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da DaLontano
In realtà tutta questa solitudine ha una spiegazione precisa.
Ovvero, l'esclusione è una prerogativa della nostra attuale società.
In un mondo in cui viene costantemente stimolato il lato competitivo dell'individuo non può essere altrimenti. La parola d'ordine criptata che ci arriva in qualsiasi momento della nostra giornata è "vincere": al lavoro è evidente (carrierismo inevitabilmente a discapito degli altri); nella vita sociale essere di bell'aspetto e vestito in un determinato modo è indispensabile; se guardiamo la televisione, che vuol dire guardare pubblicità, non ci si salva, non sto neanche a commentare gli allucinanti modelli di vita proposti... forse la cosa tragica è che non ci sembrano nemmeno tanto allucinanti perché ormai sono stati perfettamente assimilati.
Ora, il problema è che la vita è molto ingiusta. Se c'è un creatore (ma non credo proprio), beh, bisogna ammettere che non dev'essere proprio un amante dell'equità: se ti fa nascere brutto, cosa fai nella società dell'immagine? Sei FINITO. se non sei un'intelligenza brillante, cosa fai in una società in cui il lavoro manuale è riservato ai paria? Sei FINITO. Se non ami la confusione di una discoteca o di un locale alla moda e non capisci che senso ha un SUV per girare in centro, cosa fai in una società in cui più fai baccano più ti applaudono? Se FINITO.
Tutti quelli che su queste pagine lamentano solitudine e non riscono a spiegarsi il perché, ecco, credo che la casistica esposta possa coprire buona parte della gamma umana.
Io, per esempio, penso di appartenere alla terza categoria: da un punto di vista pratico non avrei molto di che lamentarmi... non ho un'aspetto orrendo, la mia laura me la son beccata, ho un lavoro che in generale non mi fa schifo.
Ma comunque sono solo come un cane, e
semplicemente perché non accetto le regole del gioco.
NON LE ACCETTO! Io vivo... fuori.
Mi accontento di sapere che, quando voglio, posso stracciare almeno l'ottanta per cento di quelli che si credono i vincenti; ogni tanto lo faccio di proposito: entro dentro il mondo sociale solo per vedere se riesco ancora a intortare una fighetta da centro che sembra ce l'abbia solo lei o a far fare una figura da pirla a un agente immobiliare che crede di aver capito tutto della vita.
Sì, lo so, sono presuntuoso... ma c'ho una rabbia, dentro, che mi avvelena l'anima...
Se per l'esternazione che ho fatto vi sto sulle balle, consolatevi pensando che sono un infelice sbattuto controvoglia in un'umanità che odio con tutte le mie forze, tranne rare eccezioni.
16 giugno 2007
Categoria: Solitudine
da butterfly
wow!!!sarebbe banale ed inutile dire che la tua concezione sulla vita la condivido pienamente, ti dico solo che secondo me è vero che si nasce e si muore soli... apparentemente ci son tutti attorno a te, ma hai mai notato quando incontri un amico se quando ti chiede comer stai ascolta anche la risposta?
16 giugno 2007
da Andrea
sei un grande!
siamo proprio nati sfortunati...
è proprio un peccato che non ci sia stata data la possibilità di vivere su un pianeta diverso... la società in cui vivo mi fà proprio schifo!
16 giugno 2007
da anonimo
Forse in questa cavolo di società consumista e individualista dovrebbe proprio accadere qualcosa, qualcosa di destabilizzante che ci faccia capire e apprezzare quello che abbiamo. Siamo noi le vittime ma anche i propri artefici della nostra solitudine e del nostro destino... e non tirare in ballo dio perchè quello che esiste oggi di male e di cattivo è soltanto merito nostro e del nostro libero arbitrio... siamo troppo concentrati egoisticamente su noi stessi per cercare gli altri veramente e sentirci meno soli... siamo noi i masochisti vittime della società e siamo anche senza palle, guardiamo sempre verso il meglio verso ideali come ricchezza successo potere e chi cerca come te di uscire da questa società in realta lo fa passivamente, lavandosi le mani E NON FACENDO NULLA DI COSTRUTTIVO cadendone ulteriormente vittima. Nessuno forse ha piu' voglia di lottare per quello che realmente vale.. non ne vale la pena allontanarsi dal gregge se poi soffriamo di piu' no???Oppure ci reputiamo fuori dal gregge... e cadiamo nella stessa trappola di prima... C'è talmente tanto da fare in questo mondo, per cambiarlo in meglio... ci piangiamo addosso e malediciamo addirittura chi ci ha dato la vita perchè ci ritroviamo in un mondo che non ci piace e poi ci lamentiamo MA ALLA FINE NON facciamo nulla PER CAMBIARE LE REGOLE DEL GIOCO... ah troppo impegnativo...
17 giugno 2007
da donna
posso condividere quello che effermi la mia rabbia e'ancora piu' grande della tua
e anch'io quando mi sento sola uso qulche uomo ma poi mi aggorgo che sono ancora piu' sola.in questa societa' ormai senza piu' valori e rispetto verso gli altri non c'e' posto per persone che sentono di poter dare questo serve per affermarsi nella propria personalita' ma vieni quasi deriso.
18 giugno 2007 - Livorno
da anonima
non mi stai sulle balle..anzi..mi ha colpito sentire che qualcun'altro c'ha una rabbia dentro che gli avvelena l'anima...ciao, tieni duro, e vendicaci ogni tanto.
20 giugno 2007
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