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da Auanagana Bob per Tutte
LO SFOGO VERO DI UNA DONNA ADULTA:-
Il Financial Times critica le donne nude in Italia in T.V. vorrei dire che il problema non è femminile. Non è tanto il femminismo ad aver fatto passi da gigante però all'indietro, semmai è il maschilismo italico.
Per come la vedo io, la signorina Canalis ha raggiunto benissimo il suo obiettivo e cioè successo e soldi e alzi la mano chi tra le donne non rinuncerebbe al proprio stipendiuccio e ad un po' di amor proprio femminile se gli mettessero sul piatto un milione di euro per mostrarsi sorridente... ma anche un uomo direi, no? Della serie: chi è più scemo la Canalis o chi gli va dietro?
Per quel che mi riguarda sono problemi che vivo ogni giorno, ma davvero ogni giorno. Ho 39 anni, sono single, due lauree, (una in architettura e una in conservazione dei beni architettonici), due master, uno in economia e uno in studi storici, una specializzazione in consolidamento, un dottorato di ricerca e... un gran bel fondoschiena.
Ebbene sì, signori miei, il mio primo impatto con la classe "maschio italico" è sempre il suo sguardo insistente su quella "qualità" (a meno che non mi metto un bel burka) della quale io non ho nessun merito; nonostante il mio quoziente intellettivo, la mia cultura, la mia ironia, eccetera... ho un bel affannarmi a parlar di politica, a ricostruire le tappe del disfacimento etico della nostra attuale società, a discutere dei massimi sistemi, di pensioni, di Mozart, di cuneo fiscale, di travi in precompresso... La replica, nel migliore dei casi, è sempre "pure intelligente..." e sorrisino, nel peggiore uno sbadiglio.
E io penso: ma davvero sono così poveri di spirito? Poveri di argomenti con l'altro sesso? Assolutamente incapaci di confrontarsi su altri terreni che non siano quelli delle schermaglie sessuali? o anche amorose? In ogni caso la mia idea è, tranne qualche valida eccezione, "penso di te che sei solo uno scemo" e Dio solo sa quanto vorrei essere smentita, visti i problemi che vivo. So anche che chi legge, se è un uomo, ha già alzato il ciglio. Potrei metterci la mano sul fuoco, così come lui poserebbe felice la mano su un mio gluteo. Scusatemi se sono sfrontata.
Allora io mi chiedo, cosa dovremmo fare noi donne italiane con questi ragazzini maschi? perché il problema sono fondamentalmente loro; annegarli da piccoli? buttarli giù dalla rupe tarpea della selezione intellettuale? fargli sistemare la cameretta già a 8 anni così da capire che la parola "maschio" andrebbe sostituita con quella di "persona"?
Delle donne italiane, mi preoccuperei di meno. Le statistiche le danno sempre più brave nei risultati a scuola, sempre più agguerrite, più flessibili, più forti, forse sempre meno fornite di scrupoli... : in una giungla di uomini davvero poco evoluti almeno tentano di ottenere qualcosa sfruttando le armi che rimangono loro. Quasi tutte le signorine svestite sono ben più consapevoli di quello che fanno, sicuramente il doppio anche del preparato professore che fa zapping in tv e si sofferma ad ammirarle. "Che male c'è?", direbbe la ragazza, ma anche il professore.
E? la totale deriva di tutti i canali televisivi italiani. Lasciamo perdere la tv, sulla quale si aprirebbe il baratro già prospettato, ma, la home page di un qualunque quotidiano sul web, troverà sempre una bella ragazza, possibilmente svestita, ben in vista. Immagino anche chi le sceglie tali foto: si tratterà di un solerte giornalista... di sesso maschile, al quale la redazione avrà detto "una bella fighetta ci sta benissimo, attira l'attenzione"; ancora troppo sfrontata? Del resto in Italia i giornali non fanno giornalismo, fanno mercato, e la domanda di tette e fondoschiena in vista è altissima.
Qua, si tratta di vendere. Mica roba da poco. E gli uomini sono davvero come i bimbi mi sa, sembra un luogo comune e mi vergogno quasi a scriverlo. Del resto in Francia ha destato scalpore il servizio realizzato su una rivista di moda su una brava donna politica. Siamo alle solite: è più facile il compartimento stagno della bella/elegante/scema e brutta/malvestita/autorevole ergo intelligente. Bambini, indubbiamente. La complessità, signori miei è sempre più bandita, è sempre più difficile da accettare, da comunicare, da vendere.
Se io vado in cantiere con i tacchi a spillo attiro l'attenzione... non perché vado contro il decreto sulla 494(infortuni sul lavoro), ma perché ho pur sempre una bella caviglia... e mi sogno di poter essere presa sul serio nel dare indicazioni sull'impianto elettrico. Se dico queste cose ad un uomo, o affronto un discorso del genere il meno che mi replica, è già successo del resto, è "cavolo quanto sei acida". Ma io non sono acida, sono peggio: furiosa. E a quel punto sapete come diventerei? petulante e nevrotica.. o meglio... magari oggi ho il ciclo. E festa finita...
18 luglio 2007 - Roma
Categoria: Vita
da kiaretta
concordo su tutto quello scritto!
purtroppo è così, avere una cultura se sei donna, è brutto da dire ma non paga! puoi avere anche 3 lauree, ma se vuoi arrivare in alto questo non basta. devivendere la tua immagine poco importa se sai mettere in fila 2 congiuntivi, questo è il meno..
basta provare a mandare il curriculum per fare la commessa...la prima cosa che ti chiedono è la foto e ti selezionano in base a questo.
se poi non sai fare nulla non ha importanza l'aparire, se sei donna, è ciò che conta.
allora cosa ci resta da fare? le cose noncambieranno nel giro di 10 anni, intanto cerco di prendere buoni voti in università, far sparire qualche brufoletto ed entrare nella taglia 42 (anche se nonsono per nulla sovrappeso), essere sempre disponibili e sorridenti, e non cercare di metterci in mostra davanti ai nostri colleghi maschi e non farsi sentire "inferiori" a una donna..
scusate ma io non voglio finire così..
18 luglio 2007
da Gianfranco
Ciao Auanagana, sono Gianfranco ed in passato ci siamo scritti a vicenda. Leggo comunque sempre le tue dediche, ma non trovo quasi mai il tempo x intervenire perchè purtroppo ho pareccchi problemi (di salute ed altri). Ho anch'io circa la tua eta' e sono maschio ed italiano. Scusami, ma a questo sfogo non potevo non risponderti. Condivido tutto ciò che scrivi e ritengo che sei stata fin troppo tenera nella tua esposizione, hai omesso altri problemi che soffrono le donne, dai maltrattamenti coniugali e non, alla dignità di donna sempre messa in discussione. La categoria di maschi cui ti riferisci mi fa semplicemente SCHIFO, e proprio in questi giorni sto vivendo con mia moglie il dramma di una carissima donna di cui vogliamo un gran bene e che ha dovuto separarsi finalmente dall' orco che aveva quotidianamente in casa, il tutto condito da una bimba che assisteva a scene devastanti x la sua psiche. Sul posto di lavoro assisto alle idiozie quotidiane di persone in giacca e cravatta, che non perde occasione x mancare di rispetto sia volgarmente o con semplici atteggiamenti di presunta superiorità. Il problema credo sia principalmente il rispetto, ovvero il profondo concetto che esprime questa parola che viene spesso equivocata dandone scarsa importanza, favorendo quell'ottusità mentale che fa poi scadere di qualità il rapporto con l'altro sesso.
Vorrei aggiungere tante altre cose, ma non posso permettermi di adirarmi, sappi però che non sono per fortuna tutti così.
un affettuoso abbraccio
Gianfranco
18 luglio 2007 - Cagliari
da Auanagana Bob
Carissimo Gianfranco ti abbraccio, mi chiedevo come mai della tua assenza...
io continuo la mia missione, apro a ventaglio argomenti sociali e spirituali, sai l'estate appartiene molto alla fisicità per cui mi adopero di più sull'attualità...
Si la donna é messa in difficoltà dai "maschi" italici che dovranno adeguarsi sempre più all'emancipazione e autonomia femminile, la società sta trasformandosi radicalmente a cosa assisteremo in futuro?
Un abbraccio dalla bollente Roma caro Gianfranco.
18 luglio 2007
da Anonimo
Concordo con quello che hai scritto, ma ricorda, nella società di oggi basata sui soldi sono le donne che hanno il potere, non l'uomo...
31 luglio 2007
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