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da ragazza triste
Qual'è la cosa più triste, brutta e negativa che esiste? La cosa più brutta che ti può capitare nella tua vita? Al momento, di primo impatto, ti verrebbe da dire LA FINE. Ma la fine di che cosa? Può essere la fine di un'amicizia, altri direbbero la fine di un amore. Altri ancora la fine di una vita. Beh, a me è capitato un pò di tutto.. E' finito un mio grande amore, è finita una lunga amicizia. E' finita una vita.. Non mia naturalmente.. Peggio.. Di un qualcuno che conta più della tua vita. Un qualcuno di cui hai bisogno, e che hai dentro di te. Un qualcuno che rappresenta la tua vita dal tanto bene che gli vuoi. Ma questo molti non lo possono capire finchè non lo vivono in prima persona. E ancora quando l'hanno vissuto non si rendono conto dell'enorme perdita. Ma andiamo progressivamente...
Il grande racconto inizia proprio dai primi anni '90.. Io ero appena una bambina e mi divertivo a giocare con altre bambine della mia stessa età.. Ancora non mi rendevo conto di con chi giocavo e chi sarebbero diventate quelle persone, anche perchè, come tutti sanno, i bambini non guardano mai in faccia a nessuno per giocare. Ma mi ricordo bene di una bambina in particolare.. Aveva ricci capelli castani, era abbastanza grassottella e insieme giocavamo a "mamma-casetta" ma in particolare cantavamo una canzone. E' da premettere che a me piaceva già da piccina Nek e una sua canzone: "Laura non c'è".. Quella canzone ballava sempre nella mia testa tanto che gliela feci imparare anche a quella bambina. Monica si chiamava quella simpatica compagna di gioco. Presto le nostre strade si divisero, per i diversi impegni pomeridiani, perchè andavamo in due scuole elementari diverse, eccetera eccetera...
Me ne dimenticai perchè in compenso trovai moltre altre amiche. E amici. Molti amici perchè andavo particolarmente d'accordo anche con i ragazzi. Passarono gli anni, e fatto sta che il destino volle che il primo giorno della prima media scoprii che ero in classe proprio con quella bambina. Bambina ormai cresciuta e cambiata moltissimo. Era diventata grande, proprio come me. Trascorremmo tre splendidi anni insieme: i tre anni delle medie. Durante questi anni capitarono molte cose. E affrontammo tutto insieme, anche perchè eravamo diventate grandi amiche. Migliori amiche. L'intera mattinata la passavamo insieme e il pomeriggio uscivamo insieme. Sempre insieme. Ci definivamo cugine. Crescemmo crescemmo, e insieme a noi crescerono anche le nostre piccole ma grandi esperienze: i primi amori, le prime cotte, i pianti per essere state rifiutate da quel ragazzo di cui eravamo perse. In poche parole passammo insieme la fase più importante della vita di qualsiasi ragazzina: l'adolescenza. In prima media il mio primo bacio. Indimenticabile. Con Simone De Mio. Al ritorno di una gita ad Eraclea. Appena scesi dall'autobus tutti tornarono alle loro case ma io corsi subito da Monica per raccontargli l'accaduto. E con un sorriso gigantesco mi disse "Davvero?!?! Sono contenta!!!" e mi abbracciò. In seconda media noi e la nostra classe facemmo una stupenda e divertentissima gita a Genova. Naturalmente io e Monica prendemmo la stanza insieme, la numero 22 avevamo.. Non me lo scorderò mai, il simbolo di due oche (e ci definivamo tali).. Era il nostro numero perfetto insomma. Passammo tre o quattro giorni favolosi, la sera stavamo su fino a tardi. A mangiare schifezze come merendine, cipster immersi nella nutella e altre diavolerie che inventavamo. E tra un boccone e un altro parlavamo e parlavamo. Passavamo ore a chiaccherare, avevamo sempre qualcosa da dirci. Poi in terza un'altra stupenda gita, questa volta in Francia.. Camera sempre 22. Il nostro argomento principale era Simone De Mio, la nostra prima cotta. (Prima me ne persi io, poi lei). L'amicizia cresceva sempre di più ma anche la tristezza di essere coscenti che presto quei stupendi momenti sarebbero finiti, perchè eravamo in terza media e tra meno di un anno non saremmo più state in classe insieme. Ci saremmo ancora divise, frequentando due scuole completamente diverse: io nel sociale, lei nel linguistico. Ma quella malinconia passava subito con un abbraccio, con quel sorriso pieno di dolcezza e con la certezza che la nostra amicizia sarebbe continuata, sempre e comunque. Perchè era indissolubile. E niente e nessuno poteva portarcela via e dividerci. Almeno così pensavamo. Arrivò il giorno dell'esame di terza media, eravamo tutte nervose ma ci facevamo coraggio a vicenda. Alla fine tutto andò bene e io partii subito per la spiaggia a Sottomarina e lei per Riccione. Tornammo a Marghera dopo un mese e la nostra amicizia continuava. Ecco arrivare i primi giorni della prima superiore. Ci mancavamo molto.. Tutto era cambiato.. Ci sembrava impossibile di non essere in classe insieme ma era così e basta.. Naturalmente facemmo le nostre amicizie all'interno della classe. Lei strinse molto con una certa Nicole e io con una ragazza di nome Alice. I pomeriggi che una volta passavamo sempre insieme si affievolirono a poco a poco fino ad esaurirsi.. Per giorni io e Monica non uscimmo più insieme, non perchè eravamo arrabbiate ma perchè non ce n'era il tempo.. E successe così che trovammo rifugio e sicurezza in quelle nostre nuove compagne. E presto ci dimenticammo l'una dell'altra. E un brutto giorno, il 22 gennaio 2007, lei mi disse il fatidico "addio".. La nostra amicizia si era ormai conclusa, non voleva saperne più perchè oramai non contavo più nulla per lei. E così quel numero perfetto e fortunato che era per noi il 22 si trasformò nel numero più odiato in assoluto. Ecco la fine di un'amicizia che cos'è: un qualcosa che ti distrugge dentro perchè con quella eri cresciuta e ora tutto era svanito.
Mi dedicai così all'amore, mi son detta "se sono sfortunata in amicizia proviamo ad approfondire l'amore".. Conobbi un ragazzo di Verona, verso l'inizio della terza media. Era bellissimo: occhi neri e misteriosi come la notte, capelli neri, alto 1.90 ma molto molto lontano. Questo era Michele. Era il mio primo grande amore. Ci conoscemmo per caso, durante una litigata fra il suo migliore amico e mia cugina. Insomma noi due stavamo litigando per loro due. Decidemmo così di scambiarci i numeri di cellulare e di conoscerci meglio. Il 22 febbraio ci mettemmo insieme senza esserci mai visti.. Ci eravamo innamorati. Passarono i mesi e lui si dimostrava dolce, affettuoso, pronto a rischiare tutto per NOI. Finalmente il 3 aprile di quell'anno ci incontrammo. Andai a Verona e insieme passammo una bellissima giornata, straordinaria, indimenticabile. Passarono ancora mesi, tra tira e molla, litigi di ogni genere, tradimenti, ricongiunzioni, un disastro ma alla fine tornava tutto apposto perchè eravamo veramente innamorati e l'amore tornava a sorriderci. Ci vedemmo molto poco ma gli attimi che passavamo insieme erano intensi, e pieni di passione e affetto... Amore... Accadde però che tra i molti tira e molla, un pò di tradimenti di troppo rovinarono tutto quello che avevamo costruito. Forse anche per colpa sua che era cambiato a causa delle brutte compagnie che frequentava, e cominciò a bere.. Divenne scostante, distaccato e io diventai sempre più triste perchè rivolevo quel ragazzo di cui mi ero invaghita, e non quello che era diventato, quel "bast*rdo" che mi faceva piangere. Sembrava tutto perduto, quando..una speranza si riaccese.. Michele venne più spesso a trovarmi e ci furono baci e coccole..ma non più come all'inizio. Qualcosa era cambiato. Sapevo cosa ma avevo paura di accettarlo: non c'era più amore... Lui cambiava idea spesso e mi faceva star male, e io lo stesso. Ci vedemmo sempre più lontani..e diversi. Ma tutti sanno che gli opposti si attraggono. Ora siamo divisi, ma sono passati quasi quattro anni e noi ci vogliamo ancora bene, ci amiamo in silenzio, e nessuno fa il primo passo...per paura...per paura di essere ferito ancora. Una lettera mai data forse farebbe la differenza:
"Cosa dovrei fare adesso? Adesso che sono senza di te? Non so più che fare per tornare a essere quella che tu per anni hai amato. Ma in fondo sono sempre io, quella ragazza estroversa e forse un pò sfacciata, ma che quando è innamorata sa provare emozioni forti, quelle che ho provato stando insieme a te. Sono sempre io, quella che ti faceva ridere per via dell'accento, sono sempre io, quella che tu chiamavi 'my angel', sempre io, quella che coccolavi, accovacciati sulla panchina del mare, solo e sempre io, quella che reputavi il primo grande amore. E lo sai, no? Il primo amore non si scorda mai. Perciò non cercare di escludermi dalla tua vita. Sono sempre io, quella che si è pentita per averti fatto così tanto soffrire, solo io, l'unica che ha saputo amarti così come sei con i tuoi pregi e i tuoi difetti. Sono l'unica che ti capisce e ti ascolta, ma sono anche un essere umano e posso sbagliare..ma me ne sono pentita e ora tu mi hai lasciata sola e mi hai abbandonata. E ora ho bisogno di te per tornare a sorridere... ti amo... ".
Ora però tutto è rovinato e prevale sempre più la certezza che tutto è ormai perduto e niente e nessuno potrà far cambiare le cose.. Perchè siamo cambiati, molto cambiati e molto probabilmente il futuro ci darà al massimo un'amicizia.. Ma forse neanche quella. Perchè è impossibile essere amici dopo una storia così importante. Se solo potessi tornare indietro cambierei molte cose e forse saremmo ancora insieme. Ma purtroppo indietro nel tempo non si può andare..
Dopo questa enorme delusione d'amore trovai conforto in una persona importante, un ragazzo di 18 anni, fratellastro di Stefano, un mio ex compagno di classe.. Questo grande amico si chiamava Sugar.. Insieme a lui passai molti momenti, tra noi si era instaurata una particolare amicizia. Non era neanche un'amicizia. Era un rapporto magnifico tra fratello e sorella.. Sugar aveva un sacco di pregi: era simpatico, molto affettuoso, bello, anche dentro, e dolce. Molto molto dolce. E romantico anche. Era impossibile non volergli bene. Ma ben presto entrò in gioco il suo lato peggiore, che lo avrebbe per sempre rovinato: la droga.. La droga lo faceva sballare, vedere le cose sotto un altro punto di vista e accantonare per un attimo tutti i ricordi e i pezzi brutti della sua vita.. Ma nonostante questa sua "debolezza" io gli stavo accanto e diventò mio obbiettivo fargli dimenticare quella brutta roba. Trascorremmo così un anno, pieno di coccole tra noi e mai con l'idea o la presunzione che ci fosse qualcosa di più di quel magnifico rapporto. Passavamo pomeriggi interi in quel garage, distesi su un divano (d'inverno anche sotto una coperta) ad acoltarci le sue canzoni preferite tra cui "E..." di Vasco Rossi.. E quando arrivava il pezzo "e...se hai bisogno e non mi trovi cercami in un sogno"' mi veniva accanto, mi abbracciava e mi diceva "Non lasciarmi mai" e io rispondevo "No..MAI"...
Un brutto giorno, il compleanno di Stefano, (il 20 ottobre 2005) io e proprio Stefano facemmo baruffa. Perchè lui voleva "approfondire" la nostra amicizia, mentre io no. La sera mi telefonò Sugar e mi disse: "Ti prego, non stare arrabbiata con lui, perchè lui ci sta male, perchè lui ti vuole bene e non sopporta questa situazione tra voi due. Ti prego. Almeno ha un appoggio sicuro se ci sei tu al suo fianco. Se tu ci sarai sempre accanto a lui so che non gli succederà mai niente di male." E cosa gli ho risposto io?? Testuali parole: "Tu e Stefano dovete sparire dalla mia vita.. Per sempre.. Sparite.." e ho agganciato.. Per tutto il resto della sera non sentii nessuno dei due, non cercarono di chiamarmi ancora. Ma ci stavo male, perchè loro erano tutto quello che avevo e così decisi di lasciar perdere per quella sera. Ma la passai piangendo e pensai solo ed esclusivamente a loro. E come dicono la notte porta consiglio; il giorno dopo decisi che nel pomeriggio sarei andata da Sugar a chiedergli scusa. Ma fu troppo tardi... Mi squillò il cellulare quando ero in pulman per tornare a casa da scuola. -numero privato-. Chi può esssere??? Risposi. Era Stefano. Stava piangendo. "Rachele! Rachele! E' successa una cosa.." e continuava a piangere.. Chiesi spiegazioni. Mi disse "Sugar è morto.. Non si sa bene come ma sua mamma l'ha trovato sul letto. Con il braccio teso. Overdose sembrerebbe".. Mi salì un nodo alla gola. Non poteva essere vero. Era un incubo pansai. E invece no. Era tutto vero. Era la realtà. Mi sentii come paralizzata e non seppi che fare. Attaccai il telefono, lasciando in sospeso un "aspetta..arrivo!". Ma non arrivai mai davanti a quella casa... Troppa paura, imbarazzo e terrore di vedere la realtà. Sugar non sarebbe più stato accanto a me a consolarmi, abbracciarmi e a darmi i bacetti. Se n'è andato senza che io mi scusassi.. Passai mesi con i sensi di colpa perchè ero sicura che quello che era successo era principalmente per colpa mia. Del resto fui io a dirgli di sparire dalla mia vita. Come avrei fatto senza di lui?? Mi passavano sempre per la mente i momenti trascorsi insieme, me lo ricorderò sempre con quella lattina di birra o coca-cola in mano. O con il mozzicone di sigaretta. Il suo modo di fumare.. Ricordi incancellabili dentro di me. Il ricordo più bello che ho è, quando, un pomeriggio, mi stavo avviando verso il garage. Arrivò qualcuno da dietro, mi prese in braccio e mi disse "Ciao sorella mia!" mi voltai e vidi il volto sorridente di Sugar, con la sua faccia piena di allegria... E ci mettemmo tutti e due a ridere... Sono ricordi che non spariranno mai dalla mia memoria. E non devono neanche sparire. Li porterò sempre con me.
Il motivo per cui a volte ci manca qualcuno che non c'è più è perchè si hanno dei rimpianti. Io non ho nessun rimpianto verso Sugar. E sono sicura che anche lui non ne aveva. Si è vissuto la sua vita al massimo ed ha passato i suoi 19 anni magnificamente, senza farsi mai mancare niente. Forse solo l'affetto di una vera famiglia. Ma non è stata colpa sua. Lui diceva sempre che la sua famiglia eravamo io e Stefano. Ed era vero. Lui aveva solo me e Stefano. Non ti dimenticheremo mai Sugar.. Io non lo farò mai.. So che adesso tu sei in paradiso e vegli su tutti quelli che ti pensano e ti hanno voluto e ti vogliono tutt'ora bene. Sei accanto al Signore anche se con te non è stato un vero signore. Sarò sempre la tua stella, e tu la mia, e brilleremo insieme. Ti amo di bene fratello mio..
"Si vive di ricordi, non di rimpianti" _ Sugar_
Ecco cos'è la cosa più brutta.. Trovarsi soli lungo una strada e non sapere da che parte andare, davanti un bivio. Non sapere cosa vale la pena di fare e cosa invece no. La solitudine. Il dubbio. E avere la certezza che la meta è proprio l'infinito, dove troverai tutte quelle persone che hanno sempre creduto in te. E non ci resta che aspettare che arrivi quel momento.
Ma sono anche sicura che queste persone che oggi non sono più con me non vorrebbero che io attenda il tempo passare davanti a me senza che io intervenga.
Oggi non sono più sola. Oggi ho una migliore amica... fantastica... Una sister che vale più di qualsiasi cosa al mondo e non è neanche da mettere a confronto con altra gente. Alice. Lei è il regalo più bello che la vita mi ha regalato.
Grazie d'esistere!!
A me basta avere lei. Mi basta sapere che c'è lei al mio fianco e tutto il resto non conta. Perchè è lei la persona più importante e quando è felice lei sono felice anche io. E' un amica formidabile, nessuno è come lei. Ha trascorso un pezzo della mia vita importantissima. Mi è stata sempre accanto, non si è mai stancata di sostenermi, di tirarmi su il morale nei momenti più bui. Ha un sorriso stupendo, e senza il suo sorriso io non so vivere. E' una ragazza proprio d'oro e mai nessuno la sostituirà. Mai, mai, mai e poi mai.. Perchè lei è l'unica, stupenda, adorabile e inconfondibile my sister!!!!
TI AMO VITA!
Lei sa che io ci sarò sempre per lei, perchè come spesso diciamo, io e lei siamo "una cosa sola". E' solo un anno e mezzo che ci conosciamo ma sembra un'eternità.. Abbiamo passato insieme momenti bellissimi, abbiamo condiviso sorrisi, risate, momenti di felicità.. Ma anche pianti, momenti tristi, dove pensavamo di non farcela.. Ma alla fine ce l'abbiamo fatta.. INSIEME.. Perchè niente è impossibile.. E sono pienamente convinta che insieme possiamo superare tutto.. E vivere.. Perchè l'unione fa la forza e insieme siamo la forza più intensa che esista.. Quindi non c'è da aver paura delle difficoltà, degli ostacoli che la vita ti propone e ti fa vivere. Perchè con una persona fantastica accanto anche la cosa più brutta e pesante che ti può capitare diventa leggera e con un velo di positività... Queste parole non sono campate in aria così tanto per fare. Ma le penso veramente. Molte volte è difficile esprimersi bene a parole, faccia a faccia. Ma con un semplice gesto, un abbraccio, con un semplice "ti voglio bene!" tutto diventa chiaro e si capisce il vero valore dell'amicizia... e soprattutto della vita...
Da questo pezzettino della mia vita ho imparato una cosa:
"Per ogni cosa brutta ce n'è sempre una bella.. La vita non finisce mai di stupirci..
Quindi... VIVI E SORRIDI!!!!"
5 maggio 2007 - Venezia
Categoria: Ricordi
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