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da demetra
oltre alle belle parole che rincuorano qualcuno ha davvero un rimedio per un'anima decisamente sola? mi sento in bilico tra realtà (pessima) e fantasia (catastrofica)...sono sempre sola: ufficio da sola, a casa da sola, amici (pochi) a 40 km da casa, famiglia assente... sono demotivata e stanca di sentirmi così, ma non abbastanza da potermi risollevare. Sono arrivata ad un punto di quasi non ritorno, la speranza di risorgere che si affievolisce... peso ormai 125 chili e non accenno a diminuire la quantità di cibo che svogliatamente ma irrimediabilmente ingurgito... non voimito neanche... troppa fatica. qualcuno può spiegarmi PERCHE'? per quale motivo mi sono ridotta così? non ho più voglia di vivere in queste condizioni proibitive... più mi sento sola più mangio, più mangio più mi sento in colpa, più mi sento in colpa più mi sento sola
20 luglio 2007
Categoria: Solitudine
da anonima
Ciao Demetra. Lo so cos'e' l'apatia, la solitudine, la disperazione del vuoto. Ma ql vuoto lo abbiamo creato noi, e cosi' come l'abbiamo costruito possiamo uscirne. Non sarà facile, non sarà breve, ma qdo arriverai alla meta dopo una lunga strada, forse la soddisfazione sarà piu' grande. Puoi ancora essere felice e dimenticare tutta questoa sofferenza, fatti aiutare.
20 luglio 2007 - Brescia
da mauro
Ascolta Demetra, ascolta bene cosa devi tenere a mente:
La mente umana è qualcosa di realmente meraviglioso;la qualità che tutti le attribuiscono è l'intelligenza intesa come logica, cioè capacità di analisi, sintesi ect...
Ciò è vero in realtà ma in minima parte, nel senso che il nostro essere globale è un'alchimia di polarità che devono essere conciliate:ragione con emotività, maschile con femminile, IO individuale con IO collettivo ect
Inoltre devi considerare che noi non siamo altro che dei complessi "sistemi energetici", energia che irradiamo esternamente, QUINDI puoi credermi se ti
dico che l'attributo che definisce la mente non è quello di essere logica ma quella di essere "magica"- per magica intendendo le incredibili e misteriose
interazioni del nostro essere che danno nascità a forze e capacità-.
Questa sua capacità "magica"-magica non è una cosa che mi sono inventato io ma esiste nella letteratura scientifica, vedi Jung- la rende però anche molto pericolosa per noi stessi, perchè essendo capace di realmente concretizzare quello di cui è convinta, crea un macello quando noi la facciamo funzionare con un "programma " unicamente di tipo logico che lavora con convinzioni negative.
E' un labirinto in cui la fredda logica, da sola, ti fa addentrare sempre più.
Venere, la ragazza che ha risposto al mio primo messaggio, ha colto nel segno nel dire che in noi stessi c'è già quello che cerchiamo:hai mai provato amore per qualcuno, qualche cosa, una poesia, un libro? Se è sì, ed è sì, credi che che siano state queste cose a "creare" l'amore in te?
Il vero amore già in te esisteva e queste cose hanno avuto solo l'immenso merito di schiudere i cancelli che lo racchiudevano.
La fonte di questo amore è il nostro IO globale, cioè quell'IO che ci dà la coscienza di appartenere alla Totalità del creato e che ci innonda di tenerezza e di amore gratuito quando vediamo un neonato che si affaccia alla vita, dei cuccioli, il tramonto in mare mentre magari nuotiamo.
L'IO globale, contrariamente all'IO individuale, non si sente mai solo, in considerazione della sua natura chiaro.FARE INCONTRARE L'IO GLOBALE CON IL NOSTRO IO INDIVIDUALE è la chiave per amare noi stessi, condizione inprescindibile per poterci incontrare con gli altri.
Ergo:
-Comincia a prenderti cura del tuo corpo, rivolgiti a un dietologo, curalo,amalo;le cure come massaggi, saune e simili scioglieranno i nodi e le tensioni che si sono accumulati in lui.
-Non fare funzionare la mente solo con dei "sistemi operativi" di tipo logico, noi siamo un alchimia di polarità!!!Quindi sii ottimista
-Poi cerca, cerca e cerca, quello che stai vivendo tu lo hanno vissuto già innumerevoli persone, gli orientali hanno trovato le risposte (tao, yoga,zen).
-Sentiamoci in questo sito, perchè bisogna apportare bellezza mutualmente.
A presto, un bacione MAURO
20 luglio 2007
da Federic
Ciao Demetra, forse le mie parole potranno sembrarti un pò astratte ma solo tu puoi sapere come metterle in pratica, spero comunque che ti saranno utili.
Il modo per uscire dalla solitudine è rompere il circolo solitudine-mangiare reagendo alla solitudine, anzichè mangiando, cercando di stare in mezzo ad altre persone. Questo poi ti spingerebbe anche a prenderti più cura di te stessa.
Un abbraccio!
21 luglio 2007
da machesonnostasera
Ciao Demetra, la prima domanda che dovresti farti è: "Ma io voglio veramente star in mezzo alle persone?". "Se fossi circondata di amici uscirei volentieri con loro per ridere e scherzare?". Io credo di no. La tua oggettiva situazione di disagio (distanza dagli amici, solitudine in ufficio, ecc.) secondo me è un alibi che ti sei costruita per scappare dalla vera causa. In realtà sei tu che vuoi restar sola, sei tu a non piacerti. E' dentro di te che c'è qualcosa che non va. C'entrano poco le distanze. E' più comodo compatirsi e trovare una giustificazione (fasulla) ai propri disagi, piuttosto che cercare di risolverli! Mi dispiace per la franchezza ma una scossa è più utile di mille teorie. Cosa devi fare? Lavorare sulla tua autostima, perchè è molto bassa. Per cominciare butta via le merendine in eccesso...la tua autostima crescera di un punto e ti sentirai meglio. La volta successiva sarà un pò più facile e così via... La motivazione di fare le cose arriverà dopo l'azione. Se non ce la farai, un consulto psicologico potrà esserti d'aiuto. Pensa sempre che da queste cose si esce alla grande, non disperare! I miei migliori auguri.
21 luglio 2007
da Federic
Ciao machesonnostasera, credo che tu abbia colto il centro del problema di Demetra quando hai detto che probabilmente non ha voglia di stare con le altre persone. Ma io ti chiedo : non pensi che ci sia un motivo per questo, un motivo profondo?
Spesso chi si isola lo fa per esperienze passate in cui aprendosi agli altri ha sofferto, quindi non si può parlare in modo così duro sulla pelle di una persona che ha sofferto.
Secondo me avresti dovuto dirle con più dolcezza che il centro del problema era quello, anzichè farlo passare come una sua colpa. Sappi che le persone particolarmente sensibili, come sono sicuro che sia anche Demetra, possono facilmente sentirsi in colpa e le scosse, come le chiami tu, non le aiutano, perchè le fanno sentire in colpa.
Io penso che una comprensione piena dei sentimenti dell'altra persona valga più di mille scosse.
Un abbraccio
Per Demetra : sono sicuro che riuscirai a uscire dalla solitudine e a prenderti cura di te stessa come meriti. Sono con te!
Un forte abbraccio
21 luglio 2007
da machesonnoierisera
ciao Federic, piacere e grazie per il tuo intervento. Ma leggi meglio cosa scrive Demetra: "oltre alle belle parole che rincuorano, qualcuno ha davvero un rimedio per un'anima decisamente sola?". Se vuoi possiamo andar avanti con le frasi compassionevoli (che suonano come condoglianze! :) o col "dai che ce la fai" ma Demetra, alla fine, primo, non sa cosa farsene, secondo, non è in punto di morte. Hai ragione, forse il mio tono è stato un pò duro, ma diretto e pratico. Sono stato solo frainteso su una cosa: il senso di colpa. Demetra non è colpa tua se ti senti così. Sarebbe come dire che è colpa nostra se non riusciamo a correre con una gamba rotta. E tu hai "una gamba rotta" a causa forse di qualche esperienza negativa di troppo. E allora che fai? L'abbonamento ad una fornitura industriale di Nutella? :) Ripeto, lavora sulla tua autostima e confida sul fatto che un pò alla volta da questi problemi si esce! Per cominciare devi fare quello che ti è più scomodo fare: rinuncia alla "nutella" quando ti tenta, se dentro di te qualcosa ti dice "stai in casa vai a letto" vestiti, truccati ed esci di casa. Questo è l'approccio...se resisti diventa più facile giorno dopo giorno. Ciao, un bacione.
21 luglio 2007
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