogherà di più, per ripicca o altro.
Però non è vero che queste persone non si possono aiutare a cambiare: si può far sentire loro affetto, comprensione, vicinanza, disponibilità all'ascolto e all'aiuto. Si possono non lasciare sole, e si può dare l'esempio di una vita felice e sana, buona, positiva.
Fermo restando, naturalmente, che solo chi vuole potrà cambiare: si sa, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. I buonismi a tutti i costi non mi piacciono, fare discorsi semplicistici banalizzando realtà complesse e spesso tragiche non è giusto, e non voglio farlo. Quindi lo ripeto: possiamo fare qualcosa, e chi vorrà potrà accettare l'aiuto. Chi non vuole farà altre scelte. Coinvolgendo o travolgendo altri nelle conseguenze...

13 aprile 2007

da Andry88

Grazie Ape... ^^
è bello vedere che c'è gente che ha capito fino in fondo il significato del mio pensiero... :)

14 aprile 2007

da Andry88

x pbp87: ah ecco! si, di Memy87 mi ricordo! ^^
Ti avevo scritto qui una risposta abbastanza lunghetta spiegandoti come dovevi fare per i libri, ma non me l'hanno fatta passare (nonostante non avessi messo alcun link).
L'unico modo per farti sapere è di lasciarci un appuntamento ed incontrarci in chat, oppure mi mandi un messaggio tramite Dediche.it (il nick con cui sono registrato qui è "Andry 88", il numero staccato dal nome mi raccomando, perchè c'era già un altro utente con "Andry88").
Comunque di libri ne ho scritti 3, una trilogia Fantasy a sfondo romantico. Il nome puoi vederlo nelle mie dediche in "Frasi di Libri". ^^
Baci

14 aprile 2007

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