Aiuto

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da Federic

Salve ragazzi, forse può sembrare strano che io, dopo aver cercato di dare molti consigli, cerchi a mia volta dei consigli. Però siamo tutti essere umani e tutti, a volte, abbiamo bisogno di un consiglio da parte di un'altra persona, che ci aiuti a leggere meglio dentro noi stessi o a mostrarci una situazione da un punto di vista che non avevamo considerato.
Il fatto è che la mia vita è ancora un pò troppo solitaria : anche se ho conosciuto il gruppo giovanile di cui ho scritto spesso qui, i loro incontri non sono molto frequenti, la media è di circa una volta al mese, e solo con uno dei ragazzi del gruppo ho stretto amicizia anche al di fuori del gruppo. L'esperienza del gruppo mi fa comprendere che ormai sono sulla via d'uscita dalla solitudine, e su questo non ho dubbi. Inoltre ho fede nel Signore e nel fatto che, essendo un Padre buono, mi aiuterà ad avere un futuro felice, e se avrò delle difficoltà non mancherà di starmi vicino.
Quello di cui avrei bisogno è conoscere nuove persone. Il problema è che, dentro di me, ancora non sono deciso a conoscerle. Mi spiego meglio, è come se il desiderio di conoscere persone fosse più un sentimento astratto che non qualcosa che voglio realizzare in pratica.
Per un pò di tempo ho fatto molta fatica a spiegarmi questo, oggi o ieri, non ricordo di preciso, credo di aver trovato la risposta : non ho bene presente in pratica come sia conoscere nuove persone, o meglio ho praticamente solo l'esperienza del gruppo da questo punto di vista, e quindi da una parte sono attratto dall'idea di conoscere nuove persone, perchè ho un desiderio sincero di relazioni umane, e nessuno di noi può prescindere dalle relazioni umane e dal calore e la profondità di queste per essere felice, dall'altro mi sento molto insicuro, come un bambino che dovrebbe tuffarsi per la prima o per la seconda volta in acqua, e pensa che dovrebbe farcela ma non ne è sicuro. Mi rendo conto che questa preoccupazione probabilmente è più astratta che reale, nel senso che, pur incontrando qualche difficoltà, credo che riuscirei, gradualmente, ad aprirmi con alcune persone. Inoltre non dubito che, se mi impegno sinceramente per conoscere nuove persone, anche Dio mi aiuterà, e metterà sulla mia strada le persone che desidero.
Tuttavia mi sento ancora un pò bloccato. Dovrei scegliere un contesto abbastanza adatto a me dove poter conoscere persone. Infatti non credo che un contesto qualsiasi andrebbe bene, o meglio non ne sono sicuro, perchè ho una particolare sensibilità e anche alcuni valori che ritengo profondamente veri e che ho paura siano in poche persone a condividere con me. Non escludo che possa essere una visione troppo incentrata su di me della realtà, e che la realtà potrebbe aiutarmi a cambiare questa idea, ma è anche vero che spesso mi sono sentito a disagio con le persone per questo motivo, per il fatto cioè che sembravano avere valori diversi dai miei. Non voglio fare assolutamente un discorso di superiorità o inferiorità rispetto agli altri, ma parlare semplicemente dei miei sentimenti e della dolorosa sensazione, a volte angosciosa, di essere diverso da molte altre persone (anche qui ripeto che probabilmente se mi dessi la possibilità di conoscere più persone mi accorgerei che c'è meno distanza di quanto io pensi).
Un'altra mia forte paura è quella di fare figuracce, perchè a volte sono imbranato, ad esempio non so cosa dire o come comportarmi, e questo mi mette molto a disagio. So che fare esperienza nel rapportarmi con le persone può aiutarmi probabilmente meglio di qualunque altra cosa a migliorare nelle relazioni con gli altri, ma il pensiero che potrei non riuscire a essere spontaneo (e questo è molto probabile, perchè di solito ho bisogno di un pò di tempo prima di riuscire a essere abbastanza me stesso con le persone) e che potrei essere rifiutato da alcune persone, o percepire di essere rifiutato, a volte mi mette una forte angoscia e ho bisogno di essere tranquillizzato su questo. Se ho un problema con gli altri, è perchè ho paura di essere considerato inferiore a loro, non vorrei che potesse sembrare che mi credo superiore, a volte posso inciampare su questo rischio con persone che in alcune circostanze mi sembrano comportarsi in modo poco maturo, ma cerco di non giudicare le persone.
Un altro problema è che, se si finisse a parlare della mia vita, sia nella città dove faccio l'università che nella città dove ho abitato finora e da dove scrivo in questo momento, dovrei nascondere il fatto di avere una vita abbastanza solitaria, e mi farebbe soffrire sia che qualcuno possa toccare questo argomento, e ricordarmi questo dispiacere, sia dovermi nascondere dietro una risposta evasiva, che non mi permetterebbe di esprimere realmente quello che sento. Lo stesso disagio lo proverei se si parlasse di scuola, visto che questo primo anno universitario mi è andato perso e le lezioni le ho frequentate molto poco (non per andare a divertirmi, ma per insicurezza verso gli altri). Inoltre un altro argomento che mi metterebbe molto a disagio è il sesso : infatti alcuni ragazzi fanno spesso battute sulle ragazze, ed è una cosa che io non condivido, non nego di averne fatte anche io in passato, ma sono alcuni anni che ho deciso di non farne più e mi danno fastidio perchè penso di avere molto rispetto per le donne e mi fa soffrire sentire che alcuni ragazzi ne parlano con così poco rispetto. Paradossalmente forse ne soffro più io che molte ragazze.
Questo mi fa anche essere diffidente verso una buona parte dei ragazzi, perchè ho paura che prima o poi vadano a finire a quell'argomento e non riuscirei nè vorrei essere particolarmente amico di una persona che non abbia rispetto delle donne.
Vi chiedo dei consigli, se potete il più specifici e pratici possibili, e di non giudicarmi per la mia debolezza, ma di apprezzare il fatto che mi sono aperto con voi anche su una questione personale come questa.
Vi ringrazio in anticipo e non vedo l'ora di leggere le vostre risposte.
Un abbraccio forte a tutti

1 luglio 2007

Categoria: Aiuto

da serenata

Ciao Federic, io e te abbiamo già parlato una volta.
Beh, che dirti?
Non vorrei sembrarti cattiva, ovviamente non ne ho l'intenzione, ma parlo solo per esperienza..
Senza fiducia in sè stessi le cose non funzionano bene!
Come sai, io non credo in Dio, per cui abbiamo delle piccole divergenze in questione.
Ti vorrei citare il famoso detto "Aiutati che Dio t'aiuta" (che non è da interpretare in maniera offensiva, perchè io ho rispetto per tutte le religioni.E infatti adesso mi spiego.)
Ciò che il detto vorrebbe far capire è che la fede ti porta a credere, sì, in questa forte entità misteriosa e benevola, ma che nulla viene senza te stesso e la fiducia che scaturisce dalla convinzione delle tue azioni.
Azioni che vengono fatte da te, che derivano da una totalità, da una fiducia che la tua anima ha nel rifugio del tuo corpo.
Fiducia che, nel caso di una persona religiosa come te, dovrebbe scaturire anche dalla convinzione di una fede, insomma, un.. "non essere qui per caso"!
I buddisti la chiamano legge di causa/effetto.
Non avere paura del confronto, le opinioni degli altri sono sempre diverse dalla tua, perchè pensate da persone differenti e magari neanche del tuo credo.
Esci dalla comoda tana del gruppo, comincia ad aprirti senza paura alla gente diversa, è questo che ha insegnato Gesù, che senza timore andò persino incontro alla vera malignità umana, conservando sempre il bellissimo spirito nel cuore.
Per cui anche se parli con persone dai valori diversi dai tuoi, infischiatene, perchè il mondo è bello perchè è vario!
Chissà che loro non possano insegnare qualcosa a te, o tu qualcosa a loro.

2 luglio 2007

da Auanagana Bob

Non sei centrato, non hai un buon equilibrio, troppi senso del dovere e moralismo eccessivi per la tua età, dipende spesso da educazione rigida e seria.
Altri vivono l'esatto opposto, battute continue sul sesso e sulle forme femminili e ca**eggio da ebeti anche loro non sono centrati.
Persegui un equilibrio che ti farà vivere meglio.

2 luglio 2007

da gherilde

ciao ho letto la tua dedica, e devo dire che mi ha colpito parecchio. Hai una sensibilita sconcertante. Per quanto riguarda, ai tuoi problemi alla solitudine, tranquillo, che ci sara pur qualcuno al mondo che non faccia battute stupide sulle donne e le rispetta, che ti possa mettere a tuo agio. per quanto riguarda che sei insicuro, che hai paura di essere rifiutato sta tranquillo. Cerca di essere gentile, di prendere confidenza ma fallo discretamente. cerca di capire se fa piacere vedere la tua presenza, se prova per te simpatia, ma credo proprio che provera solo simpatia quel qualcuno che conoscerai. vedrai che troverai qualcuno che apprezzera questa profonda sensibilita, che ho percepito in questa dedica. Dai forza buttati. un bacione

2 luglio 2007

da Federic

Ciao ragazzi, vi ringrazio per le risposte! Ogni risposta mi è stata utile per capire qualcosa. Grazie Serenata, grazie Auanagana Bob, grazie Gherilde.
Serenata, vorrei anche chiederti se ti va di parlare di religione. Se ti va, credo che il mezzo migliore sarebbe la chat del sito. Attendo una tua risposta

2 luglio 2007

da serenata

Federic, alla fine sulla religione c'è da dire poco e nulla.. tu sai che io non credo in una regola cattolica ma vivo secondo dei principi e valori che reputo tali e giusti.
In fondo la religione VERA è solamente tua interiormente, lascia agli egregi ecclesiastici le prese di posizione su questo e quello, tu ragiona secondo i tuoi principi e secondo il tuo cuore... sicuramente il tuo Dio non disapproverà ;)
Gesù insegna.

3 luglio 2007

da Federic

Ciao Serenata, il punto è che Gesù stesso ha voluto creare la Chiesa, e tutta la sua attività pubblica è stata improntata a questo, pensa ad esempio a quando ha chiamato a Sè gli apostoli. Se ciò che è scritto nei Vangeli è vero, e non mi stancherò mai di dire che è molto più credibile che sia vero piuttosto che il contrario, è stato Gesù stesso a creare la Chiesa, dunque io non separerei l'insegnamento di Gesù con la Sua Chiesa, questo senza togliere alcuni errori, anche molto gravi, della Chiesa.
Credo che mi allontanerò nuovamente dal sito, grazie per avermi risposto a questi messaggi. Il motivo, come avevo detto già prima, è il bisogno da parte mia di curarmi maggiormente della mia vita reale. Mi raccomando ragazzi, prendiamoci cura di noi stessi, se non vogliamo bene a noi stessi come potremo voler bene agli altri?
Un abbraccio forte a tutti voi, capolavori di Dio

3 luglio 2007

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